La pasionaria della corte

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La gente non sorride più Vediamo un mondo vecchio che ci sta crollando addosso ormai Ma che colpa abbiamo noi.

L’intramontabile canzone dei Rokes è sempre un canto di protesta contro l’arroganza e l’ignavia dei poteri costituiti e la dedichiamo alla sorridente Elly Schlein candidata alla guida del PD per rinnovarlo con temi abbandonati da oltre 40 anni dai gruppi lobbistici che hanno governato l’Italia dalla fine della Prima Repubblica, riducendola a magma letale per le classi povere. Intanto un’ecologista, quale lei si sente, dovrebbe sapere una cosa elementare che tutti i contadini sanno: un’albero che non dà frutti commestibili per chi ha fame, perchè non ha risorse da capitale, va abbattuto. Ma lei, proveniente da famiglia ricca questa cosa la ignora, come noi ignoriamo come possa una ospite della casa possa candidarsi a governarla…….misteri della fede nella politica spettacolo dove ogni miracolo è possibile.

Però per la Schlein queste considerazioni puzzano di ideologia comunista – che dice di non conoscere perchè giovane, ma verrebbe da chiederle se ha studiato come ogni laureato dovrebbe fare – e lei che è pragmaticamente senza steccati verso chicchessia, non se ne cura.
Allora vediamo quali sono questi steccati che lei salta con abilità degna di un’atleta di Decathlon. Intanto ci chiediamo come pensa di difendere quei diritti civili ed umani che legge nel suo manuale di candidata se le battaglie civili non si invvervano con le lotte contro diseguaglianze e povertà.

La domanda non è peregrina perchè lei ha vicegovernato fino ad oggi una Regione come l’Emilia e Romagna insieme a un campione del riformismo letale, per i suoi governati, come Stefano Bonaccini, anche lui candidato alla guida del panzer iperliberista.

Una Regione che si distinta, al pari della Lombardia e del Veneto – guarda caso le tre Regioni che pretendono la secessione del nord con l’Autonomia Differenziata – per il brutale aumento del lavoro povero, sfruttato, reclutato attraverso pratiche consociative di appalti a cooperative di affitto di manodopera, esautorando i minimi diritti contrattuali e instaurando il caporalato. Basta vedere i casi del comparto della lavorazione delle carni, della logistica, della raccolta nei campi (v. Sentenza, relativa a Castelfrigo, n. 467/2021).

Vogliamo parlare della sanità? Dove c’era un sistema sanitario tra i migliori del paese, si è andata affermando la sanità privata per chi può pagarsi premi assicurativi e polizze, attraverso banche, assicurazioni, o contratti aziendali.

I dati dicono che anche nell’Emilia e Romagna la sanità pubblica ha ceduto a quella privata oltre il 40% di servizi territoriali ed ospedalieri. Bonaccini ha destinato risorse alla sanità privata, anziché utilizzarle per finanziare un Piano Sociale e Sanitario che preveda un incremento degli investimenti per le dotazioni tecnologiche, per il personale e per l’edilizia socio- sanitaria. E’ stato rinnovato al 2023 l’accordo siglato con l’Associazione dell’ospedalità privata, per aumentare la sua quota di prestazioni specialistiche e di ricoveri a spese del servizio sanitario regionale, per una spesa pubblica di 8 milioni di euro a carico dello stato e di 7 milioni a carico della Regione.

A fronte di questo “coraggioso” ruolo istituzionale della Schlein è evidente che la candidatura alla guida del PD può essere letta o come bieco carrierismo oppure come ennesimo tentativo programmato dai vertici del PD per darsi una rinfrescata d’immagine mediatica atta a distogliere la memoria – di chi ha ancora valori progressiti e di sinistra moderata – sulle violenze sociali compiute contro milioni di poveri e sempre più spinti verso la povertà assoluta, contro il diritto alla lavoro e i diritti nel lavoro, contro la Costituzione.
E’ il facsimile del tentativo operato con l’estemporaneo movimento delle Sardine, riuscito alla grande in Emilia e Romagna ma fallito miseramente nel resto d’Italia.

Se la simpatica Elly non si riconosce in queste due ipotesi di lettura allora è un’ingenua e in questo mondo di ladri della politica mainstream l’ingenuità è inconsapevole complicità della corte degli incubi dove i Bonaccini e gli altri giocatori hanno classismo da vendere.

Redazione

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