Basta mascalzonate. Non sono i migranti che attentano alla salute pubblica

“Basta mascalzonate. Alberto Cirio sa benissimo che i pochi migranti richiedenti asilo in arrivo in Piemonte, sottoposti preventivamente a controlli sanitari, non rappresentano di per sé un pericolo per la salute pubblica. Ma il presidente di una giunta regionale che in emergenza Covid ha fatto acqua da tutte le parti ha bisogno di occultare pesanti responsabilità di ordine politico”

Questo il commento di Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino alla lettera che Cirio ha inviato al Ministro degli Interni per dire “basta” all’arrivo di profughi che potrebbe “avere conseguenze dirette sulla salute”. Ed ancora.” Poco importa se nelle Rsa è stata strage di anziani, se nelle fabbriche tenute improvvidamente aperte in pieno lockdown ci sono stati centinaia di contagi, fa niente se il personale sanitario è stato inizialmente mandato allo sbaraglio sprovvisto di dispositivi sanitari. Poco importa se nelle settimane scorse, per dire del persistente stato confusionale che regna in regione, il presidente della regione e l’assessore ai trasporti abbiano dovuto fare dietrofront riguardo la decisione da loro presa – decisione irresponsabile – di abolire il distanziamento anti Covid sui treni regionali e bus extraurbani. Per nascondere le proprie incapacità e responsabilità, gli errori marchiani che hanno contraddistinto la gestione dell’emergenza, si ricorre al solito canovaccio propagandistico, si additano i migranti quale fonte di pericolo. Cosa che accade non solo a livello regionale ma, purtroppo, a livello nazionale per responsabilità di un governo che ha cambiato i toni ma non la sostanza delle politiche xenofobe del governo precedente. Finiamola con le mascalzonate, con la falsificazione della realtà e delle responsabilità. I pericoli per la salute pubblica che vanno combattuti- tagli alla sanità, privatizzazioni, incompetenze, ecc –  sono tutti qui, in casa nostra”. 


Torino, Ordine dei Medici: netta presa di posizione sui contagi da parte degli immigrati

CONSIDERAZIONI SULLA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE CIRIO

Evocare il rischio di contagio da Covid per ridurre l’assegnazione di migranti al Piemonte è fuorviante e scorretto. Come medici, senza voler entrare nel merito di scelte politiche, ci piacerebbe vivere in una regione che conosce, e ha tra i suoi valori più forti, la solidarietà nei confronti delle persone fragili.

La realtà è che il tasso di positività al Covid tra i migranti è intorno all’1,5%. Ogni migrante che giunge in Italia è sottoposto a tampone e posto in isolamento se positivo e in quarantena se negativo. Prima di essere trasferiti e distribuiti tra le regioni, sono sottoposti a test sierologico. All’arrivo a Torino sono nuovamente sottoposti a tampone e posti in isolamento fino a quando giunge il risultato.

Per tutti questi motivi, i migranti irregolari sono forse le persone più controllate e l’ultimo problema nel contenimento della pandemia. Forse siamo più “pericolosi” noi due, veri piemontesi, che non abbiamo fatto né tampone, né sierologico.

Dott. Guido Giustetto – Presidente Ordine dei Medici di Torino

Prof. Paolo Vineis – Imperial College London

31/7/2020

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