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    Come dimostra proprio l’esperienza statunitense, infatti, non è un’alternativa innocua alle armi da fuoco, bensì un’alternativa potenzialmente letale ad altri strumenti di immobilizzazione e contenimento.

    Il taser della repressione

    Pubblicato da franco.cilenti

    Il 14 marzo di quest’anno in 18 città italiane le forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza) sono state dotate di 4.482 pistole a impulsi elettrici (taser), in aggiunta alle armi da fuoco già in dotazione. Progressivamente, stabilisce il Ministero dell’Interno, tali armi saranno fornite al restante personale delle forze dell’ordine.
    La decisione arriva dopo 4 anni di sperimentazione quantomeno controversa1 e nonostante le numerose critiche delle associazioni per i diritti umani (si vedano, per esempio, la posizione di Amnesty International Italia: “La conseguenza più grave che vediamo nel lungo termine è che le taser vengano usate come arma di routine per far rispettare la legge in assenza di una minaccia di lesioni gravi o morte, dunque in modo non conforme agli standard internazionali sui diritti umani”2 e quella dell’associazione Antigone: “Il taser è un’arma estremamente pericolosa, che nella pratica viene utilizzata al posto del manganello e non delle armi da fuoco”3 e in spregio della raccomandazione dell’ONU al Portogallo di non usare la pistola taser modello X264, a seguito del pronunciamento del Comitato contro la tortura che, nel 2007, ha dichiarato che “l’uso di queste armi causa dolore acuto, e costituisce una forma di tortura. In taluni casi, possono persino causare la morte, come è stato mostrato da studi affidabili e recenti eventi nella vita reale”5.

    Il cosiddetto decreto sicurezza6 prevede la possibilità di estendere l’uso dell’arma alla Polizia locale nelle città con oltre 100.000 abitanti7. È in base a questa previsione che il 24 marzo l’Assemblea capitolina ha deliberato di impegnare il Sindaco e la Giunta “a rivedere, sulla base delle normative vigenti in materia, i relativi regolamenti applicativi al fine di introdurre la taser tra gli strumenti di difesa personale e autotutela degli agenti di polizia locale di Roma Capitale”. Su questa decisione transform!Italia ha promosso un appello per chiedere il ritiro della deliberazione, che ha raccolto già numerose firme. Roma si è così allineata ad altre amministrazioni locali che hanno assunto la stessa deliberazione (prime Venezia e Udine)8. Del resto è da molti anni che le politiche securitarie riscuotono grande successo e che i sindaci ambiscono a ricoprire funzioni di ordine pubblico attraverso la Polizia locale (“sindaci-sceriffi” sono stati definiti per le ordinanze contro la prostituzione, i divieti di consumare alcolici in alcuni luoghi e/o di vendere certi prodotti alimentari, i divieti di accattonaggio, la rimozione delle panchine nelle piazze ecc., in parte annnullate dai tribunali amministrativi).

    Nonostante le affermazioni secondo le quali il taser sarebbe un’arma non letale e, addirittura, salverebbe delle vite (come sostiene l’azienda Axon)9, che comunque ammette un potenziale di letalità dello 0,25%, non sono solo le associazioni per la tutela dei diritti umani a sostenerne i rischi.

    L’Enciclopedia delle armi dedica al taser un’approfondita disamina, descrivendone le caratteristiche tecniche e la potenza di incapacitazione, suggerendo la distanza dalla quale far partire le scariche e le parti del corpo da colpire, senza omettere che, nonostante l’innocuità dell’arma asserita dai produttori, esistono studi che dimostrano che le electro-muscular disruption technologies possono provocare la morte10.

    Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti (dove il taser è in uso dagli anni ‘90), nel 2021 ha prodotto un interim report sulle morti verificatesi a seguito dell’uso del taser, nel quale si afferma, tra l’altro, che “un significativo numero11 di individui sono deceduti dopo l’esposizione a un dispositivo a energia condotta (CED). Alcuni erano adulti sani e normali; altri erano tossicodipendenti o erano affetti da malattie cardiache o mentali. […] Molti aspetti della sicurezza della tecnologia CED non sono ben noti, soprattutto per quanto riguarda i suoi effetti su popolazioni diverse dai normali adulti sani (cioè individui a rischio)”12. La relazione, che contiene anche dettagliate linee guida per accertare le cause delle morti a seguito dell’uso del taser, non spiega come si dovrebbe accertare se un individuo sia o no a rischio prima di utilizzare l’arma.

    Si pone poi il problema ulteriore delle condizioni di uso del taser. Secondo Reuters13, infatti, negli USA “molti agenti di polizia non sono adeguatamente formati sui rischi [del taser] e le armi sono spesso usate in modo improprio”. La normativa italiana prevede che gli operatori dell’ordine autorizzati a usare il taser siano opportunamente formati, ma non è chiaro in cosa debba consistere questa formazione, cioè se sia un mero addestramento all’uso dell’arma o comprenda un training sulle tecniche di de-escalation, né sono precisate le risorse economiche da destinare a questa formazione.

    L’elemento della capacità di usare tecniche di “raffreddamento” delle situazioni potenzialmente violente è tutt’altro che secondario, perché è dimostrato che la presenza di armi può avere, al contrario, un effetto detonante della violenza su tutti i soggetti coinvolti.
    Secondo uno studio dell’Università di Cambridge sulla città di Londra, l’aver fornito alle forze di polizia un’arma “propria” (come viene definito dalla nostra legislazione il taser)14 ha incrementato l’uso della forza da parte degli agenti e, contemporaneamente, ha aumentato il rischio per gli stessi di essere aggrediti: “La presenza del taser sembra provocare uno schema in cui i sospetti diventano più aggressivi nei confronti degli agenti, che a loro volta rispondono con più forza”. Si tratta del cosiddetto weapons effect, un fenomeno psicologico di reazione aggressiva alla vista di un’arma15, ampiamente studiato, che smentisce l’affermazione, molto diffusa da noi, secondo la quale la sola vista della pistola elettrica avrebbe un forte effetto deterrente. La soluzione suggerita dallo studio è quella di nascondere l’arma, mentre sarebbe molto più ragionevole non averla in dotazione16.

    Il caso della Gran Bretagna è particolarmente interessante, perché l’introduzione del taser nella dotazione delle forze dell’ordine (in via sperimentale nel 2014 e in via ordinaria nel 2017) ha rotto la tradizione di una polizia disarmata e lo studio dovrebbe suggerire che in tutte le circostanze in cui l’uso delle armi proprie non è ammesso tale divieto dovrebbe valere anche per l’arma a impulsi elettrici.

    È il caso della Polizia penitenziaria, per la quale la ministra Cartabia ha di recente “aperto” all’uso del taser.

    “Se è sbagliato e pericoloso dotare del taser i corpi di polizia che operano nella società libera è ancor più sbagliato dotarne il corpo di Polizia penitenziaria – ha affermato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone –. Il sistema penitenziario non si può governare con le armi. L’introduzione della pistola elettrica nelle carceri, in spregio al disposto dell’ultimo comma dell’art. 41 dell’ordinamento penitenziario, in base al quale gli agenti in servizio nell’interno degli istituti non possono portare armi se non nei casi eccezionali in cui ciò venga ordinato dal direttore, riporterebbe il carcere ad essere quel luogo violento, conflittuale e non conforme a Costituzione che il nostro Paese ha conosciuto fino a prima della riforma penitenziaria del 1975. Inoltre, se prendiamo a riferimento la ricerca dell’APM Reports17, possiamo immaginare cosa potrebbe accadere in un luogo dove oltre il 27% delle persone recluse ha una cura psichiatrica regolarmente prescritta”3.

