La soia Ogm accumula formaldeide.

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Il nuovo studio “Do GMOs Accumulate Formaldehyde and Disrupt Molecular Systems Equilibria? Systems Biology May Provide Answers”, pubblicato su  Agricultural Sciences V. A. Shiva Ayyadurai, Prabhakar Deonikar, del Systems Biology Group dell’International Center for Integrative Systems Usa, parte dalla constatazione che «La valutazione della sicurezza degli organismi geneticamente modificati (OGM) è un argomento controverso. I fautori degli OGM affermano che gli OGM sono sicuri in quanto la politica di equivalenza sostanziale della FDA considera gli OGM “equivalenti” ai loro simili  non-OGM, e sostengono che la modificazione genetica (OGM) è semplicemente un’estensione di un processo “naturale” della riproduzione vegetale, un forma di “modificazione genetica”, anche se fatto su scale temporali più lunghe. Gli attivisti anti-OGM ribattono che gli OGM non sono sicuri in quanto l’equivalenza sostanziale non è scientifica ed è  superata dal momento che ha avuto origine negli  anni ‘70 per valutare la sicurezza dei dispositivi medici, che non sono paragonabili alla complessità dei sistemi biologici».

Secondo i ricercatori «Al centro e del dibattito sembra esserci la metodologia utilizzata per determinare i criteri per la substantial equivalence. La biologia dei sistemi, che mira a comprendere la complessità di tutto l’organismo come un sistema, piuttosto che a studiare le sue parti in modo riduttivo, può fornire un quadro di riferimento per stabilire criteri adeguati, in quanto riconosce che una GM, piccola o grande, può influire sulle proprietà emergenti di tutto il sistema».

I ricercatori hanno analizzato 6.497 esperimenti realizzati da 184 istituzioni scientifiche di 23 Paesi riguardanti la soia OGM ed hanno scoperto che «I risultati prevedono un significativo accumulo di formaldeide e il concomitante esaurimento di glutatione nell’OGM, suggerendo come un “piccolo” e singolo GM crea “grandi” e sistemiche perturbazioni agli equilibri dei  sistemi molecolari equilibri». Il glutatione  è un antiossidante necessario per la disintossicazione cellulare.

Questi risultati potrebbero cambiare  profondamente la percezione degli OGM e mettere in discussione la substantial equivalence della Food and Drug Administration (FDA) Usa, che ignora i meccanismi chimici che agiscono in profondità nelle piante geneticamente modificate.

La Shiva Ayyadurai ha sottolineato: «E’ incredibile che tuttavia non esistano norme (FDA) per i test. La sicurezza della somministrazione di alimenti richiede che la scienza sviluppi degli standard scientifici moderni per l’approvazione degli OGM».

Ray Seidler, dell’Environmental protection agency (EPA), è preoccupato: «La formaldeide è conosciuta come cancerogeno di classe 1. La sua elevata presenza nella soia causata nell’ingegneria genetica comune è allarmante e merita attenzione immediata e l’azione della FDA e dell’Amministrazione Obama. La soia si coltiva e si consuma ampiamente negli Usa, compreso negli alimenti per l’infanzia.  Un 94% della soia coltivata qui è geneticamente modificata».

21/7/2105 www.greenreport.it

 

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