Alla ricerca di chi inquina il paradiso del Cilento

Vallo di Diano, Cilento, dicembre 2019. (Mauro Pagnano)

La mattina del 3 aprile 2019, osservando il polmone di un vitello di dieci mesi appena ucciso, Rocco Panetta si è accorto che aveva delle “lesioni sospette”. In 32 anni da veterinario nel piccolo macello comunale di Monte San Giacomo, un paese di appena 1.500 abitanti alle pendici del monte Cervati, nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, non gli era mai capitato di vedere un animale così giovane malato di tumore. Da queste parti gli animali spesso vivono allo stato brado e non esistono allevamenti intensivi. Il mattatoio, che si trova oltre la parte più alta del paese, a 800 metri di altitudine, è aperto solo due mattine a settimana e ci vanno solo piccoli allevatori che macellano la carne per sé o per venderla alla macelleria in piazza.

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Angelo Mastrandea

Giornalista

3/2/2020

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