BILL GATES TRA VACCINAZIONI E VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL SUD DEL MONDO

I vincitori del capitalismo globale sembrano decidere come risolvere i problemi dei perdenti. Trust del valore di miliardi ed autoproclamatosi filantropi come Bill e Melinda Gates o Warren Buffett dominano i settori sociali e umanitari, che sono plasmati dall’idea che gli uomini d’affari e i loro metodi di lavoro sono l’unico modo per migliorare la vita delle persone in tutto il mondo.

Bill Gates, che con la sua Fondazione influenza l’agenda sanitaria globale e non nega di avere conflitti d’interessi, è leader di programmi di vaccinazione di massa, agendo come stakeholder ed opinion maker nei media. Con la Covid-19 è stato molto attivo nella sponsorizzazione e nella promozione dello sviluppo di un vaccino contro il COVID-19, oltre ad aver investito più di 400 milioni di dollari in case farmaceutiche nel 2020 oltre ai 50 milioni di dollari donati per velocizzarne la ricerca e la produzione. Tuttavia, a causa di vari incidenti, procedimenti giudiziari e titoli negativi, la sua persona e il suo impegno sono da molti anni oggetto di discussioni soprattutto per le controversie legate al suo operato nel Sud nel Mondo e non spesso segnato da trasparenza e “generosità”.

Secondo una fonte locale parrebbe che attualmente la Corte dei Crimini Efferati di Manila abbia emesso un mandato di arresto internazionale per Bill Gates, tycoon di Microsoft, per “omicidio premeditato” nell’ambito di un’indagine sull’introduzione della vaccinazione anti-Covid-19 in seguito all’aumento dei decessi dopo la vaccinazione di massa anti-Covid in quel Paese. Il Tribunale di Manila avrebbe emesso l’ordine di arresto di Gates ai sensi dell’articolo 248 del Codice Penale Rivisto (RPC), che prevede una pena detentiva minima di 20 anni e un giorno. La notizia è stata immediatamente accolta con una super-ingiunzione emessa dalla Fondazione Gates che impedisce ai media nelle giurisdizioni pertinenti di riferire sul mandato d’arresto fino alla risoluzione del caso. Secondo quanto riportato dal News Punch, un portavoce della Fondazione Gates ha rifiutato di commentare, dicendo alla radio locale: “Questo è un malinteso che dovremo appianare”.

Secondo i pubblici ministeri filippini, le morti in eccesso sono aumentate all’indomani della campagna di vaccinazione anti-Covid nelle Filippine con centinaia di migliaia di cittadini morti e molti altri feriti e mutilati. Il giudice ha affermato che Gates, in quanto fondatore della Bill and Melinda Gates Foundation, è “ricercato in relazione a centinaia di migliaia di morti, un numero che non può essere stimato al momento ed è certo che aumenterà in modo esponenziale nel tempo”.

Già nel 2016 le Filippine avevano vietato a Gates di entrare nel Paese, chiedendo all’Interpol di trasmettere il mandato di arresto come “avviso rosso” ad altre forze di polizia di tutto il mondo: una richiesta che finora è rimasta inascoltata. Le Filippine hanno una lunga storia di azioni legali contro le agenzie internazionali che spingono i vaccini nel territorio. Già nel 1995, le Filippine hanno accusato l’Agenzia delle Nazioni Unite UNICEF di condurre una campagna segreta di sterilizzazione tra la popolazione. Lo Stato ha vinto un’ingiunzione del Tribunale che interrompeva il programma anti-tetano dell’UNICEF che utilizzava il vaccino segretamente combinato con un farmaco abortivo (Vaccini anti-HCG sono stati trovati anche in almeno altri quattro Paesi).

Nonostante ciò, non è la prima volta che Bill Gates e la sua Fondazione sono al centro di violazioni di diritti umani legati alla somministrazione di vaccinazioni, condotte attraverso le loro politiche colonialiste e razziste. Nel 2010, la Gates Foundation ha finanziato uno studio di fase 3 del vaccino anti-malarico sperimentale di Glaxo Smith Kline contro la malaria, portando alla morte di 151 bambini africani e causando gravi effetti avversi, tra cui paralisi e convulsioni febbrili a 1.048 dei 5.949 bambini.

Nel 2012, durante la campagna MenAfriVac promossa da Bill Gates nell’Africa subsahariana, i funzionari di Gates – con il coinvolgimento di OMS, GAVI, PATH, UNICEF – hanno vaccinato con la forza migliaia di bambini africani contro la meningite. Circa 50 dei 500 bambini vaccinati hanno sviluppato paralisi senza che questi incidenti venissero commentati da queste organizzazioni o dai media internazionali. Il caso è finito sui più importanti giornali sudafricani che lamentavano: “Siamo cavie per i produttori di farmaci” (inchiesta di Sharmeen Ahmed)L’ex economista senior di Nelson Mandela, il professor Patrick Bond, descrisse le pratiche filantropiche di Gates come Spietate e immorali.

