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Commenti di Mauro Biani

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    Archive for category: lavoratrici

    Il lavoro povero delle donne Comments
    franco.cilenti / Marzo 10, 2022 11:32 am

    Passato l’8 marzo, resta il problema: analizzando l’occupazione femminile in Italia emerge che il fenomeno delle working poors ha a che fare anche con la discriminazione di genere

    Il lavoro povero delle donne

    Il livello di occupazione femminile colloca l’Italia al penultimo posto in Europa (dati Eurostat, 2020) e con oltre una dozzina di punti in meno rispetto ai valori medi europei. Ciò nonostante, allargando lo sguardo e adottando una prospettiva di medio-lungo periodo, il lavoro femminile in Italia ha subito una notevole evoluzione. Se negli anni Cinquanta meno di un terzo delle […]

    La geografia della bassa fecondità italiana Comments
    franco.cilenti / Febbraio 8, 2021 10:58 am

    La bassa fecondità italiana non è uguale per tutte le aree del Paese. La geografia della fecondità italiana, evidenziando le zone a maggior rischio di malessere demografico.

    La geografia della bassa fecondità italiana

    Ormai non è una novità che l’Italia sia uno dei paesi con i più bassi livelli di fecondità d’Europa e che il numero di nascite diminuisca inesorabilmente di anno in anno. L’ultimo rapporto dell’Istat mostra che nel 2019 il numero medio di figli per donna è stato pari a 1.29. Ma che significato ha questo valore medio, considerata la forte […]

    Si scrive decreto Lamorgese si legge “Salvini tris” Comments
    franco.cilenti / Ottobre 8, 2020 8:22 am

    Accoglienza, rimpatri, daspo urbano. Ecco cosa prevede il nuovo decreto Immigrazione. Non cambia nulla, o quasi, rispetto ai decreti Salvini

    Si scrive decreto Lamorgese si legge “Salvini tris”

    Salvini è un ragazzo fortunato, il nuovo decreto giallo-rosa che pretende di superare i suoi due decreti, salva i suoi sforzi di criminalizzare le lotte sociali e passa una “romanella”, nemmeno troppo convinta, sul senso razzista degli articoli che mortificano la condizione dei richiedenti asilo e dei migranti. Immutate, infatti, le pene vergognose per il reato di blocco stradale (fino […]

    Per una narrazione corretta del femminicidio Comments
    franco.cilenti / Luglio 2, 2020 8:58 am

    LETTERA INVIATA A TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA

    Per una narrazione corretta del femminicidio

    GENTILE DIRETTORE E GENTILI GIORNALISTI Vi scrivo come giornalista free-lance e portavoce del Collettivo Donne contro le violenze.A seguito della tragica vicenda dei giorni scorsi, nella quale un uomo ha ucciso i figli togliendosi poi la vita per la più atroce delle vendette nei confronti della ex moglie, molte testate giornalistiche hanno riportato “la separazione come causa del duplice omicidio”.Sappiamo […]

    FEMMINISMO 2018 Comments
    franco.cilenti / Novembre 30, 2018 9:00 am

    La radice del patriarcato è la “proprietà” dell’uomo sulla donna, la sua pretesa di considerarla e il potere di farne una cosa “sua”. Il rapporto tra capitalismo e patriarcato ha messo in luce che l’accettazione o la legittimazione dei rapporti di dominio e sfruttamento nelle società in cui viviamo hanno radici, come già aveva colto Marx nei Manoscritti economico filosofici, nel rapporto tra uomini e donne. >>> Agatha Orrico dall’inserto CULTURA/E del numero di novembre di Lavoro e Salute

    FEMMINISMO 2018

    Nella foto l’autrice A qualcuno fa ancora paura il concetto di femminismo, perché lo associa inevitabilmente all’odio verso gli uomini. In realtà è una rappresentazione fuorviante. La vera femminista ama gli uomini ma è ostile verso una mentalità di tipo maschilista. Il femminismo nasce dalla consapevolezza di una disparità rispetto all’uomo, che, se protratta nel tempo, sfocia in conflitto. Le […]

    L’epidemiologia della guerra Comments
    franco.cilenti / Novembre 29, 2018 8:36 am

