Il fascista Trump sconfitto dalla nuova classe lavoratrice multirazziale

Salutiamo con grande gioia la sconfitta del fascista Trump.

È assai divertente che il presidente che aveva basato la sua campagna sull’appello al voto contro il comunismo e il socialismo venga dichiarato sconfitto il giorno dell’anniversario della rivoluzione d’Ottobre.

Il fascista e razzista Trump è stato sconfitto dalla classe lavoratrice multirazziale, dal voto in massa degli afroamericani, dei latinos, delle donne, dei giovani, di omosessuali e lesbiche. Il consenso che continua a ricevere tra i lavoratori maschi bianchi ha radici non solo nell’eredità della schiavitù e della segregazione ma anche nella crescita delle disuguaglianze e della povertà di cui portano la responsabilità tutte le amministrazioni degli ultimi decenni.

L’umanità intera deve ringraziare i movimenti Black Lives Matter, ambientalisti, femministi, lgbtqi, i sindacati combattivi, la nuova generazione di attiviste/i, tutte le persone che sono scese nelle strade per dire no a Trump.

Non ci incantò l’obamania e non ci facciamo nessuna illusione su Biden e Harris. Il sistema bipartitico e il presidenzialismo che trasformano ogni elezione in un momento storico straordinario sul piano mediatico hanno impedito per più di un secolo negli Usa lo sviluppo di un partito di massa di sinistra. Il risultato è che gli Stati Uniti sono il paese con più persone in galera del mondo e senza l’assistenza sanitaria per tutti, un modello negativo di ingiustizia sociale e disuguaglianza. Chi non voleva altri 4 anni di Trump non poteva che votare Biden.

Se c’è da gioire oggi è per il rifiuto popolare del neofascismo impersonato da Trump e dall’ultradestra USA. Ci congratuliamo con Bernie Sanders, le compagne socialiste elette al Congresso, i Democratic Socialist, il Partito Comunista Usa e a tutta la sinistra nordamericana che ora dovrà battersi perché la sconfitta di Trump non segni semplicemente il ritorno alla normalità di un neoliberismo guerrafondaio come quello delle precedenti amministrazioni democratiche.

Esce indebolita l’onda di ultradestra che ha appestato il pianeta negli ultimi anni e anche le Sturmtruppen di Salvini e Meloni perdono il principale sponsor internazionale.

Come ha scritto Bernie Sanders la lotta continua.

Maurizio Acerbo

Segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

7/11/2020 http://www.rifondazione.it

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *