• Archivio Lavoro & Salute
  • Medicina Democratica
Log in or Register
Close
Lost your password?
Lavoro & Salute – Blog
Visita Rifondazione.it
  • Home
  • Archivio
    • Cronache Politiche
    • Cronache Sociali
    • Comitati di Lotta
    • Cronache di Lavoro
    • Cronache Sindacali
    • Movimenti di Liberazione
    • Altra Informazione
  • Sito LeS Cartaceo
  • Editoriali
  • Annali
  • Altro Blog
SFOGLIA IL GIORNALE INTERATTIVO
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, scriva a info@lavoroesalute.org Distribuito gratuitamente da 38 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori. Tutti i numeri in pdf www.lavoroesalute.org

  •  Seguici su Facebook Lavoro E Salute
  •  Seguimi su FacebookFranco Cilenti
Visita Medicina Democratica

LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA


Rifondazione Due per mille

Rifondazione Due per mille

Su La Testa – Argomenti per la rifondazione comunista

Su La Testa - Argomenti per la rifondazione comunista

Su La Testa - Argomenti per la rifondazione comunista

Sinistra Europea

Visita Sinistra Europea
Free Palestine
  • Intifada
  • OLP
  • Free Palestine FB Page

Blog Lavoro e Salute – Categorie

  • Ambiente e salute (2.127)
  • Blog (11.332)
    • Altra Informazione (9.611)
    • Comitati di Lotta (8.877)
    • Cronache di Lavoro (8.371)
    • Cronache Politiche (9.714)
    • Cronache Sindacali (7.687)
    • Cronache Sinistra Europea (7.950)
    • Cronache Sociali (9.585)
    • Culture (6.825)
    • Editoria Libera (5.237)
    • Movimenti di Liberazione (815)
    • Politiche di Rifondazione (9.057)
    • Storia e Lotte (5.949)
  • cronache sindacali (50)
  • Internazionale (1.598)
  • lavoratrici (31)
  • OSS sanità (11)
  • sanità e salute (4.928)
  • servizio sanitario privato (55)
  • sicurezza lavoro (1.586)
  • Uncategorized (96)

Archivio Settimanale

  • Luglio 4, 2022–Luglio 10, 2022
  • Giugno 27, 2022–Luglio 3, 2022
  • Giugno 20, 2022–Giugno 26, 2022
  • Giugno 13, 2022–Giugno 19, 2022
  • Giugno 6, 2022–Giugno 12, 2022
  • Maggio 30, 2022–Giugno 5, 2022
  • Maggio 23, 2022–Maggio 29, 2022
  • Maggio 16, 2022–Maggio 22, 2022
  • Maggio 9, 2022–Maggio 15, 2022
  • Maggio 2, 2022–Maggio 8, 2022
  • Aprile 25, 2022–Maggio 1, 2022
  • Aprile 18, 2022–Aprile 24, 2022
  • Aprile 11, 2022–Aprile 17, 2022
  • Aprile 4, 2022–Aprile 10, 2022
  • Marzo 28, 2022–Aprile 3, 2022

Archivio Mensile

  • Luglio 2022 (37)
  • Giugno 2022 (152)
  • Maggio 2022 (156)
  • Aprile 2022 (148)
  • Marzo 2022 (204)
  • Febbraio 2022 (178)
  • Gennaio 2022 (202)
  • Dicembre 2021 (210)
  • Novembre 2021 (181)
  • Ottobre 2021 (152)
  • Settembre 2021 (144)
  • Agosto 2021 (68)
  • Luglio 2021 (180)
  • Giugno 2021 (167)
  • Maggio 2021 (192)
  • Aprile 2021 (219)
  • Marzo 2021 (200)
  • Febbraio 2021 (174)
  • Gennaio 2021 (203)
  • Dicembre 2020 (211)
  • Novembre 2020 (205)
  • Ottobre 2020 (192)
  • Settembre 2020 (149)
  • Agosto 2020 (124)
  • Luglio 2020 (184)
  • Giugno 2020 (123)
  • Maggio 2020 (135)
  • Aprile 2020 (166)
  • Marzo 2020 (221)
  • Febbraio 2020 (161)
  • Gennaio 2020 (148)
  • Dicembre 2019 (143)
  • Novembre 2019 (127)
  • Ottobre 2019 (113)
  • Settembre 2019 (114)
  • Agosto 2019 (83)
  • Luglio 2019 (116)
  • Giugno 2019 (103)
  • Maggio 2019 (120)
  • Aprile 2019 (107)
  • Marzo 2019 (114)
  • Febbraio 2019 (111)
  • Gennaio 2019 (106)
  • Dicembre 2018 (117)
  • Novembre 2018 (100)
  • Ottobre 2018 (112)
  • Settembre 2018 (99)
  • Agosto 2018 (91)
  • Luglio 2018 (104)
  • Giugno 2018 (102)
  • Maggio 2018 (103)
  • Aprile 2018 (96)
  • Marzo 2018 (108)
  • Febbraio 2018 (98)
  • Gennaio 2018 (86)
  • Dicembre 2017 (81)
  • Novembre 2017 (100)
  • Ottobre 2017 (98)
  • Settembre 2017 (73)
  • Agosto 2017 (50)
  • Luglio 2017 (115)
  • Giugno 2017 (100)
  • Maggio 2017 (94)
  • Aprile 2017 (108)
  • Marzo 2017 (112)
  • Febbraio 2017 (139)
  • Gennaio 2017 (126)
  • Dicembre 2016 (109)
  • Novembre 2016 (94)
  • Ottobre 2016 (97)
  • Settembre 2016 (66)
  • Agosto 2016 (37)
  • Luglio 2016 (82)
  • Giugno 2016 (76)
  • Maggio 2016 (65)
  • Aprile 2016 (78)
  • Marzo 2016 (67)
  • Febbraio 2016 (71)
  • Gennaio 2016 (71)
  • Dicembre 2015 (87)
  • Novembre 2015 (90)
  • Ottobre 2015 (91)
  • Settembre 2015 (64)
  • Agosto 2015 (28)
  • Luglio 2015 (71)
  • Giugno 2015 (69)
  • Maggio 2015 (77)
  • Aprile 2015 (87)
  • Marzo 2015 (96)
  • Febbraio 2015 (105)
  • Gennaio 2015 (107)
  • Dicembre 2014 (101)
  • Novembre 2014 (89)
  • Ottobre 2014 (120)
  • Settembre 2014 (34)
  • Agosto 2014 (18)
  • Luglio 2014 (33)
  • Giugno 2014 (33)
  • Maggio 2014 (29)
  • Aprile 2014 (27)
  • Marzo 2014 (65)
  • Febbraio 2014 (22)
  • Ottobre 2013 (11)

