Da Berlusconi e Meloni

BERLUSCONI COME MELONI, VINSE GRAZIE A MAGGIORITARIO. RINGRAZI SEGNI, OCCHETTO E SANTORO

A distanza di 29 anni dalla sua discesa in campo Silvio Berlusconi continua a raccontare la barzelletta di aver salvato l’Italia dal comunismo e di aver impedito al PCI di vincere le elezioni.

Nel 1994 il PCI e l’Urss non c’erano più già da tre anni e le elezioni le vinse contro la coalizione progressista di Occhetto e gli exdc di Martinazzoli.

Una cosa andrebbe ricordata: quelle elezioni Berlusconi le vinse grazie alla legge elettorale maggioritaria. Come Giorgia Meloni nel 2022.

La somma degli elettori che scelsero le due coalizioni alternative a Berlusconi era di gran lunga superiore alla destra.

Se si fosse votato con una legge proporzionale Berlusconi nel 1994 avrebbe perso le elezioni. Come Giorgia Meloni nel 2022.

La legge proporzionale era sempre stata la bandiera dei socialisti, dei comunisti e poi della maggioranza degli antifascisti, memori di come una legge maggioritaria avesse consentito a Mussolini e al suo listone nazionale di conquistare la maggioranza in parlamento.

Nel 1953 la sinistra definì #leggetruffa quella che la Dc cercò di far passare.

Nel 1993 gli ex-comunisti, dopo aver sciolto il Pci, sostennero i referendum di Mariotto Segni con la benedizione di Repubblica.

L’esaltazione per il modello anglosassone divenne senso comune progressista e si unirono al coro dei sostenitori del farla finita col maggioritario tante voci di sinistra. Ricordo che la puntata prima del voto della meritatamente popolarissima trasmissione di Michele Santoro si concluse con Francesco De Gregori che cantò ‘La storia siamo noi’. Il popolo di sinistra è gli indignati per tangentopoli si misero in fila per votare a favore dell’affossamento della democrazia costituzionale.

La vera vittoria della destra fu quella perché Berlusconi dopo pochi mesi ando’ in crisi sotto i colpi degli scioperi contro la sua ‘riforma’ delle pensioni che poi ci pensò il centrosinistra ad approvare col successivo governo Dini (il secondo step se lo votarono insieme con la legge Fornero).

A opporci al referendum Segni, come al Trattato di Maastricht, e poi per anni alle controriforme neoliberiste rimanemmo noi di Rifondazione Comunista e una sinistra dileggiata come obsoleta e ideologica.

Da questo anniversario possiamo trarre tre conclusioni storiche:

1) 29 anni di leggi maggioritarie hanno svuotato la democrazia costituzionale e portato la destra, prima marginale, più volte al governo, quindi contro la destra torniamo a #proporzionale;

2) aver abbandonato (cosa diversa dal rifondare) le culture politiche nate dal movimento operaio socialista/comunista ha prodotto solo disastri e un regime bipartisan in cui i due schieramenti sono stati entrambi neoliberisti e guerrafondai.

3) il comunismo in Italia non l’ha sconfitto Berlusconi ma gli excomunisti.

Se il #27marzo 1994 si fosse votato con legge proporzionale Silvio sarebbe finito latitante a Hammamet e ci saremmo risparmiati il berlusconismo e i suoi derivati.

Maurizio Acerbo

Segretario nazionale di Rifondazione Comunista/SE

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *