Ennesimo omicidio di un lavoratore, nel porto di La Spezia

15/12/2022 Questa mattina l’ennesimo omicidio sul posto di lavoro: al Porto di La Spezia ha perso la vita un collega portuale, Alessandro Bassi, frigorista di 60 anni, precipitato in mare con la vettura di servizio Contship dal molo di Calata Artom. Salvo per miracolo un collega che è riuscito a lanciarsi dalla vettura prima che finisse in acqua, così come per puro caso non si sono registrati morti per il crollo di alcuni container al terminal PSA di Genova.

Sono già oltre 1000 i morti di lavoro quest’anno. Siamo convinti che non siano incidenti frutto della cattiva sorte. Questa è, infatti, la conseguenza di controlli preventivi assenti, anche a causa dei pesanti tagli e di un sistema de lavoro basato su ritmi frenetici, dove salute e sicurezza sono viste come un costo da ridurre a favore dei profitti.

E come già abbiamo denunciato i continui tavoli permanenti, voluti da Autorità Portuale e dagli altri enti competenti, non stanno portando ad alcun risultato concreto sul tema della sicurezza. Dobbia constatare, purtroppo che poco o nulla viene fatto. Tutto questo con una legislazione inadeguata a porre un freno a questa gravissima situazione che si reitera di anno in anno, senza che la politica intervenga con decisione e fermezza.

È ormai evidente che la questione sicurezza è completamente sfuggita di mano. Al di là delle frasi di circostanza noi lavoratori stiamo pagando anni di sconfitte sindacali e arretramenti sotto tutti i punti di vista. Anche questa volta, probabilmente, si troveranno mille giustificazioni per non dare responsabilità a coloro che in realtà sono i primi responsabili ed hanno nomi e cognomi: i soggetti privati che mai pagano per questi fatti gravissimi.

Nel nostro ordinamento non esiste neanche una specifica fattispecie di reato. In tale senso USB porta avanti da tempo la proposta di inserire il reato di “omicidio e lesioni gravissime sul lavoro” nel codice penale.

Vogliamo altresì esprimere il nostro sdegno e la nostra rabbia per quanto successo nella mattina odierna, 15 dicembre, di fronte al magazzino logistica di Italtrans a Bergamo quando diversi lavoratori in sciopero sono stati brutalmente caricati dalle forze dell’ordine durante uno sciopero proclamato dalla nostra sigla sindacale.

Per queste motivazioni USB Mare e Porti ha deciso di proclamare 24 ore di sciopero in tutti i porti italiani per la giornata di venerdì 16 dicembre con iniziative locali che saranno in seguito comunicate

USB Coordinamento Nazionale Mari e Porti

Genova 15 dicembre 2022

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