    14 milioni di morti prima guerra mondiale, 60 milioni nella seconda, 20 milioni nel “dopoguerra”. Quanti saranno quelli della terza guerra mondiale? >>> Ricordiamo le parole di Fidel Castro (2010), “In una guerra nucleare il danno collaterale sarebbe la vita di tutta l’umanità. Abbiamo il coraggio di proclamare che tutte le armi nucleari come quelle convenzionali, tutto ciò che è usato per fare la guerra, devono scomparire ! Si tratta di esigere che il mondo non sia spinto in una catastrofe nucleare, ma verso la preservazione della vita.” (L’Avana, ottobre 2010)

    L’epidemiologia della guerra

    Riportiamo una libera traduzione da https://www.globalresearch.ca/the-loss-of-life-from-world-war-i-to-world-war-iii-what-would-happen-if-a-third-world-war-were-to-break-out/5660266 il testo è stato riassunto su Il Manifesto il 21.11.2018 e riguarda la recensione di Prof Michel Chossudovsky di uno studio di James Lucas cui rimandiamo per gli approfondimenti : https://www.globalresearch.ca/us-has-killed-more-than-20-million-people-in-37-victim-nations-since-world-war-ii/5492051 Essere uccisi : dalla prima guerra mondiale alla terza guerra mondiale. Che cosa accadrebbe se una terza guerra mondiale dovesse scoppiare? In questo […]

    SERIAL KILLER Comments
    franco.cilenti / Novembre 29, 2018 7:56 am

    Lo scandalo di un governo di carnefici dei diritti e della giustizia sociale. Scandalo è la Flat Tax, il condono, l’assenza di una patrimoniale. Scandalo è che con ancora un milione di ULA in meno rispetto al periodo pre-crisi (cioè di posti di lavoro buoni a tempo pieno) non si faccia un piano per l’occupazione. Scandalo è che non si facciano politiche industriali pubbliche che riqualifichino l’apparato produttivo e lo riconvertano nel segno della sostenibilità ecologica. Scandalo è che il reddito, diventi una misura che aumenta, invece di diminuire, la ricattabilità e precarietà del lavoro. >>> Editoriale del numero di novembre di Lavoro e Salute

    SERIAL KILLER

    Allora a che punto siamo nella comprensione dello stato di cose presenti che regolano, si fa per dire, il sistema politico che decide come dobbiamo vivere, e se dobbiamo vivere considerando, ad esempio, la media di tre morti al giorno sul lavoro. La comprensione del proprio stato di persona pensante dovrebbe partire da una base di partenza di screening dei […]

    E adesso? Adesso ci arrabbiamo! Comments
    franco.cilenti / Novembre 27, 2018 8:30 am

    «Tutte le attese rimangono tali – scrive Lia Fabbri, presidente dell’ANIEP -: in àmbito di inclusione lavorativa delle persone con disabilità, cardine imprescindibile per la loro indipendenza, le norme rimangono ancora lettera morta. Permangono problematiche, anzi peggiorano, le situazioni in molte scuole, le differenze regionali in materia socio-sanitaria, le ambiguità del “Dopo di Noi”, il dramma della Non Autosufficienza, le lacune normative sui caregiver e così via. E non un cenno su di noi per quel che trapela dalla Manovra di Bilancio per il 2019…»

    E adesso? Adesso ci arrabbiamo!

    Dalla nostra Assemblea Nazionale del maggio scorso, e quindi dallamozione conclusiva della stessa[riproposta anche dal nostro giornale, con il titolo “Non chiediamo politiche risarcitorie, ma vera inclusione”, N.d.R.], purtroppo nulla è cambiato, se non in peggio. Tutte le attese rimangono tali. L’attuazione del Decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2017 (Adozione del secondo programma di azione biennale per […]

    MISTY COPELAND Comments
    franco.cilenti / Novembre 27, 2018 7:51 am

    Racconto breve di Agatha Orrico. Breve e intenso si legge tutto di un fiato e alla fine si sorride, con un velo di tristezza, ma si sorride tirando un sospiro di sollievo. Questo racconto ha un bel ritmo, una bella scelta di momenti e contesti e lascia il desiderio di leggere più a lungo e di vederlo diventare qualcosa di più corposo. Questa storia di lotta, di legittimazione del diritto all’emancipazione, di fatica, di sofferenza, di lucida determinazione nell’inseguire un sogno e nel realizzarlo, meriterebbe di essere coltivata e arricchita perché rimane la voglia di continuare a leggere e di stare ancora un po’ con Misty ed il suo coraggio. >>> Racconto pubblicato sul numero di novembre del periodico Lavoro e Salute