    Secondo l’Independent Office for Police Conduct (IOPC), che ha condotto uno studio sull’uso dell’arma nel Regno Unito tra il 2015 e il 2020, le persone con patologie psichiatriche hanno maggiori probabilità di essere soggette a scariche multiple e prolungate rispetto al campione generale18. Le scariche multiple comportano, ovviamente, un rischio molto maggiore per la salute e l’incolumità.
    La stessa sorte tocca alle minoranze: i dati dello stesso studio mostrano che i neri, che costituiscono meno del 4% della popolazione del Regno Unito, sono i target di un prolungato uso del taser: il 60% dei neri soggetti a scariche le ha sopportate per più di cinque secondi, rispetto al 29% dei bianchi. Negli Stati Uniti accade lo stesso: tra gli oltre 1.000 casi di decessi correlati al taser esaminati da Reuters, almeno il 32% erano neri, a fronte di una popolazione afroamericana pari al 14% del totale19.

    Aver preso l’esempio americano per introdurre anche in Italia le pistole elettriche non è stata una buona idea: non serve un grande sforzo per immaginare che il taser verrà utilizzato per affrontare le situazioni meno pericolose. Come dimostra proprio l’esperienza statunitense, infatti, non è un’alternativa innocua alle armi da fuoco, bensì un’alternativa potenzialmente letale ad altri strumenti di immobilizzazione e contenimento.