Commenti di Mauro Biani

    Visitatori Blog da Ottobre 2016

    • 22Questo articolo:
    • 2429978Totale letture:
    • 999473Totale visitatori:
    • 389Ieri:
    • 2580Visitatori per mese in corso:
    • 5Utenti attualmente in linea:
    Altra Informazione, Blog, Comitati di Lotta, Cronache Politiche, Cronache Sinistra Europea, Cronache Sociali, Culture, Editoria Libera, Internazionale, Politiche di Rifondazione, Storia e Lotte — Maggio 12, 2022 6:09 am

    Come hanno fatto un pugno di aziende a prendere il governo della biodiversità coltivata? Da questa domanda parte “Chi possiede i frutti della terra” il nuovo libro di Fabio Ciconte, direttore dell’associazione Terra!. Un viaggio che intreccia storia, leggende e inchiesta sul campo per raccontare l’incredibile processo di privatizzazione di sementi e piante, sottratte ai contadini e trasformate in volano di profitti miliardari

    I semi del profitto

    Pubblicato da franco.cilenti

    Per oltre diecimila anni i contadini hanno liberamente conservato, selezionato, scambiato o venduto le loro sementi, usandole e riutilizzandole per produrre cibo. Oggi queste pratiche sono state drammaticamente ridimensionate da un secolo di trasformazioni radicali dei sistemi alimentari. Ci troviamo al punto che delle seimila diverse specie vegetali utilizzate come cibo, appena nove coprono il 66% della produzione mondiale.

    Sono numeri allarmanti, che la FAO ha raccolto in un recente rapporto dedicato allo stato della biodiversità per il cibo e l’agricoltura, e che raccontano come in tutto il mondo le varietà locali coltivate dagli agricoltori stiano scomparendo a una velocità senza precedenti.

    Ne conseguono la standardizzazione e l’appiattimento delle nostre diete, fenomeni che gettano le loro radici in una progressiva spinta alla privatizzazione dei mezzi di sussistenza più basilari – i semi – cominciata tra fine Ottocento e inizio Novecento. Alla scoperta di questa storia, anzi di tante storie apparentemente parallele ma fra loro intimamente intrecciate, ci porta con il suo ultimo libro, uscito per Laterza. “Chi possiede i frutti della terra” è un testo a metà fra inchiesta giornalistica e ricostruzione storica, una collezione di aneddoti chiave ma allo stesso tempo un tuffo nelle profondità dell’economia agricola di oggi, nel tentativo ben riuscito di tenere insieme le cause e gli effetti.

    Così, nelle 224 pagine del libro il lettore passa dagli Stati Uniti del primo Novecento, quando un vivaista con l’occhio per gli affari decide di costruire una gabbia metallica intorno a un albero di mele particolarmente saporite, fino alle gabbie immateriali dell’oggi, costituite da brevetti e convenzioni sulla proprietà intellettuale delle risorse genetiche. “Chi possiede i frutti della terra” ci porta da un capo all’altro del mondo, seguendo la filiera di alcuni prodotti emblematici come la mela rosa, il kiwi giallo o l’uva senza semi, frutti che il mercato paga bene e che incontrano l’entusiasmo dei consumatori.

    Anche noi forse li abbiamo assaporati, senza sapere però che a coltivarli sono pochi “club” di imprese selezionate e gestite da un sistema quasi militare, il cui primo obiettivo è evitare che tutti quelli al di fuori del circolo non possano piantare quella varietà. A meno di non voler correre il rischio di finire sul lastrico.

