Il 9 e 10 aprile parte la raccolta delle firme per i tre referendum contro la “deforma” costituzionale e l’Italicum

No al referendum, Sì a una nostra riforma

Il 9 e 10 aprile parte la raccolta delle firme per i tre referendum contro la “deforma” costituzionale e l’Italicum. Domenico Gallo e Alfiero Grandi dichiarano: «Il governo metterà in campo grandi risorse; noi possiamo farcela se avremo l’appoggio dei cittadini. Firmare e far firmare l’appello degli intellettuali (già 153mila le adesioni). Poi tutti ai banchetti»

«Il governo si muoverà a favore delle sue scelte mobilitando le grandi risorse che ha a sua disposizione, noi possiamo farcela solo se avremo l’appoggio dei cittadini che vanno coinvolti e mobilitati convintamente per evitare una deriva istituzionale che tende a sostituire il ruolo del parlamento con quello del governo e in particolare delinea una svolta preoccupante verso l’uomo solo al comando che la Costituzione nata dalla Resistenza ha esplicitamente escluso e che solo queste modifiche rendono possibile», sottolineano Domenico Gallo e Alfiero Grandi nella lettera/appello che lancia la campagna di raccolta firme per i tre referendum (uno sulle modifiche costituzionali e due sulla legge elettorale “Italicum”).

Ai Comitati promotori è richiesto un «impegno enorme»: quello di raccogliere le 500mila firme necessarie attraverso i banchetti a partire dal week end del 9-10 aprile. Un impegno che «per essere raggiunto richiede la simpatia e l’appoggio dei cittadini per colmare la sproporzione di forze in campo». A questo scopo l’appello delle personalità “di sana e robusta costituzione” (che ha già raccolto 153mila adesioni) è senz’altro uno strumento fondamentale, perché, sottolineano Domenico Gallo e Alfiero Grandi, «appoggia e incoraggia la raccolta delle firme» rendendo protagonisti i cittadini: «Siamo convinti che occorra mettere un ulteriore impegno nel fare conoscere questo appello e nell’invitare ancora alla sua sottoscrizione attraverso Il Fatto quotidiano on line oppure tramite il link: https://www.change.org/p/cittadini-perchè-votare-no-al-referendumcostituzionale-e-fermare-la-legge-elettorale».

Il testo della lettera-appello
Le persone che sottoscrivono l’appello degli intellettuali e delle personalità, definite scherzosamente di sana e robusta Costituzione, sono oltre 153.000.
Queste firme appoggiano la raccolta delle firme lanciata dai rispettivi Comitati per promuovere il referendum per dire No alle modifiche della Costituzione previste dalla legge Renzi-Boschi – che avrà tra poche settimane il passaggio finale alla Camera – e per abrogare le due norme più inaccettabili della legge elettorale (Italicum) che la fanno assomigliare fin troppo al porcellum.
Si tratta di 3 referendum, uno sulle modifiche della Costituzione e due sulla legge elettorale, che vedranno protagonisti i cittadini sia nel promuoverli che in seguito nel pronunciarsi con il voto nei referendum.
Siamo convinti che occorre mettere un ulteriore impegno nel fare conoscere questo appello e nell’invitare ancora alla sua sottoscrizione attraverso Il Fatto quotidiano on line oppure tramite il link: https://www.change.org/p/cittadini-perchè-votare-no-al-referendumcostituzionale-e-fermare-la-legge-elettorale
Infatti questo appello incoraggia tutta la campagna di raccolta delle firme per chiedere i referendum che inizierà il 9 aprile con i banchetti, nelle forme previste dalla legge, per realizzare l’obiettivo di almeno 500.000 firme valide per ciascuno dei referendum promossi.
Per i Comitati promotori dei tre referendum si tratta di un impegno enorme che per essere raggiunto richiede la simpatia e l’appoggio dei cittadini per colmare la sproporzione di forze in campo.
Il governo si muoverà a favore delle sue scelte mobilitando le grandi risorse che ha a sua disposizione, noi possiamo farcela solo se avremo l’appoggio dei cittadini che vanno coinvolti e mobilitati convintamente per evitare una deriva istituzionale che tende a sostituire il ruolo del parlamento con quello del governo e in particolare delinea una svolta preoccupante verso l’uomo solo al comando che la Costituzione nata dalla Resistenza ha esplicitamente escluso e che solo queste modifiche rendono possibile.
Per questo dobbiamo dare il massimo risalto e la massima pubblicità alla presenza dei banchetti per la raccolta delle firme per fare sapere che inizia la raccolta delle firme per arrivare ai referendum vi chiediamo pertanto di segnalare al più presto LUOGO/DATA/ORARIO dell’allestimento dei banchetti all’email banchetti.referendum@gmail.com o compilando il modulo sottostante così da avere il tempo di caricarli sulla mappa interattiva da condividere sui siti e sui social network.

30/3/2016 www.controlacrisi.org

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