La Cgil ha un nuovo organismo, formato dai lavoratori!

Il Direttivo nazionale della Cgil ha votato la bozza di disegno di legge della Carta dei diritti universali del Lavoro, ovvero il Nuovo Statuto di tutte le lavoratrici e lavoratori, che ricostruisce e riscrive il diritto del lavoro. Da gennaio il documento sarà sottoposto alla consultazione dei lavoratori e poi discusso con i giuristi e i politici per farlo diventare legge. Il filo conduttore è il riconoscimento di eguali diritti in quanto lavoratrici e lavoratori a prescindere dalla collocazione nel diversi settori produttivi e nelle singole aziende e a prescindere dalla condizione contrattuale transeunte. Il Direttivo ha votato anche la costituzione del nuovo organismo dell’Assemblea generale.

L’Assemblea generale della Cgil nazionale è costituita da 332 componenti, in maggioranza attivisti e attiviste dei luoghi di lavoro e delle Leghe Spi, eletti con i medesimi criteri di rappresentanza e pluralismo adottati per la costituzione del Comitato direttivo nazionale. L’Assemblea generale si riunirà di norma una volta l’anno per discutere e deliberare in ordine alle linee programmatiche e di indirizzo dell’attività. L’Assemblea, inoltre, elegge il segretario generale, la segreteria o uno o più componenti della stessa, e conseguentemente deliberare su eventuali mozioni di sfiducia.

La Cgil promuove il Nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori che ampliando, estendendo ed integrando la legge 300/70 si configura come una Carta dei diritti universali del lavoro e nello stesso tempo di riscrittura del Diritto del Lavoro. Per la Cgil occorre ricomporre il mondo del lavoro, rafforzare la contrattazione collettiva, costruire un nucleo di diritti universali estesi a tutte/i le lavoratrici e lavoratori. Diritti, Democrazia, Contrattazione sono principi di rango Costituzionale perché è nella Costituzione che c’è il fondamento democratico del lavoro e della libertà sindacale. A questi principi si ispira il testo di legge di iniziativa popolare che sarà sottoposto alla consultazione e condivisione degli iscritti Cgil.

Il contenuto del testo di legge è stato illustrato ieri al Direttivo della Cgil dalla segretaria confederale Serena Sorrentino. Sulla base della sua relazione si è poi sviluppato il dibattito che è stato chiuso dall’intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso che ha voluto precisare i punti ancora aperti della proposta del nuovo Statuto. In particolare il segretario generale è tornata a parlare del referendum, della natura della partecipazione dei lavoratori che la Cgil vorrebbe promuovere (differenze per esempio con l’impostazione della Cisl che punta sull’azionariato dei dipendenti). Sono comunque molto chiari gli obiettivi che ci si prefigge con la Carta.

I punti sono riassunti nel documento votato dal Direttivo: ricostruire il diritto ad avere diritti nel lavoro realmente universali ed estesi a tutti che pertanto si fondino su principi di rango costituzionale; disciplinare regole su Democrazia e Rappresentanza, estendendo a tutti gli accordi interconfederali sottoscritti in questi anni; attuare l’articolo 39 della Costituzione, dando alla Contrattazione collettiva regole che ne determino l’efficacia generale ripristinando il giusto rapporto tra legislazione e contrattazione; aumentare le forme di partecipazione, consultazione e voto certificato dei lavoratori al fine di garantire sempre di più che le tutele seguano i cambiamenti organizzativi delle imprese affidando alla contrattazione a tutti i livelli la funzione regolatrice tra diritti dei lavoratori ed esigenze tecnico organizzative delle imprese; riscrivere la disciplina delle tipologie contrattuali rimettendo al centro il contratto di lavoro a tempo indeterminato e stabile, superando la precarietà attraverso la ridefinizione dei diritti collegati a quelle tipologie di lavoro riconducendole alla loro funzione di rispondere ad esigenze meramente temporanee dell’impresa o di autonomia scelta del lavoratore.

I testi integrali dei documenti approvati ieri dal Direttivo si possono scaricare dal sito della Cgil nazionale: www.cgil.it

14/12/2015

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