La lotta (di classe) continua

L’altro giorno è stato pubblicato un interessante sondaggio dell’Istituto Odoxa sulla lotta tra classi, realizzato per Le Parisien e France Info. Alla domanda: “Lei ritiene che in Francia, allo stato attuale, la lotta di classe sia una realtà?” il 69% delle risposte è “sì” e il 30% è “no”, ossia il 5% in più rispetto alla precedente indagine Ifop/l’Humanité risalente al 2013. La lotta tra classi è pertanto una realtà per oltre i due terzi dei francesi. L’istituto osserva che nelle varie inchieste quest’opinione è condivisa da percentuali simili di intervistati, indipendentemente dalle loro opinioni politiche, e quasi sei francesi su dieci si ritengono toccati da questa lotta tra classi (13% molto toccati, 46% alquanto toccati). Relativamente a questa domanda, i simpatizzanti della sinistra (69%) e del Front National (68%) si dimostrano i più coinvolti con dei punteggi superiori alla media. Soltanto le persone che si professano di destra ma non del Front National ribaltano i risultati, dal momento che è una maggioranza del 58% a non sentirsi toccata dal conflitto di classe. Così, dopo oltre trent’anni di annientamento ideologico e di narrazione dominante politica, mediatica, culturale e universitaria sulla fine delle lotte, la fine delle classi e la fine del conflitto tra classi, questa idea torna a imporsi prepotentemente. Si ha quasi il desiderio di dire a tutti i pensatori e pennaioli in circolazione: ecco a voi il conto!

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Fonte: Communistes, Supplemento a l’Humanité del 25 maggio 2016 traduzione di Angelica Bufano per aderire alla “brigata traduttori” scrivere a traduttori@rifondazione.it

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Gérard Streiff

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