    MISTY COPELAND

    “Fai attenzione, perché le parole degli altri inizieranno a definirti e potrebbero non essere le parole giuste di cui appropriarti” Susan Jaffe, ballerina. Kansas City, Dicembre 1994. Ero di nuovo arrivata tardi al lavoro. Quella mattina mi ero vestita nella penombra per non svegliare gli altri e nella fretta mi ero infilata per sbaglio le calze di mio fratello. Poi […]

    Zero in condotta Comments
    franco.cilenti / Giugno 26, 2018 8:37 am

    Il licenziamento di Lavinia Cassaro: un pericoloso precedente. L’associazione dei Giuristi democratici ha evidenziato il contenuto politico della vicenda: «Ciò che ha segnato la costituzionalizzazione del rapporto di lavoro è la sua contrattualizzazione il lavoratore non vende più se stesso ma solo le attività indicate nel contratto e nell’orario ivi previsto, restando irrilevante la sua vita extra-lavorativa.”

    Zero in condotta

    Qualche settimana fa l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Piemonte ha notificato una lettera di licenziamento a Lavinia Cassaro, l’insegnante torinese che lo scorso 22 febbraio fu oggetto di pesanti polemiche sui social e sui principali organi di stampa, poiché fuori dall’orario di servizio aveva inveito contro le Forze dell’Ordine nel corso di una manifestazione antifascista. La polemica si concentrò morbosamente sul contenuto e […]

    Corteo del 1 Maggio a Torino, la Questura applica il decreto Minniti. Cariche e fermi Comments
    franco.cilenti / Maggio 2, 2017 6:40 am

    La concezione della democrazia del governo democrac. Le cariche, indiscriminate e ingiustificate (lo riconosce oggi perfino La Stampa) si sono ripetute per ben 4 volte. Nel corso di una di queste, tra numerosi contusi, è stata fermata anche una compagna, catturata durante una carica in cui era caduta a terra, e successivamente condotta in Questura.

    Corteo del 1 Maggio a Torino, la Questura applica il decreto Minniti. Cariche e fermi

    In un Primo Maggio che stava passando alle cronache per la pioggia e la stitichezza di presenza delle forze politiche e sindacali – con presenze ai minimi storici – ci pensano le alte dirigenze cittadine delle forze di Polizia a dare significato politico alla presenza delle istituzioni. Alcuni siti on-line – brilla su tutti la filo-governativa La Repubblica – scandiscono […]

    Vite strappate, sottrazione di lavoro e salari rubati Comments
    franco.cilenti / Marzo 13, 2017 7:10 am

    Le immagini delle piazze italiane e di tutto il mondo non dovrebbero lasciare dubbi sul successo dello sciopero globale delle donne. Ma le enormi manifestazioni di piazza non bastano a rappresentarlo, mentre contemporaneamente la Cgil indiceva assemblee sui luoghi di lavoro, in aperto antagonismo con lo sciopero. A ciò andrebbe aggiunto il dato, non rilevato né rilevabile, dell’adesione nel mondo del lavoro autonomo, precario, gratuito e nero. Uno strumento di lotta svuotato di senso e efficacia dal venire meno di un diritto per una fascia sempre più estesa di lavoratrici e lavoratori

    Vite strappate, sottrazione di lavoro e salari rubati

    Sono trascorsi pochi giorni dallo sciopero dell’8 Marzo e non si sono ancora spente le polemiche , di sicuro molte\i dei fautori della giornata hanno dimenticato un piccolo particolare: lo sciopero è stato nei luoghi di lavoro un flop, le assemblee per promuovere la partecipazione sono state veramente poche e la militanza politica e di genere si è dimostrata spesso […]

    Donne acrobate tra lavoro e famiglia: costrette al part time e non tutelate Comments
    franco.cilenti / Marzo 9, 2017 7:25 am

    8 Marzo. Non è solo la mancanza di occupazione a penalizzarle. Ultime in Europa per accesso al mercato del lavoro, continuano ad avere impieghi scarsamente qualificati, sono costrette ad accettare il part time (+91,6% dal 2008), guadagnano meno dei colleghi maschi e alle attività familiari dedicano il triplo del tempo degli uomini.

