Inchiesta di Report su secessione dei ricchi. Finalmente la realtà comincia a venir fuori

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Non possiamo che ringraziare la redazione di Report e Manuele Bonaccorsi per aver raccontato nella puntata di lunedì 4 novembre quanto controcorrente cerchiamo di spiegare da lungo tempo. Possiamo rivendicare con orgoglio di essere stati gli unici a opporci contro la modifica del Titolo V della Costituzione voluta dal centrosinistra nel 2001 ma che assecondava proposte del centrodestra e della Lega. Quello stravolgimento della carta costituzionale è la porta attraverso la quale sono passati i referendum delle regioni Veneto e Lombardia con le proposte di autonomia differenziata che abbiamo definito secessione dei ricchi.

Finalmente qualcuno spiega in tv cosa è accaduto nel nostro paese negli ultimi venti anni aumentando gli squilibri e cosa si rischia se si continua sulla strada degli accordi che il governo Gentiloni ha preso con le regioni.

Facciamo notare che su questo tema si potrebbe mettere in crisi il consenso di Salvini e Meloni nell’Italia centromeridionale ma il PD non ne ha mai fatto oggetto di battaglia e polemica perchè d’accordo sull’idea di fondo. Non a caso nei referendum delle regioni del nord solo noi e pochi altri abbiamo fatto campagna contro mentre il PD si è espresso per il si accanto a Lega e destra. E la Regione ex-rossa Emilia Romagna con Bonaccini si è schierata per una versione attenuata ma non per questo positiva dell’autonomia differenziata.

Il servizio di Report mette in luce soprattutto i dati quantitativi in termini di risorse pubbliche ma segnaliamo che in ballo ci sono anche l’uguaglianza dei diritti di cittadine e cittadini su importantissime materie e finanche l’unità nazionale. (M.A.)

Sul sito di Report potete vedere il servizio, scaricare la trascrizione della puntata e il dossier “Il calcolo disuguale. La distribuzione delle risorse ai comuni per i servizi”: https://www.raiplay.it/iframe/video/2019/11/divorzio-allitaliana—04112019-3e9e51ad-822b-40c8-b0a9-89f833e68e6f.html

5/11/2019 www.rifondazione.it

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