    Questo dominio assoluto delle leggi del mercato ha soppiantato in gran parte dell’Occidente qualunque altra forma di gestione delle risorse genetiche, fosse essa in forma consuetudinaria o regolata dallo stato. In un processo sorprendentemente rapido, che ha visto nell’invenzione delle sementi ibride uno dei suoi passaggi più importanti, il diritto di riprodurre la vita vegetale è stato sottratto agli agricoltori e preso in mano dalle imprese.

    Il seme ha così perso la doppia natura (di seme appunto, ma anche di cibo) che lo rendeva inafferrabile dal settore privato. Tuttavia, con le nuove scoperte nella selezione genetica e poi l’avvento delle biotecnologie, quella che può essere considerata la base della vita è stata piegata alle dinamiche del profitto, al punto che oggi l’agricoltore è quasi sempre dipendente da semi fabbricati dalle imprese sementiere e deve riacquistarli ogni anno, perché progettati per rendere bene solto una volta.

    L’uniformità è condizione principale per la brevettazione di queste varietà, ed è diventata criterio universale che confligge con la prassi della natura (che non genera nulla di identico) e sta portando il sistema alimentare verso una perdita di biodiversità senza precedenti. La FAO stessa ammette che “c’è un considerevole consenso sul fatto che, in generale, il passaggio da sistemi di produzione tradizionali che utilizzano varietà locali a sistemi di produzione ‘moderni’ che dipendono da varietà ufficialmente rilasciate stia portando all’erosione genetica”.

    La fiducia in un cambio di rotta che potremmo riporre nelle istituzioni pubbliche vacilla quando Ciconte descrive le soluzioni adottate in questi decenni dai paesi e dalla comunità internazionale. Le cosiddette “banche dei semi”, nate per conservare in tutto il mondo decine di migliaia di varietà locali, antiche e meno antiche di proprietà degli stati, non godono di buona salute.

    A Bari resiste uno degli spazi di stoccaggio più importanti del pianeta, ma è una struttura sottofinanziata e in abbandono, triste reliquia che testimonia il disinteresse del pubblico per un comparto per il quale aveva tutt’altra sensibilità prima della “rivoluzione verde”.

    Nonostante lasci forse un po’ di amaro in bocca, “Chi possiede i frutti della terra” è ci offre una ricostruzione storica che inquadra cause ed effetti del disastro ecologico ed economico in cui versa oggi l’agricoltura.

    Un libro che ci invita anche alla mobilitazione, alla discussione e alla proposta di un’alternativa, per non subire inermi l’impatto devastante della crisi climatica sulle nostre agricolture e sui sistemi alimentari.

    Francesco Paniè

    9/5/2022 https://comune-info.net

    Foto tratte Rete Semi Rurali

    Tags: Agricoltura alimentazione alimentazione sana banche dei semi biotecnologie Fabio Ciconte Fao inquinamento profitti rifondazione comunista salute pubblica sementi semi
    • Condividi questo post:
    • Facebook
    • Twitter
    • Delicious
    • Digg
    Autore: franco.cilenti
    © Copyright 2022 — Lavoro & Salute – Blog. All Rights Reserved - Created by Pep Web - Privacy Policy
    blog-lavoroesalute.org è un blog collettivo di giornalisti e di autori e non una testata giornalistica. Il suo aggiornamento è infatti senza periodicità. blog-lavoroesalute.org non è quindi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. I contenuti e le opinioni di blog-lavoroesalute.org devono per questo motivo essere considerati espressione esclusiva di chi ne è autore e, in ogni senso, sotto la sua individuale e personale responsabilità. I contributi multimediali utilizzati da blog-lavoroesalute.org- testi, foto, video, audio e grafiche - se non di produzione o di proprietà dei giornalisti e degli autori o concessi esplicitamente da autori terzi o dalle persone ritratte, sono di pubblico dominio perché, ove possibile, offerti dalla rete e trattati, in relazione alle loro opzioni di riproduzione o elaborazione, come contenuti di blog-lavoroesalute.org, nel rispetto dei 6 livelli di tutela dell’autorialità previsti dalla versione inglese e dalle bozze italiane del CCPL 4.0 per la gestione della pubblicazione e della elaborazione di Creative Commons. Se gli autori o i soggetti ritratti o riprodotti fossero contrari, nella forma utilizzata o in assoluto, alla pubblicazione su blog-lavoroesalute.org di contenuti che li riguardano, hanno facoltà di inviare una segnalazione a blog-lavoroesalute.org per la loro correzione, in ogni modo indicato, o per la loro rimozione, con il diritto di stabilire la rilevanza della eventuale rettifica, compreso anche quanto pubblicato sui social-network. Ogni contribuzione volontaria o entrata pubblicitaria ricevuta da blog-lavoroesalute.org è esclusivamente funzionale al suo mantenimento.
    Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Cliccando sul tasto o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.
    Accetto
    Privacy & Cookies Policy

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
    Non-necessary
    Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
    ACCETTA E SALVA