    Donne acrobate tra lavoro e famiglia: costrette al part time e non tutelate

    I dati del Censis:  Boom del part time involontario per le donne: +91,6% dal 2008. Sfatato il mito del part time come libera scelta delle donne che vogliono dedicare più tempo alla famiglia. In Italia sono 3.105.000 le donne che hanno un lavoro a tempo parziale, il 32,6% delle occupate. Ma per 1.817.000 di loro (più della metà: il 58,5%) […]

    GLI STEREOTIPI CREANO PREGIUDIZI E DISUGUAGLIANZE Comments
    franco.cilenti / Marzo 3, 2017 7:07 am

    5 consigli pratici da mettere in atto sul posto di lavoro. La campagna #unstereotype Unilever sta disegnando un percorso di cambiamento che, partendo dall’immagine della donna, si rifletta anche su un ambiente di lavoro nuovo, diverso, dove al centro ci sono unicamente l’individuo e le sue capacità professionali

    GLI STEREOTIPI CREANO PREGIUDIZI E DISUGUAGLIANZE

    Secondo il recente Global Gender Gap Report del World Economic Forum, 170 sono gli anni che servirebbero per colmare il divario economico tra uomini e donne sul lavoro.  Davvero troppi, occorre accelerare il passo partendo da un radicale cambiamento di mentalità. Un fenomeno intangibile, che influenza enormemente la crescita professionale impattando in modo negativo sull’ambiente di lavoro e allargando il cosiddetto gender gap, è […]

    MOBBING, STRAINING, BOSSING: UNA VITA DIFFICILE Comments
    franco.cilenti / Gennaio 26, 2017 7:53 am

    Sul nuovo numero del periodico Lavoro e Salute: salute psicofisica, diritti e tutele. “L’articolo 2087 del Codice Civile non configura un’ipotesi di responsabilità oggettiva, in quanto la responsabilità del datore di lavoro va collegata alla violazione degli obblighi di comportamento imposti da norme di legge o suggeriti dalle conoscenze sperimentali o tecniche del momento. Ne consegue che incombe sul lavoratore che lamenti di avere subito, a causa dell’attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l’onere di provare l’esistenza di tale danno, come pure la nocività dell’ambiente di lavoro, nonché il nesso tra l’uno e l’altro e, solo se il lavoratore abbia fornito la prova di tali circostanze, sussiste per il datore di lavoro l’onere di provare di avere adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno e che la malattia de dipendente non è ricollegabile alla inosservanza di tali obblighi” (Sentenza della Corte di Cassazione Civile Sezione Lavoro n. 2038 del 29 gennaio 2013).

    MOBBING, STRAINING, BOSSING: UNA VITA DIFFICILE

    Anche se è difficile provare il nesso di causalità, la vittima ha a disposizione diverse forme di tutela. Deve essere terribile uscire di casa tutti i giorni per andare al lavoro pensando che le ore trascorreranno in uno stato di conflittualità permanente per i difficili rapporti con colleghi invidiosi, gelosi o prevaricatori. Ancora peggio se un tale rapporto riguarda il superiore gerarchico, capoufficio o caporeparto […]

    lavoratrici degli appalti, un lavoro di “bene comune” Comments
    franco.cilenti / Gennaio 24, 2017 7:22 am

    La questione delle pulizie e dell’igiene riguarda tutte\i, se sei un infermiere o un medico devi operare in luoghi puliti e sanificati, se sei invece una insegnante o una educatrice non puoi stare in aule o laboratori dove carenti sono le condizioni igieniche

    lavoratrici degli appalti, un lavoro di “bene comune”

    Tagli alle pulizie negli ospedali e nelle scuole si susseguono da anni, stesso discorso vale per altri edifici pubblici Gli appalti sono al ribasso o, quando confermano le medesime cifre, prevedono capitolati piu’ articolati che alla fine determinano carichi di lavoro maggiori per un numero insufficiente di addetti\e. Capita che l’adeguamento dei prezzi nei capitolati sia previsto e ben specificato […]

    Appello a tutti i sindacati confederali, di base e autonomi: l’8 Marzo fermiamo il mondo per dire no alla violenza maschile sulle donne Comments
    franco.cilenti / Gennaio 17, 2017 7:43 am

