GKN: IL COLLETTIVO DI FABBRICA NON SMOBILITA. ANZI, RILANCIA

Dopo che la stampa e il governo ha presentato come soddisfacente e risolutivo il tavolo di mercoledì 29 dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza, di fatto il primo incontro ufficiale dopo l’acquisizione delle quote dello stabilimento da parte della società con a capo Francesco Borgomeo, lavoratrici e lavoratori mantengono il presidio agli ingressi.

I sindacati inoltre chiedono “un accordo quadro che renda chiaro, trasparente e garantito un percorso di reindustrializzazione, che già così si presenta molto complesso. In assenza di tempistiche certe, di garanzie sui diritti occupazionali per le lavoratrici degli appalti e per i lavoratori Gkn, senza un’importante integrazione su un ammortizzatore sociale che sarà necessariamente lungo e senza piani chiari sulla reindustrializzazione la fiducia nel futuro rischia di partire con il piede sbagliato. Come abbiamo avuto modo di chiarire più volte, l’assemblea permanente continuerà a salvaguardia di questo percorso”.

Secondo invece la vice Ministra dello Sviluppo Economico Todde con l’accordo “si mette la parola fine al rischio licenziamenti. Inoltre, l’azienda ha ritirato la messa in liquidazione e ha ritirato l’impugnazione contro il ricorso vinto dai sindacati sulla vecchia procedura di licenziamento. Abbiamo compiuto un primo primo grande passo, l’inizio di un percorso, e il Mise continuerà come sempre ha fatto a monitorare l’evolversi della situazione lavorando con le Istituzioni al fianco dell’azienda e dei lavoratori”.

Si attendono quindi i primi mesi del 2022 per l’offerta offerta vincolante e si crede che entro agosto arriverà il passaggio. Sulle propsettive di lotta su questa vertenza abbiamo intervistato Mauro Moretti, Operaio GKn, Rsu e del Collettivo di fabbrica. 

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Da Radio Onda d’Urto

31/12/2021

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