    1. Nel luglio del 2020 il Ministero dell’Interno emanò una circolare per comunicare il ritiro delle armi e la “non aggiudicazione” per “prove balistiche non superate”, di fatto bloccando l’azienda Axon Public Safety, che però fece ricorso al Tar vincendo alla fine l’appalto senza gara nell’ottobre 2021.[]
    2. https://www.amnesty.it/taser-rischio-zero-non-esiste/.[]
    3. https://www.antigone.it/news/antigone-news/3308-taser-antigone-arma-pericolosa-e-inefficace-fa-male-il-governo-a-seguire-le-pulsioni-securitarie-leghiste.[][]
    4. Modello che in Italia è stato comunque sottoposto a sperimentazione insieme al modello X2, poi adottato.[]
    5. Si fa probabilmente riferimento alla morte di Robert Dziekański, avvenuta nell’ottobre del 2007 all’aeroporto di Vancouver, a seguito dell’uso ripetuto del taser da parte della polizia federale canadese. L’uomo, un immigrato polacco appena arrivato in Canada, non comprendeva l’inglese.[]
    6. Decreto-legge 4/10/2018, n. 113, convertito con modificazioni dalla legge 1/12/2018, n. 132, art. 19.[]
    7. Nel dettaglio, i Comuni possono dotare 2 poliziotti municipali di taser in via sperimentale per un periodo di sei mesi. A conclusione del periodo di prova, i Comuni potranno decidere di mettere a regime l’arma a impulsi elettrici nella dotazione della propria Polizia municipale.[]
    8. Si ricorda che la Polizia locale, nonostante la denominazione, non è una forza di polizia e che nel 2019 un ordine del giorno della Lega nello stesso senso era stato respinto dal Consiglio comunale di Roma.[]
    9. https://it.axon.com/caso-di-studio/approfondimenti/i-primi-comandi-di-polizia-locale-a-dotarsi-di-taser-in-italia/.[]
    10. Il taser è un’arma da difesa nata all’inizio degli anni 1970 dal miglioramento dei manganelli elettrici; l’idea nuova di un certo John Cover fu di consentire la scarica elettrica a distanza mediante due freccette collegate al generatore di scarica ciascuna da un sottile filo elettrico isolato e sparato fino ad una distanza di 5 o 6 metri […]. La scarica prodotta è, come avviene usualmente in questi apparecchi (tra cui anche la “frusta elettrica” per il bestiame) una scarica ad alto voltaggio (circa 50.000 volt) e a basso amperaggio (6 milliampère) […]. Un amperaggio così basso sarebbe però insufficiente a produrre gli effetti voluti e perciò la carica viene concentrata in un condensatore da cui viene rilasciata ad impulsi di 4-5 microsecondi (milionesimi di secondi), con picchi di 5-6 Amp. e con un ritmo di una quindicina di impulsi al secondo che si scaricano ogni volta che attraverso il corpo si chiude il circuito tra le due freccette. Non è necessario che le freccette tocchino la cute, ma è sufficiente che si piantino negli abiti in qualsiasi punto del corpo. Quindi la superficie vitale da colpire è molto ampia […]. Il sistema a pulsazioni agisce direttamente sui muscoli facendo cadere a terra la persona per le conseguenti contrazioni che lo riducono in posizione fetale (Electro-Muscular Disruption, EMD). […] Una scarica di questo tipo riesce ad inabilitare una persona nel giro di due secondi. […]. È considerata praticamente innocua dai 2 ai 70 anni di età. […] Le affermazioni sull’innocuità provengono però solo dal produttore. Nel novembre 2004 lo Air Force Research Laboratory (AFRL) ha pubblicato la notizia che i taser e apparecchi analoghi provocano acidosi del sangue che hanno come conseguenza pericolose alterazioni del ritmo cardiaco fino all’arresto cardiaco”: https://www.earmi.it/armi/taser.htm.[]
    11. Quale sia questo significativo numero non viene precisato, ma secondo Reuters (https://www.reuters.com/investigates/section/usa-taser) dal 2000 al 2018 si sono verificate negli Stati Uniti 1.081 morti connesse all’uso del taser.[]
    12. https://www.ojp.gov/pdffiles1/nij/222981.pdf.[]
    13. https://www.reuters.com/article/us-minneapolis-police-protests-tasers-in-idUSKBN23M16E.[]
    14. Un’arma propria è un oggetto la cui funzione primaria è l’offesa alla persona, come le armi da fuoco, a differenza delle armi improprie, destinate in origine ad altri scopi ma che possono provocare lesioni, come i coltelli.[]
    15. https://www.cam.ac.uk/research/news/carrying-tasers-increases-police-use-of-force-study-finds.[]
    16. Tra giugno 2016 e giugno 2017 i ricercatori hanno assegnato casualmente 400 turni in prima linea a un ufficiale dotato di taser e hanno confrontato i risultati con un numero uguale di turni con agenti disarmati nello stesso periodo. Durante lo studio si sono verificati 5.981 incidenti. L’uso della forza da parte dei poliziotti armati di taser è stato del 48% superiore a quello degli agenti armati. In quello che i ricercatori chiamano “effetto contagio”, anche gli ufficiali disarmati che accompagnavano quelli dotati di taser hanno usato la forza il 19% in più rispetto a quelli nei turni di “controllo” senza taser.[]
    17. Gonnella fa riferimento a dati che evidenziano l’inefficacia del taser nella de-escalation (in oltre 250 casi nel corso di 3 anni negli USA, dopo aver utilizzato inutilmente il taser, i poliziotti hanno fatto fuoco, uccidendo) e che documentano, al contrario, che il suo utilizzo ha determinato (in 106 casi) un aumento della reazione violenta della persona che si voleva ridurre all’impotenza, in particolare in presenza di problemi di salute mentale(https://www.apmreports.org/episode/2019/05/09/when-tasers-fail).[]
    18. https://www.theguardian.com/uk-news/2021/aug/25/black-people-more-likely-to-be-tasered-for-longer-police-watchdog-finds.[]
    19. https://www.reuters.com/investigates/section/usa-taser.[]

    Maria PiaCalemme

    30/3/2022 https://transform-italia.it

    Tags: Associazione Antigone Decreto Lamorgese decreto Minniti-Orlando Decreto sicurezza Independent Office for Police Conduct Ministra Lamorgese Pistola Taser repressione repressione dissenso repressione lotte Università di Cambridge
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    Autore: franco.cilenti
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