Ciccio e Tore (il mistero di Gravina)

L. Garofano M. Valentini
Armando Editore

In Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-febbraio-2023/

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La Vicenda raccontata in questo libro inchiesta ha riempito rotocalchi e se ne è parlato a lungo, anche dopo essere giunti a quella che sembrava una conclusione certa.

Il 25 febbraio 2008 un ragazzino di otto anni precipita nel pozzo di un casolare nel centro storico di Gravina di Puglia. Il salvataggio del ragazzino porta i vigili del fuoco a una macabra scoperta: sul fondo della cisterna si trovano i corpi mummificati di due bambini.

Li avevano cercati ovunque Ciccio e Tore, avevano battuto metro dopo metro le campagne alla periferia di Gravina. Scomparsi la sera del 5 giugno 2006. Francesco Pappalardi detto Ciccio di tredici anni e Salvatore il fratello più piccolo di undici anni. Dei fratellini nessuna traccia. Eppure loro erano lì, a due passi dal municipio e dalla stazione ferroviaria, nascosti nella cisterna di un vecchio caseggiato abbandonato, precipitati dopo un volo di venti metri, dentro un pozzo che un tempo gli abitanti usavano per attingere l’acqua.

Il luogo. chiamato la casa delle cento stanze, è un enorme casolare in mattoni nel centro storico e nell’ottocento era dimora agreste della famiglia Pellicciari, aristocratici di Modena poi discesi nel sud lucano.

Adesso rimane un fabbricato diroccato, in condizioni di semiabbandono. In quel rudere, che i bambini una volta usavano come luna park, Ciccio e Tore consumavano l’ultimo sonno, uno accanto all’altro, forse vittime di un drammatico gioco o di un omicidio efferato. I graffi sulle pareti, un tentativo disperato quanto mai impossibile di scalare quella prigione parlano di una fine terribile.

Cosa successe quel giorno? I ragazzi vivevano da venti giorni con il padre in quanto i genitori erano separati dal 1997 e soltanto da poco il tribunale di Bari affidò i ragazzi alla custodia paterna. Pappalardi intanto si era rifatto una vita e da qualche tempo viveva con la sua nuova compagna, le sue due figlie e una nuova bimba nata da questa unione.

La sera del 5 giugno i bambini uscirono a giocare e non facendo ritorno a casa Filippo denunciò la scomparsa. Le volanti partirono immediatamente alla ricerca dei due bimbi, ma il tempo passava inesorabile e la speranza di trovarli vivi si riduceva sempre di più.
Si cominciò a parlare di pedofili, di nomadi che rapiscono bambini. I due genitori cominciano a sospettare uno dell’altro.

La loro è una storia amara, fatta di sospetti, di dubbi, ombre e misteri mai risolti e questo racconto ci entra con la dovizia dei particolari.
Questo fatto portò all’arresto di Filippo Pappalardi, il padre, di professione autotrasportatore. Pappalardi ha sempre sostenuto la sua innocenza.

Ciccio e Tore. Il mistero di Gravina. È il titolo del libro pubblicato da Armando Editore, un libro inchiesta che Mauro Valentini, giornalista e Luciano Garofano, comandante dei Ris di Parma in congedo che ha lavorato su questo caso come consulente tecnico poco dopo la macabra scoperta, effettuando personalmente sopralluoghi all’interno dell’edificio fatiscente.
Garofano e Valentini ripercorrono questa clamorosa vicenda umana e giudiziaria attraverso documenti, testimonianze e anche attraverso le testimonianze del padre Filippo, vittima di un errore giudiziario, sventato per caso.

Questo libro offre percorsi non soltanto narrativi, ma aggiunge indicazioni concrete da destinare agli inquirenti per una possibile riapertura delle indagini e per scoprire realmente quello che è accaduto.

Testimonianze, acuti, risvolti che hanno un grande riscontro con la realtà. Oltre alle indagini personali che Luciano Garofano ha messo in campo, scoperchiando con una narrazione da inchiesta questo fatto ci sono le testimonianze e il dolore di un uomo che aveva sofferto molto, quel Filippo Pappalardi che si trovava a scontare una pena e che non ha mai smesso di dichiararsi innocente. Nel testo sono citati quei quotidiani che hanno dato grande rilievo come Il Fatto Quotidiano, La Repubblica e La Tribuna di Treviso. Senza dimenticare i filmati di repertorio Mediaset, Rai e il canale You-Tube di Paolo Amaro.

Giorgo Bona

Scrittore. Collaboratore redazione di Lavoro e Salute

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