V-day

“Il rischio”, dice il giornalista del Tg3, “è l’illusione che la vittoria sia questo furgone semivuoto, e che sia già tempo di abbassare la guardia”. Peccato che questa notazione di buon senso e realismo sia stata del tutto vanificata dall’apparato scenico e dall’enorme risalto conferito al furgone stesso, dall’ innevata partenza al giubilante arrivo. Durante tutto il Tg, infatti, la conduttrice ha avuto sullo sfondo la proiezione di un grosso fiore rosa su un palazzo istituzionale, corredato dall’enorme scritta 27 Dicembre – Vaccine day. Il fiore si è trasformato, poi, nella sagoma dell’Italia, che ha preso a fiorire tutta, come in una prefigurazione di palingenesi. 

L’enfasi posta sull’arrivo delle novemila dosi (ci vorrà un anno perché arrivino tutte le altre dalle 6 case farmaceutiche cui è stato commissionato l’approvvigionamento) è la stessa che Lucariello, perso nel suo presepe, pone su Gaspare, Melchiorre e Baldassarre che portano i doni all’ epifanizzata divinità. 

E’ una strategia della moderna narrazione giornalistica (deteriore): dire le cose come stanno, per non essere deontologicamente manchevoli o attaccati, ma dirlo in modo sfuggente, come un “inciso” soggettivo, come un “a parte” teatrale, un orpello, uno sbuffo di contorno alla notizia, e, intanto, affondare la verità in un contesto espressivo, grafico e iconografico studiato per imporsi in ragione della sua appariscenza, iteratività e permanenza.

Preciso che non sono contro i vaccini che hanno debellato e continuano a debellare batteri con la sicurezza del 99/100%, il vaccino contro il Covid (virus continuamente mutabile senza tutele, garanzie scientifiche e sicurezze alcune, ho letto il bugiardino mi si è caponata la testa. Ora, mi lascia molto perplessa anche se le modalità e la tempistica del suo materializzarsi e l’istituzione di un “V-day” da parte delle stesse entità sovranazionali che hanno imposto manovre lacrime e sangue, mercificato acqua, istruzione, ambiente e salute e gettato nella disperazione milioni di europei, sinceramente non depongono a favore della sua efficacia. Volevo solo chiedermi una volta di più che male abbiamo fatto per essere considerati/e così deboli di testa, così ignoranti, così suggestionabili da spingere il potere e le sue grancasse a mettere su un così patetico teatrino.

Nota finale. L’Inghilterra col suo Virus mutato pagherà il prezzo della Brexit e noi dovremo accettare il Mes La G. Bretagna, essendo fuori dall’U. si trova ad avere un nuovo picco di contagi della variante inglese del Coronavirus. Questo è ciò che dovrà scontare avendo voluto la Brexit (già i costi delle merci sono altissimi ed in continuo aumento) e i politici Italiani, con una collettività assopita non intenzionata a lottare per avere una Sanità vera ed efficiente, faranno di tutto per approvare il Mes (che non sarà a fondo perduto) per poter fronteggiare questa “Nuova Ondata” del Virus che a loro dire è più aggressivo. Economia e Politica decidono e dettano mese dopo mese la nostra fine col silenzio assenso dei cittadini. 

Marilena Pallareti

Collaboratrice redazionale di Lavoro e Salute

27/12/20

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