La Spezia. Dopo il danno dell’errore medico, la beffa del licenziamento. Il caso di Giovanna e della fondazione Don Gnocchi

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“Stamani, 11 luglio 2016, Giovanna ha dovuto presentarsi davanti alla sede di La Spezia della Fondazione “Don Gnocchi”, dove lavora come OSS da 14 anni con un contratto a tempo indeterminato dopo 4 da precaria, perchè vuole tornare a lavorare.
Alcuni mesi fa, a seguito di un errore medico, Giovanna ha subito l’amputazione di 4 dita e parte del piede destro ma ora, quando finalmente iniziava a potersi muovere di nuovo, la beffa: non è idonea al lavoro e quindi la proposta dell’azienda è il licenziamento con soli 12 mesi di contributi o la minaccia di ricollocamento fuori regione.
Sembra un paradosso che proprio un’azienda che si occupa principalmente di riabilitazioni non sia in grado di trovare un posto su nuova mansione per lei in nessuna delle tre strutture della zona, ma purtroppo non è il primo caso e molti sono i dipendenti che per paura del licenziamento o ritorsioni rinunciano ai loro diritti, non certificano problemi medici e non richiedono le agevolazioni a cui avrebbero diritto, nonostante le difficoltà di un lavoro pesante e delicato come quello dell’assistenza.
Giovanna chiede solo di continuare a lavorare con mansioni adeguate per i prossimi 4 anni in modo da raggiungere l’età pensionabile ma il suo esempio è importante anche per tutti i suoi colleghi che come lei potrebbero essere “buttati via” da un giorno all’altro.
A sostenerla stamani erano presenti i delegati USB e la Casa Rossa Occupata, grazie al presidio si è ottenuto di parlare con un rappresentante dell’azienda e, anche se non è stato risolutivo, almeno il licenziamento è sospeso fino a venerdì prossimo, quando ci sarà un incontro con la dirigenza per una nuova proposta.
Se toccano una, toccano tutte!
Al fianco di Giovanna al fianco di chi lotta!”

13/7/2016 http://clashcityworkers.org

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