    Hanno costruito lentamente un percorso inedito e partecipato in molte città, senza appoggi da media e istituzioni, emerso con la grande manifestazione a Roma del 26 novembre. Hanno avvertito la risonanza con straordinari movimenti di donne di altri paesi (dall’Argentina alla Polonia…), hanno continuato a camminare insieme, a gridare, a mettere in comune idee e proposte. Ora i gruppi di donne di “Non una di meno” hanno scelto di riprendere in mano l’8 marzo per farne una giornata di lotta creativa, con lo sciopero generale delle donne. Quella contro il sessismo resta una ribellione di straordinaria importanza in questi tempi cupi perché è contro “il fondamento di tutte le forme di dominio, servitù, violenza, disuguaglianza, che la storia ha conosciuto finora”

    Appello a tutti i sindacati confederali, di base e autonomi: l’8 Marzo fermiamo il mondo per dire no alla violenza maschile sulle donne

    Siamo le donne che hanno costruito la grande mobilitazione nazionale dello scorso 26-27 novembre che ha visto scendere in piazza più di duecentomila persone. Con lo slogan Non Una di Meno ci siamo rimesse in marcia contro la violenza maschile sulle donne insieme a tutt* coloro che hanno riconosciuto questa lotta imprescindibile per la trasformazione radicale dell’esistente. La manifestazione ha […]

    La lobby dell’azzardo. Chi si arricchisce sulla “tassa dei fessi”? Comments
    franco.cilenti / Dicembre 23, 2016 7:14 am

    Durante la creazione dello stato italiano, uno dei suoi nobili e materiali fondatori un certo: Camillo Benso conte di Cavour ebbe la sfrontatezza, o il coraggio della verità, nell’affermare che: “il gioco del lotto è la tassa dei fessi”! I canali televisivi, sia pubblici sia privati, sono pieni di réclame incitanti al gioco e alle scommesse, contemporaneamente le città si riempiono di macchinette mangiasoldi, gratta e vinci, ecc… ecc… .

    La lobby dell’azzardo. Chi si arricchisce sulla “tassa dei fessi”?

    Facendo seguito all’articolo di Contropiano del 14 dicembre sugli arresti in materia di “slot machine” e complicità politiche (1), tentiamo di svelarne gli aspetti ambigui e perversi di una vicenda che sta assumendo sempre più le caratteristiche di una pratica la quale attraverso questi reati e i soggetti coinvolti risultano, altresì, essere abbastanza simili allapedopornografia poiché, ben consapevoli del possibile […]

    Dipendenti pubblici: vecchi, senza speranza e formazione. Comments
    franco.cilenti / Dicembre 21, 2016 7:55 am

    Anche malpagati, mal distribuiti e senza futuro. Le politiche di austerità applicate in Italia hanno distrutto parte del servizio pubblico, sta a noi adoperarci per salvare il salvabile sottraendolo alla scure noliberista.

    Dipendenti pubblici: vecchi, senza speranza e formazione.

    Rimandiamo a una inchiesta pubblicata in queste ore dal Forum Pa e reperibile anche on line (http://www.forumpa.it/riforma-pa/vecchi-maldistribuiti-e-sfiduciati-i-dipendenti-pa-secondo-la-ricerca-forum-pa). Parliamo dei dipendenti pubblici, hanno un’età superiore ai 50 anni, sono tra i piu’ vecchi d’Europa, hanno una formazione inadeguata, sono mal distribuiti (ma l’obiettivo è quello di mobilità coatte in seno a tutta la pubblica amministrazione, per questo serve raggiungere il contratto […]

    Metalmeccanici, “pochi spiccioli, ma in compenso tanta confusione”. L’appello dei delegati per il no alla consultazione sul contratto Comments
    franco.cilenti / Novembre 29, 2016 8:31 am

    Pubblichiamo l’appello di delegat@ FIOM a sostenere le ragioni del NO all’ipotesi di accordo del ccnl dei metalmeccanici. Il 6 dicembre è in programma un appuntamento a Firenze. Il Voto nei luoghi di lavoro sull’ipotesi di accordo è previsto dal 19 dicembre al 21.

