“Grandi insieme” serata sanità lombarda

“Grandi insieme” è il titolo scelto per la serata che darà voce ai protagonisti di questi dieci anni.

Un racconto di medici, infermieri ed operatori, ma anche di pazienti, con un unico denominatore: l’orgoglio di far parte della storia di questo grande ospedale di rilievo nazionale ed internazionale……. Questa la comunicazione dell’Asst-PG23 in cui il 25 ottobre il Papa Giovanni 23° festeggerà i 10 anni dal trasferimento dagli Ospedali Riuniti.

L’impegno del personale sanitario profuso nel preparare il trasferimento e partecipare attivamente allo stesso(preparazione degli scatoloni, organizzare e sistemare gli oggetti e la documentazione sanitaria ecc.) non fu mai remunerato abbastanza, ovvero alcuni a livello dirigenziale furono premiati, ma il restante personale fece solo manovalanza senza nessuna o pochissima indennità. 

Grandi insieme, ma non so se siamo stati sempre insieme, anzi in questi anni sono aumentati la disparità, l’individualismo, tra i lavoratori non c’è più unità come tanti anni fa, la nuova organizzazione del lavoro e i contratti rinnovati in questi anni non hanno fatto altro che dividere i lavoratori (le pagelline), aumentati i carichi di lavoro e contratti con salari sempre più insufficienti e dal punto di vista professionale sempre meno riconosciuti.

Quello che succede oggi al nostro ospedale non si discosta tanto da altri ospedali italiani, carenza di personale, carichi di lavoro enormemente aumentati e pronto soccorso al collasso. L’ospedale Papa Giovanni XXIII, con uno dei Pronto soccorso più importanti della Lombardia, e il cui nome ha fatto il giro del mondo come uno dei primi avamposti della lotta contro il Covid, con una determina ( numero 233 del 4 maggio 2022) dal titolo: «Affidamento del servizio di Guardia medica presso il Pronto soccorso della sede dell’Asst Papa Giovanni XXIII.

Durata 7 mesi dal 01.05.2022 al 30.11.2022. Spesa complessiva presunta euro 183.382,50 Iva 5% compresa». La necessità è di coprire 175 turni, durata 12 ore ciascuno, compenso 998 euro a turno.Quindi il criterio per risolvere il problema della carenza di medici e pagarli a gettoni servendosi di cooperative private, uno schiaffo al personale sanitario dipendente della nostra azienda. Continui ricorsi allo straordinario per sopperire alla carenza di personale senza nessuna indennità. Ospedale di alta specializzazione,di rilievo nazionale ed internazionale certo, ma fare oggi un piccolo intervento, una visita di controllo, un ecografia nel nostro ospedale ci vogliono mesi.

Nella regione della sanità di eccellenza si predilige come tutti ormai sanno il privato, nella riforma Maroni di qualche anno fa gli ospedali si dovevano occupare dei pazienti fragili, l’ospedale si apre al territorio con conseguente invasione di campo verso la medicina di base, ricordiamoci la frase del leghista Giorgetti contro i medici di base da cui secondo lui non ci va più nessuno…..Quella riforma è miseramente fallita e si é scontrata con l’arrivo della Pandemia di covid 19,che ha travolto gli ospedali italiani, privi di Dpi, respiratori artificiali, senza nessun piano pandemico aggiornato e sopratutto senza una medicina territoriale, lasciata alla deriva dalla politica del governo regionale destro-leghista.Gli “Eroi” della pandemia sono ormai ritornati nell’ombra, non retribuiti adeguatamente, sono stati premiati invece i soliti noti (dirigenze delle aziende sanitarie e regionali).

Festeggiamo pure questo traguardo, ma riflettiamo su quello che abbiamo fatto tutti e su quello che vogliamo fare per il futuro.


Giuseppe Saragnese

Infermiere ASST PG23 Bergamo

25/10/2022

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