Amianto, 28 aprile, giornata mondiale contro l’amianto……ancora 5.000 morti all’anno e 40 milioni di tonnellate ancora sparse nel territorio

Una strage ‘silenziosa’ che provoca 5.000 morti all’anno, e che e’ ancora lontana dall’esser risolta. Questa e’ l’Italia che porta ancora nel suo bagaglio quasi 40 milioni di tonnellate di amianto, custodite tra l’altro anche in circa 3.000 scuole. I numeri e le proposte, per superare quella che Legambiente definisce una situazione in cui “nulla e’ stato fatto finora”, emergono da una conferenza organizzata dal Movimento 5 stelle e dall’Osservatorio nazionale amianto (Ona) in occasione della Giornata dedicata alle vittime dell’amianto che si celebra il 28 aprile.

In Italia ci sono infatti, sparse su tutto il territorio, oltre 34 milioni di tonnellate di amianto compatto e altri 3 milioni friabile. Secondo Legambiente le stime parlano di oltre 34.148 siti ancora da bonificare. “Sono tremila le scuole che contengono ancora amianto – osserva Alberto Zolezzi, deputato M5s in commissione Ambiente – E, a 22 anni dalla legge che lo ha messo al bando, e’ inammissibile. La bonifica dell’amianto dall’Italia e’ un’emergenza che riguarda edifici pubblici, luoghi di lavoro e soprattutto le scuole. Bisogna intervenire al piu’ presto – spiega Zolezzi – e garantire lo smaltimento piu’ efficace che deve assolutamente prevedere l’utilizzo di una filiera corta. La questione e’ diventata una risoluzione ad hoc del M5s che prevede un impegno per una mappatura completa”.

L’Osservatorio presenta un “Piano alternativo” a quello del governo: “Il Piano nazionale amianto ereditato dal governo Monti, in particolare dal ministro Balduzzi, e’ riduttivo e contiene dati fuorvianti – dice Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio – e vorrebbe risolvere il problema soltanto da un punto di vista burocratico. Il problema invece e’ concreto: si tratta di una strage che determina la morte di 5.000 persone all’anno, nel silenzio delle istituzioni. E’ inaccettabile – continua Bonanni – che le istituzioni non abbiamo promosso almeno un Piano di bonifica”. Il Piano dell’Osservatorio e’ “gia’ operativo e si avvale di dipartimenti specifici” su tutto il territorio, oltre che di “un sito internet per la realizzazione della mappatura”. Inoltre, “esperti saranno a disposizione gratuitamente di tutti i cittadini”, fornendo “anche assistenza sanitaria”; c’e’ la figura della “guardia nazionale amianto” che ha il compito di “individuare siti potenzialmente dannosi e promuovere l’informazione”. Tra le proposte, la defiscalizzazione per le opere di bonifica e l’utilizzo dei Fondi strutturali europei.

“Smaltimento e bonifica sono la priorita’ contro il rischio amianto – osserva Legambiente -. Chiediamo al governo l’approvazione del Piano nazionale amianto gia’ predisposto; finora nulla e’ stato fatto sia sul fronte della sorveglianza sanitaria sia su quello del risarcimento. Le bonifiche vanno a rilento, il censimento non viene fatto e in tutto il Paese aumenta il rischio. Siamo drammaticamente in ritardo rispetto a quello che si sarebbe potuto e dovuto fare per arginare l’emergenza sanitaria”.

Fabrizio Salvatori

26/04/2014 www.controlacrisi.org

 

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