Quattro anni dopo, nel 2014, la Kenya Catholic Doctors’ Association ha accusato l’OMS di aver sterilizzato chimicamente milioni di donne kenyote a loro insaputa con una campagna di vaccinazione anti-tetano. Laboratori indipendenti hanno trovato una formula sterilizzante in ogni vaccino testato. Dopo aver negato le accuse, l’OMS ha finalmente ammesso di aver sviluppato i vaccini che inducono la sterilità per oltre un decennio. Accuse simili arrivarono anche dalla Tanzania, dal Nicaragua, dal Messico e dalle Filippine. L’Africa, insieme ai Paesi che vengono definiti “in via di sviluppo”, è da tempo bacino di dubbie sperimentazioni cliniche “coloniali” di farmaci, inclusi i vaccini, da parte di Big Pharma occidentali. Molti di noi ricorderanno il film “The Constant Gardener – La Cospirazione”, tratto dall’omonimo libro bestseller, che racconta il famoso Contenzioso di Kano, in Nigeria, quando nel 1992 la Pfizer avviò la sperimentazione dell’antibiotico Trovan sui bambini, descrivendo il contesto in cui si possono svolgere le sperimentazioni cliniche negli slum africani.

Uno studio del 2017 (Morgenson et al. 2017) ha mostrato che il popolare vaccino anti-difterite-tetano-pertosse (DTP) dell’OMS sta uccidendo più bambini africani rispetto alle malattie che previene. Le bambine vaccinate con DTP hanno subito un tasso di mortalità 10 volte superiore ai bambini che non avevano ancora ricevuto il vaccino. L’OMS ha rifiutato di ritirare il vaccino letale, che somministra ogni anno su decine di milioni di bambini africani. Solo nel 2017, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ammesso con riluttanza che l’esplosione globale della poliomielite è principalmente di ceppo vaccinale. Le epidemie più spaventose in Congo, Afghanistan e Filippine, sono tutte legate ai vaccini, il che significa che provengono dal programma vaccinale di Gates. Nel 2018, il 70% dei casi globali di poliomielite erano ceppi di vaccini e a dirlo era l’Economist.

La giustizia rincorre Gates anche in un’altra parte del mondo, l’India. Nel 2021 si diffonde una protesta via social, e non solo, contro il miliardario statunitense. Su Twitter si diffonde l’hashtag #ArrestBillGates, con foto e video postati che riprendono iniziative di protesta pubbliche, dove si scandiscono slogan contro il magnate e si dà fuoco alle sue immagini. La ragione è un articolo pubblicato il 25 maggio 2021 sul quotidiano indipendente indiano Great Game India, che riporta alla luce approfonditamente una storia del 2009, quella dell’Ong statunitense PATH (Program for Appropriate Technology in Health) che ha somministrato vaccini antipolio per studi clinici non autorizzatiusando i bambini come cavie e quindi violando qualsiasi norma di codice eticosenza fornire informazioni sui rischi connessi, senza il consenso informato dei genitori e senza nemmeno dichiarare che stava conducendo una sperimentazione clinica. PATH, con sede a Seattle, è stata fortemente finanziata dalla Bill and Melinda Gates Foundation, ricevendo dal 1995 più di $ 2,5 miliardi, senza contare le sovvenzioni significative da parte del governo degli Stati Uniti. Non è un caso che Gates, promettendo di sradicare la polio con $ 1,2 miliardi, ha preso il controllo del National Advisory Board (NAB) dell’India ed ha imposto 50 vaccini contro la polio (da 5) a ogni bambino prima dei 5 anni.

Nel 2009, PATH ha realizzato un progetto – finanziato dalla Gates Foundation – di somministrazione di vaccini sperimentali anti-Papillomavirus Umano (HPV), sviluppati da Glaxo Smith Kline (GSK) e Merck, in quattro Paesi: India, Uganda, Perù e Vietnam. L’obiettivo del progetto era, secondo le stesse parole di PATH, «generare e diffondere prove per l’introduzione informata da parte del settore pubblico di vaccini HPV», come riportato da L’Indipendente. In India vennero coinvolte 23.000 ragazze di remote province e di queste circa 1.200 hanno subito gravi reazioni avverse, inclusi disturbi autoimmuni e della fertilità, mentre 7 sono morte.