    Metalmeccanici, “pochi spiccioli, ma in compenso tanta confusione”. L’appello dei delegati per il no alla consultazione sul contratto

    “In un anno di trattative con Federmeccanica, la Fiom ha di fatto posto la parte economica come unica condizione imprescindibile per la firma del contratto. Quanto firmato non rispetta nemmeno questa condizione. Non si tratta di discutere se 92 euro di aumento siano tanti e pochi. Per il semplice motivo che non sono 92, non sono certi e non sono […]

    Contratto metalmeccanici, Comments
    franco.cilenti / Novembre 28, 2016 8:22 am

    Nuovo contratto dei metalmeccanici. Anche la Fiom sottoscrive il jobs act e il testo unico sulla rappresentanza. Ma che ha Landini da esultare?

    Contratto metalmeccanici,

    Venerdi’ è stato siglato il nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici, un successo per la Fiom, per noi l’ennesima  débâcle i cui effetti saranno compresi  nei prossimi anni Partiamo da una considerazione elementare che sta a cuore a tutti i lavoratori: gli aumenti contrattuali, sono reali o fittizi? L’indicatore IPCA al netto dell’energia importata non consente un calcolo preciso, a nostro […]

    Ecco che cosa chiedono i braccianti in lotta Comments
    franco.cilenti / Novembre 22, 2016 8:08 am

    Per tutti e tutte, vogliamo permesso di soggiorno senza limitazioni né ricatti, residenza, assistenza sanitaria, casa, istruzione e un salario equo. Combattiamo attivamente tutte le forme di confinamento e repressione

    Ecco che cosa chiedono i braccianti in lotta

    È stata una grande giornata di lotta e di festa quella del 12 novembre a Roma: eravamo in migliaia in piazza, da tutta Italia e da tutto il mondo – portando le nostre rivendicazioni dalle campagne, dai magazzini della logistica, dalle occupazioni di case, dai centri d’accoglienza e dalle frontiere, dalle scuole e dalle università, dalle fabbriche e dalle periferie…Unite/i […]

    E’ IN RETE IL NUMERO DI NOVEMBRE DEL PERIODICO “LAVORO E SALUTE” Comments
    franco.cilenti / Novembre 21, 2016 9:34 am

    La Costituzione è la tua dignità. Difendila con il NO al referendum

    E’ IN RETE IL NUMERO DI NOVEMBRE DEL PERIODICO “LAVORO E SALUTE”

    www.lavoroesalute.org www.lavoroesalute.org

    Non una di meno! 26 novembre, manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne Comments
    franco.cilenti / Novembre 14, 2016 8:54 am

    Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai suoi figli. Dall’inizio dell’anno decine e decine di donne sono state uccise in Italia per mano maschile. La violenza maschile sulle donne non è un fatto privato né un’emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della nostra società, un dato politico di prima grandezza che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi. Le politiche di austerity e riforme come quelle del lavoro e della scuola, in continuità con quanto accaduto negli ultimi dieci anni, non fanno altro che minare i percorsi di autonomia delle donne e approfondire le discriminazioni sociali, culturali e sessuali.

    Non una di meno! 26 novembre, manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne

    In Italia 6.788.000 donne hanno subito violenza nell’arco della loro vita e dall’inizio del 2016 sono già 93 i casi di femminicidio. La maggior parte delle violenze di genere si consuma nel “rassicurante” ambiente domestico per mano di uomini conosciuti e, principalmente, incapaci di accettare scelte di autodeterminazione delle donne. La violenza di genere non è frutto di un raptus, […]

    Donne, lavorano come gli uomini, ma costano meno Comments
    franco.cilenti / Novembre 10, 2016 8:19 am

    Se il cambiamento verso l’equità non subisce un’accelerazione, per avere parità di trattamento economico fra uomini e donne dovremmo aspettare il 2186, ben 170 anni. Le prospettive peggiorano inoltre se si pensa che un salario equo determina indipendenza economica e la piena libertà di determinare le proprie vite senza dover dipendere da un partner maschile, e che questo ha implicazioni concrete anche sul tema della violenza contro le donne. Anche per questo infatti si scenderà in piazza, questa volta nel nostro Paese, il 26 novembre.

