A DIFESA DEL REDDITO DI CHI È SENZA LAVORO

In Campania è partita una Petizione Popolare che chiede al Consiglio Regionale di varare una Misura integrativa Regionale (MIR) di sostegno ai redditi di disoccupati e persone in condizioni di difficoltà economica. Il tentativo è di costruire un primo argine al brutale smantellamento del Reddito di Cittadinanza. Rifondazione Comunista è attivamente impegnata nella raccolta delle firme

COMUNICATO STAMPA

Un nutrito gruppo di cittadine e cittadini, con l’appoggio di diverse realtà sindacali, associative e politiche impegnate a difesa del Lavoro e del Reddito, ha promosso una Petizione Popolare rivolta all’Ente Regione affinché vari una Misura Integrativa Regionale (MIR) a sostegno di disoccupati e famiglie in condizione di fragilità sociale.

La raccolta delle firme è in pieno svolgimento: sono già migliaia le sottoscrizioni, si sono costituiti numerosi comitati territoriali e le adesioni continuano a moltiplicarsi in questi giorni, con associazioni, istituzioni, sindacati, forze politiche e singole persone che si impegnano e  sostengono concretamente la raccolta delle firme. L’obiettivo dei promotori è di arrivare, entro la fine di giugno, a una sottoscrizione molto ampia dei moduli, con l’effettiva attivazione di decine di migliaia di cittadine e cittadini campani.

Le Petizioni Popolari sono uno strumento agile di partecipazione democratica previsto dallo Statuto Regionale Campano, con tempi certi per la risposta formale (60 giorni per la discussione in Commissione dopo la consegna delle firme al Presidente del Consiglio Regionale, con obbligo sia di discussione che di comunicazione dell’esito) e senza l’imposizione di un numero minimo di firme. Ma questa specifica Petizione si presenta con profili di assoluta attualità, in quanto propone un possibile argine rispetto allo stravolgimento (e la sostanziale cancellazione) del Reddito di Cittadinanza.

Nonostante i suoi limiti, esso ancora aiuta in Campania più di 600.000 persone, che però già dal prossimo settembre vedranno la loro condizione peggiorare sensibilmente. Non solo si prospettano regole molto più penalizzanti per chi è disoccupato e molto più favorevoli per chi offre lavoro sottopagato, ma la corresponsione monetaria diverrà nettamente inferiore all’attuale sistema.

La Petizione sollecita perciò l’Ente Regione a definire, con procedura di urgenza e a partire da una variazione al Bilancio di Previsione della prossima estate, una efficace integrazione ai Redditi dei cittadini e delle cittadine campane in condizione di disoccupazione. La richiesta è motivata dalla grave e generalizzata impennata dei prezzi; ma acquista caratteri di perentoria necessità con la incipiente rimodulazione peggiorativa dell’attuale Reddito di Cittadinanza.

I promotori sottolineano, infine, che non si rivolgono soltanto ai disoccupati, ma all’intera cittadinanza: se vengono meno le attuali, pur minime, misure di sostegno ai redditi delle persone in difficoltà economica, tanti e tante saranno costretti nuovamente ad accettare occupazioni ultraprecarie e paghe miserabili. Si abbasserà, di conseguenza, il valore complessivo del lavoro e ci perderanno tutti, sia i disoccupati e sia coloro che un lavoro ce l’hanno. La Petizione ha dunque il chiaro intento di difendere il reddito e le condizioni di vita e di lavoro dell’insieme delle classi popolari.

22 maggio 2023

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