Nel 2013, il governo indiano aveva accusato i programmi finanziati da Gates e i suoi ricercatori in un rapporto di aver commesso diffuse violazioni etiche: pressione sulle ragazze vulnerabili del villaggio coinvolte nel trial, prepotenza sui genitori, falsificazione dei moduli di consenso e rifiuto delle cure mediche alle ragazze lese. Si è riscontrato, ad esempio, che nella maggior parte dei casi, le autorità responsabili non avevano il consenso adeguato per la vaccinazione. La maggior parte delle ragazze proveniva da gruppi indigeni che parlano la propria lingua senza educazione nè nella loro lingua né a livello di istruzione scolastica. In altri casi, i dirigenti scolastici hanno dato il loro consenso al trattamento per conto degli studenti. Il caso è passato poi alla Corte Suprema dell’India.

Nel Distretto di Khammam, nello Stato indiano del Telangana, circa 14.000 ragazze sono state trattate con iniezioni di Gardasil della casa farmaceutica Merck. Le ragazze reclutate per il progetto della Ong PATH avevano tra i 10 e i 14 anni e provenivano tutte da ambienti a basso reddito e prevalentemente appartenenti a comunità indigene. Molte delle ragazze non risiedevano con le loro famiglie ma vivevano in ashram pathshalas (case gestite dal governo), situati vicino alle scuole. Nel marzo 2010, Sama, Ong con sede a Delhi che si occupa della salute delle donne, ha portato all’attenzione del pubblico ciò che stava accadendo a Khammam. Molte ragazze ebbero gravi reazioni avverse e si registrarono anche dei decessi. A questo punto, l’Indian Council of Medical Research (IMCR) sospese il progetto PATH e la commissione permanente per la sanità del parlamento indiano avviò un’indagine sulla vicenda. Il Wall Street Journal ha riferito, che la Fondazione Gates aveva venduto le sue azioni a Merck tra il 31 marzo e il 30 giugno 2009, il che vuol dire che ciò è avvenuto nello stesso periodo in cui le prove sul campo del vaccino anti-HPV stavano iniziando in India: la Bill and Melinda Gates Foundation avrebbe avuto dunque il duplice ruolo di ente di beneficenza con responsabilità di cura e d’imprenditore con responsabilità di profitto.

Le responsabilità di Gates non finiscono qui. Uno studio molto approfondito, condotto da medici indiani, dà colpa alla Fondazione Gates per una devastante epidemia di paralisi flaccida acuta non-polio (NPAFP) che ha paralizzato 490.000 bambini, oltre i tassi previsti, tra il 2000 e il 2017. Nel 2017, il governo indiano ha richiamato la Fondazione Gates, chiedendo a Gates e alle sue strategie vaccinali di lasciare l’India. I tassi di NPAFP, secondo i dati ministeriali, sono scesi precipitosamente.

Ad oggi la Fondazione Gates è riuscita a privatizzare le istanze più alte dell’agenda sanitaria globale attraverso il suo filantrocapitalismo, diventando impossibile stilare l’elenco di organizzazioni (tra le quali l’OMS), alleanze, consorzi, centri di ricerca, università, testate giornalistiche a cui il tycoon destina le sue donazioni. Emblematico è sicuramente il caso Cochrane Collaboration e la revisione degli studi sui vaccini anti-papilloma virus sulla quale avrebbe avuto un peso notevole l’influenza della Gates Foundation. Quel che certo è che vi è un filo rosso che lega tutte le sue “attività filantropiche” a un’agenda strategica che riguarda tre grandi aree: salute, nutrizione ed educazione. Devono destare al mondo particolare preoccupazione, inoltre, le sue partecipazioni alle global public-private partnership (PPP). Per quanto riguarda il settore salute, ad oggi Gates è convolto con importanti finanziamenti in PPP quali: Tuberculosis (TB) Alliance, Medicines for Malaria Venture, International Partnership for Microbicides e Global Alliance for Vaccines and Immunization (GAVI Alliance), quest’ultima nata nel 2000 grazie a un impegno iniziale di 750 milioni di dollari da parte di Gates. Il filantrocapitalismo di Gates, aprendo nuovi mercati alle grandi corporations, oltre al rischio di conflitti d’interessi, è un pericolo per i diritti umani e il diritto alla salute sacrificati sull’altare del profitto. Bill Gates, a differenza di come lo fa apparire il suo brand, è un nemico del terzomondismo e delle sue istanze.

Link utili: https://www.naturalscience.org/it/news/2020/07/le-vaccinazioni-sono-davvero-lunico-modo-per-proteggere-lumanita-dalle-pandemie/

Lorenzo Poli

20/3/2023 https://www.assis.it/

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