    Donne, lavorano come gli uomini, ma costano meno

    Non dimenticate mai che basterà una crisi politica, economica o religiosa perché i diritti delle donne siano rimessi in discussione», diceva Simone de Beauvoir. E le donne non sembrano essersene dimenticate, anzi: ritornano a scendere in piazza per lottare e difendere i propri diritti da quell’ondata retrograda che sembra soffiare sul mondo, negli Stati Uniti dove fa discutere il sessismo […]

    LE RAGIONI DEI LAVORATORI PER IL  NO  ALLE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE Comments
    franco.cilenti / Novembre 4, 2016 9:51 am

    Primi sindacalisti firmatari nei luoghi di lavoro. Alesci Emanuele, Rsu L’Oreal Saipo Industriale; Bruno Cristina, Rsu Rai Torino; Cimino Marta, Rsa Banca Mps; Colucci Massimiliano, Rsu Pirelli; Dattorre Chiara, Rsu Comune di Grugliasco; Enrichiello Tito, Rsu Olon (ex Farmitalia); Gullo Antonio, Rsu Lear; Iannuzzelli Antonio, Rsu Leonardo (ex Alenia Caselle); Inserra Toni, Rsu Fpt industrial (ex Iveco); Leone Nina, Rsa Fca Carrozzeria Mirafiori; Lofranco Vittoria, Rsu Dussman (Molinette); Loiacono Pasquale, Rsa Carrozzeria Mirafiori; Maglio Marina, Rsu Asl To3; Martinotti Franca, Rsu Comune Torino; Mercuri Bruno, Rsu Pronto Seat; Pellegrini Alessandro, Rsu Avio; Pozzati Roberto, Rsa Reale Group; Sardo Luca, Rsu Gtt; Schipano Enea, Rsu Klipper (Residenze Edisu); Testa Alfonso, Rsu Houghton Italia; Trovato Stefania, Rsu Ikea; Viola Pino, Rsa Maserati; Zavaglia Anna Maria, Rsu scuola; Zulianello Giacomo, Rsa Maserati

    LE RAGIONI DEI LAVORATORI PER IL NO ALLE MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE

    per la democrazia nei luoghi di lavoro, nella società e nelle Istituzioni contro la concentrazione del potere nelle mani di pochi contro le crescenti disuguaglianze sociali perché il lavoro, i servizi pubblici, l’acqua e i beni comuni non siano merci, ma diritti per una democrazia in cui tutti abbiano diritto di parola per decidere Cambiano la Costituzione perché lo vuole la […]

    Caporali, braccianti e filiera sporca Comments
    franco.cilenti / Ottobre 25, 2016 7:19 am

    La nuova legge contro il caporalato nasce dal basso ed è un risultato importante. Tuttavia chi conosce sul serio il fenomeno non si fa illusioni: non basta quell’intervento normativo, non privo di limiti, il problema riguarda le logiche dell’intera filiera agroalimentare e i diritti dei migranti. In Italia sono almeno ottanta i luoghi nei quali sono stati riscontrati fenomeni di grave sfruttamento in agricoltura. Il caporalato coinvolge quasi mezzo milione di persone. Dovremmo tutti pensarci più spesso quando ci sediamo a tavola: la lotta contro il caporalato si fa tutti i giorni

    Caporali, braccianti e filiera sporca

    È un passo in avanti rispetto alla precedente versione del 2011 (che introduceva il reato penale di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) e contiene novità per nulla scontate. Eppure la nuova legge contro il caporalato, varata dalla Camera il 18 ottobre, «non è sufficiente di per sé ad estirpare un fenomeno così complesso». Lo dicono diversi interlocutori impegnati da […]

    Fertilityday, la salvezza della patria e i corpi delle donne Comments
    franco.cilenti / Settembre 4, 2016 9:12 am

    Giornata della fertilità. Il Governo ha scoperto la causa del crollo delle nascite: le donne italiane non fanno più figli perché non sanno che i figli vanno fatti entro una certa età. Ma forse sarebbe più utile una giornata per informare i ministri su quante cose potrebbero fare per incentivare la natalità. Se fosse vero che in Italia le donne fanno i figli sempre più tardi – o non li fanno proprio – per paura di perdere il lavoro, dato che una donna su quattro esce dal mondo del lavoro dopo la prima gravidanza e nella metà dei casi non si tratta di una libera scelta ma di madri che vengono licenziate o di precarie alle quali non viene rinnovato il contratto; se fosse vero che le donne non fanno i figli perché al nido c’è posto solo per un bambino su quattro; se fosse vero che le donne sono scoraggiate dalla difficoltà di conciliare il lavoro con i tempi di cura della famiglia poiché anche quando lavorano occupano per le faccende domestiche una fetta di tempo molto superiore a quella dei loro compagni (quasi 5 ore e mezzo a fronte di un’ora e mezzo degli uomini.

