Gli stereotipi e le parole delle donne

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La violenza di genere riguarda tutte le forme di violenza che colpiscono le persone sulla base del loro genere, della loro identità digenere, della loro espressione di genere; è disciplinamento, esercizio di potere, azione punitiva. È un fenomeno strutturale e non emergenziale e coinvolge tutt*, indipendentemente dalla classe sociale, dall’appartenenza politica, dall’orientamento sessuale, dalla provenienza geografica;

  • il femminicidio non è un “raptus” dovuto al “troppo amore”, ma l’insieme di tutti tipi di violenze che una donna vive in quanto donna: dalla molestia al lavoro, all’insulto per strada, alla violenza fisica e lo stupro;
  • il femmicidio non è errore grammaticale, ma indica l’omicidio di una donna in quanto donna e per questo considerata inferiore;
  • l’autodifesa femminista non è una leggenda amazzone, ma una pratica concreta che porta con sé un sapere di condivisione e complicità tra donne, donne in grado di difendersi, anche di fronte all’indifferenza di chi troppo spesso rimane a guardare;
  • il patriarcato non è una parola che “le femministe usano per dare fastidio” ma è quel sistema che impone un disequilibrio di potere nelle relazioni tra il maschile e il femminile, dove il femminile perde;
  • l’eteronormatività, si, è una parola complessa, ma non è per questo che rinunceremo ad usarla per descrivere tutte quelle norme sociali che considerano “fuori dalla norma” quelle relazioni e quelle pratiche che non rientrano nella “naturalità dell’eterosessualità”;
  • la minigonna non stupra! L’abbigliamento non deve mai essere l’ago della bilancia per decidere se una ragazza “se l’è cercata o meno” ma è solo ed esclusivamente un vestito e l’unica discussione che se ne può fare in merito è su quanto bene stesse con le scarpe;

Razzismo e violenza di genere: la violenza sulle donne viene usata come strumento per rinforzare il razzismo verso le persone migranti. Le donne straniere senza documenti che subiscono violenza vengono spesso imprigionate e deportate. Quando è un uomo straniero a fare violenza questo diventa l’espediente per reclamare espulsioni di massa. La violenza sulle donne e le violenze di genere non possono essere strumentalizzate in chiave razzista e securitaria. Più del 70% delle violenze si verificano dentro le mure di casa per mano di mariti, fidanzati, parenti, ex. “L’uomo nero” non esiste.

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