CONDANNA DI SCHMIDHEINY PER IL FILONE TORINESE DEL NUOVO PROCESSO ETERNIT

Torino, 23 maggio 2019

COMUNICATO STAMPA
Finalmente un po’ di giustizia per i morti di amianto di Cavagnolo (TO): soddisfazione di Medicina Democratica, per la sentenza di condanna di oggi a 4 anni per Stephan Ernest Schmidheiny, il “padrone” dell’Eternit

” Finalmente un po’ di giustizia per i poveri morti di amianto! Esprimiamo grande soddisfazione per la condanna a 4 anni di Stephan Ernest Schmidheiny, accusato di omicidio colposo per la morte di due persone all’Eternit di Cavagnolo, una sentenza che ci dà forza per proseguire la battaglia in tutti gli altri processi in corso per l’Eternit, in cui lo stesso “padrone” è imputato per la morte di 258 lavoratori e cittadini”! E’ quanto hanno dichiarato Fulvio Aurora, responsabile vertenze giudiziarie di Medicina Democratica con l’avvocata di parte civile Laura Mara.

Il supermagnate svizzero Schmidheiny è stato inoltre condannato alla interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, al risarcimento del dànno alle parti civili, compresa Medicina Democratica, da quantificarsi in sede civile, ma ha già dato una provvisionale di 15.000 euro a tutte le parti civili in causa. Entro 90 giorni dovranno essere depositate le motivazioni della sentenza.

La sentenza, emessa oggi dal giudice Cristiano Trevisan nel processo di primo grado che si è svolto al Tribunale di Torino, ha riconosciuto quindi la responsabilità del supermagnate svizzero nel decesso di Giulio Testore e Rita Rondano. Giulio Testore era un operaio della Saca, società controllata Eternit, padre di 5 figli, morto nel 2008 per mesotelioma pleurico. Alla Saca ci aveva lavorato per ben 27 anni, dal 7 maggio 1955 al 26 novembre 1982, quando la fabbrica ha chiuso. Un tempo, purtroppo più che sufficiente per provocare la terribile malattia. Aveva lavorato proprio nel reparto dove si mescolava l’amianto con il cemento senza guanti, senza mascherina, come testimoniarono a suo tempo i figli, e i suoi indumenti, intrisi di polvere di amianto, entravano in casa, così come accadeva in tutte le case dei lavoratori Eternit.

L’altra vittima è Rita Rondano, una donna deceduta nel 2012 a 72 anni, anch’essa per mesotelioma pleurico. Ma Rita Rondano non aveva mai lavorato come operaia alla Saca, ma era una semplice cittadina, che ha avuto la sventura di vivere in via Cristoforo Colombo, con le finestre di casa che si aprivano sull’area dei capannoni dove l’amianto veniva stoccato. Per tutti gli altri, purtroppo nonc sarà più giustiziaPer tutti gli altri, oltre un centinaio, non ci sarà giustizia
“ Come è noto il processo Eternit, è stato “spacchettato” in quattro tronconi- ha proseguito Fulvio Aurora- e siamo pronti a proseguire la nostra battaglia, come parte civile in tutti e tre gli altri processi in corso: il prossimo appuntamento è il 31 di maggio, in Corte d’Assise a Napoli per il processo per i morti di amianto a Bagnoli. Anch’essi attendono giustizia!”

Per info.
Carmina Conte, cell 393 1377616
Fulvio Aurora, cell. 3392516050

Leggi la sentenza del processo

Leggi il Comunicato di AFeVA Casale Monferrato

Leggi altri articoli sui processi ETERNIT.

Dal sito AFeVA di Casale Monferrato:

La vertenza ETERNIT

ETERNIT, IL MAXIPROCESSO CHE CAMBIÒ LA STORIA

Processo ETERNIT BIS

Dal sito AFeVA Emilia Romagna:        ETERNIT: sentenza Corte di Cassazione – 4 i processi per omicidio colposo (aggravato) – Continua la richiesta di GIUSTIZIA

ETERNIT-BIS: derubricata la responsabilità di Schmidhney ad omicidio colposo, demolito il processo unico

   Il nuovo processo Eternit del tribunale di Torino contro Stephan Schmidhney può continuare.

PROC. ETERNIT – 31 MAGGIO 2016 : CORTE COSTITUZIONALE – DEL. CGIL NAZIONALE – AFEVA ER – AFEVA CASALE M.

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