    Fertilityday, la salvezza della patria e i corpi delle donne

    Su questa storia del #fertilityday non si sa da dove cominciare. Se dal nome (ridicolo) o dalle cartoline (che potevano essere affidate a uno studio grafico un filino più professionale: ma l’avete vista quella mano che tiene la clessidra quanto è sproporzionata?). O persino dagli errori: qualcuno lo dice a Lorenzin che Costituzione si scrive maiuscolo? A meno che non […]

    Torino, “cameriera cercasi, non nera” Comments
    franco.cilenti / Luglio 28, 2016 6:44 am

    Lei è originaria del Ruanda, legge l’annuncio sulla vetrina di un bar. La risposta? “Non possiamo assumere neri, i clienti non si farebbero mai servire da te”. Siamo in un città crepata in tanti pezzi dai poteri del “Sistema Torino”. Una città apparentemente vivibile nel centro regalato alle banche e al turismo commerciale. Una città che sopravvive da troppo tempo su contingenze chiamate “eventi” gonfiati dai media. Una città crepata dalle diseguaglianze e divisa in tanti villaggi di poveri e fortini di ricchi. Una città senza più lavoro ma con nuove fortezze di orrendi grattacieli di schiavitù lavorativa. Una città dentro la quale i poveri, i neopoveri e i futuri poveri arrancano alla disperata per trovare un appiglio e oggi sperano di svegliarsi sotto le cinque stelle da anni di coma sociale. Pezzi di città che accettano la ricchezza produttiva e culturale dei migranti e si dicono ipocritamente non razzisti, ma che non fanno mai passi avanti per agire la civiltà.

    Torino, “cameriera cercasi, non nera”

    “Cercasi cameriera. Purché non sia di colore”. Pare un ossimoro che accada a Torino, città multietnica per eccellenza, dove gli stranieri ormai coprono il 15 per cento dei residenti; ma  sui portoni affacciati in queste stesse strade, appena 30 anni fa, ancora campeggiavano quei famosi cartelli che ammonivano: “qui non si affitta ai meridionali”. E a sentire il racconto di […]

    IN BANGLADESH CI SONO MOLTI MODI PER MORIRE Comments
    franco.cilenti / Luglio 20, 2016 6:34 am

    Si muore da operaia, nell’incendio di una fabbrica o sotto le sue macerie. Si muore in un corteo, uccisi dalla polizia mentre si chiedono diritti e salario. Si muore da sindacalista, buttato in un fosso con le ossa spezzate. Non solo in un ristorante, massacrati da un commando.

    IN BANGLADESH CI SONO MOLTI MODI PER MORIRE

      C’è un dato che emerge fra le righe delle cronache della strage al Holey Artisan Bakery di Dacca. Un dato che accomuna i mestieri di tutte le nove vittime italiane: il lavoro nel settore dell’abbigliamento come imprenditori, manager, buyer, supervisore, addetta al controllo qualità. E’ bizzarro ritrovare in Bangladesh una tale concentrazione di figure professionali che – se escludiamo i distretti […]

    VILLA ARMONIA: STORIE DI ORDINARIO SFRUTTAMENTO E DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI Comments
    franco.cilenti / Luglio 19, 2016 7:42 am

    Alla casa di cura Villa Armonia Nuova, si sta ripetendo quel copione che troppo spesso è stato evidente agli occhi di tutti nel nostro paese, in cui la proprietà ricatta le istituzioni usando come arma i diritti dei lavoratori. A rimetterci non sono soltanto gli operatori sanitari, ma anche le nostre nonne o i nostri familiari disabili.

    VILLA ARMONIA: STORIE DI ORDINARIO SFRUTTAMENTO E DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI

    Il proprietario della clinica, Rosati, dopo essersi accreditato al SSN solo due mesi prima, non retribuisce ai dipendenti gli straordinari dovuti a Gennaio 2015. Ma questo spiacevole avvenimento è solo il primo di una serie di provvedimenti che la proprietà ha intrapreso, rendendo sempre più complicato per i suoi dipendenti. Solo un mese dopo inizierà ciò che trasformerà in un […]

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