Brasile, bolsonaristi bloccano le strade e Bolsonaro prepara il golpe

In queste ore c’è una strategia di tensione nei social media brasiliani, promossa da canali reazionari, per preparare il terreno a un colpo di Stato contro Lula. I sostenitori di Bolsonaro hanno organizzato tutto il giorno blocchi stradali e cercato di portare il Brasile nel caos. Un brutto presentimento in quanto il colpo di Stato in Cile di Pinochet iniziò proprio con il blocco dei trasporti. Per ben due giorni si è atteso un pronunciamento di Bolsonaro che non è apparso in pubblico da quando è stato annunciato il risultato delle elezioni. Oggi, Bolsonaro inizialmente ha condannato le proteste non riconoscendo la vittoria di Lula. In queste ore sembra essersi ricreduto ed aver autorizzate la transizione.

Il presidente del TSE, Alexandre de Moraes, ha affermato che la Polizia stradale federale (PRF) “non ha adempiuto al suo compito costituzionale e legale”. La Corte Suprema Elettorale (TSE) del Brasile ha ordinato questo lunedì che il governo adotti misure immediate per liberare le rotte bloccate dai camionisti che non accettano la sconfitta del presidente Jair Bolsonaro nel ballottaggio di domenica. Il presidente del TSE, Alexandre de Moraes, ha affermato che la Polizia Stradale Federale (PRF, dal suo acronimo in portoghese) “non ha adempiuto al suo compito costituzionale e legale”, con il quale il direttore di tale ente, Silvinei Vasques, potrebbe essere licenziato o arrestato.

De Moraes, in questo senso, ha ordinato a Vasques di prendere “immediatamente tutte le misure necessarie per sgomberare” le autostrade che sono “illegalmente” bloccate.

Le autostrade in almeno 16 stati del gigante sudamericano si sono svegliate bloccate questo lunedì da camionisti e altri manifestanti che si sono rifiutati di riconoscere la vittoria elettorale dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva sul presidente uscente. Il neo-eletto capo di Stato ha ottenuto il 50,9% dei voti validi espressi nel ballottaggio di domenica scorsa, mentre Bolsonaro ha raggiunto il 49,1%. Lula, che assumerà il suo nuovo mandato il 1 gennaio 2023, ha vinto le elezioni presidenziali al secondo turno ed è diventato il candidato che ha ricevuto più voti nella storia del Brasile, ottenendo oltre 60 milioni e 340mila voti. Il corrispondente di teleSUR nel Paese sudamericano, Nacho Lemus, ha pubblicato un tweet in cui riferiva che nei primi minuti di questo martedì la polizia stradale federale ha iniziato a sgomberare una strada nel comune di Camanducaia, nello stato del Minas Gerais.

Lorenzo Poli

Collaboratore redazionale del mensile Lavoro e Salute

2/11/2022

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *