Marcinelle, ricordare la più grande strage operaia del ventesimo secolo

Marcinelle 8 agosto 2022 : nessuna amnesia per la strage operaia del 1956

Che la giornata diventi “la giornata internazionale del lavoratore immigrato”

Non è possibile dimenticare la strage operaia del 1956 e non solo per un dovere storico ed etico ma anche per la attualità dei giorni nostri; nonostante “impegni” politici, promesse elettorali e lacrime di circostanza ai funerali delle vittime, la strage di lavoratori continua anche se in maniera strisciante e non con le dimensioni (in un solo giorno) di quella di Marcinelle; i decisori politici fanno finta di non capire che la soluzione non va cercata nella robotica, nella sensoristica, nella intelligenza artificiale ;il problema è superare tutte le forme di lavoro schiavistico che negli ultimi decenni si sono estese a macchia d’olio (dalla agricoltura, alla edilizia, alla logistica, ai trasporti , ai servizi, ecc.); occorre risalire la china del dislivello di potere che si è instaurato tra capitale e lavoro impedendo ai lavoratori di monitorare i rischi senza delegare ai tecnici del padrone ed esponendoli in maniera drammatica a pericoli di infortunio e di morte col fine della massimizzazione del profitto;

ma la vicenda tragica della miniera di carbone di Marcinelle evidenzia ulteriori contraddizioni con i suoi 262 morti in un solo giorno; una contraddizione riguarda il nesso tra carbone (le fonti fossili in generale) e la urgenza assoluta della carbonizzazione a cui molti si dichiarano favorevoli salvo poi remare contro; l’altra riguarda il tentativo di inquinare il ricordo inventando, per l’8 agosto, la “giornata del lavoratore italiano all’estero”; la realtà è che la strage non riguarda solo i lavoratori italiani ma riguarda i quanto tale la divisione capitalistica del lavoro e la condizione di più frequente e maggiore vulnerabilità non del’italiano all’estero a del lavoratore immigrato all’estero in generale; non è un caso che questa “impostazione” del ricordo sia stata sollecitata e imposta da un settore della destra italiana e in particolare ha avuto come portabandiera un ministro ex-repubbichino;

L’8 AGOSTO è PER NOI LA GIORNATA MONDIALE DEL LAVORATORE IMMIGRATO CHE IN TUTTO IL MONDO SI CERCA DI SCHIAVIZZARE E CRIMINALIZZARE E CHE PER LA SUA LIBERAZIONE PUO’ CONTARE SOLO SU SE STESSO E SUGLI ALTRI LAVORATORI (AUTOCTONI) COME SI STA VERIFICANDO IN ITALIA MA SOLO GRAZIE AI SINDACATI DI BASE.

Stiamo lavorando ad una proposta concreta di coordinamento delle comunità locali che hanno visto e subìto nella storia stragi di lavoratori ; l’elenco è estremamente lungo (Ravenna, Bologna, Modugno, Caltanissetta, Ribolla, Torino…) e i primi contatti sono stati avviati da tempo; non proponiamo un nuovo “ente” né una nuova realtà organizzativa, si tratta , per ora, di lavorare per consolidare il ricordo, per tenerlo vivo alla attenzione delle nuove generazioni e per proiettarne la forza nel futuro;

a Marcinelle per l’anniversario della strage saremo presenti con il nostro referente in Lussemburgo (che ringraziamo), ing. Francesco Mazzone, che ha già partecipato in anni precedenti alle manifestazioni e che depositerà omaggio floreale per la “RETE NAZIONALE ITALIANA LAVORO SICURO” , nella prospettiva di ulteriori contatti con altri soggetti che saranno presenti e che hanno manifestato o manifesteranno contro la rimozione del ricordo della strage.

IL LAVORO E’ PER VIVERE CON DIGNITA’ ; UGUALE SPERANZA DI VITA E DI SALUTE PER TUTTI IN TUTTO IL PIANETA!

VitoTotire, medico del lavoro, portavoce pro tempore della “RETE NAZIONALE LAVORO SICURO”

Bologna-Lussemburgo, 7.8.2022

RICORDIAMO A TUTTI L’APPUNTAMENTO A FIRENZE IL 22 SETTEMBRE 2022 : RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

Vito Totire

Medico del lavoro, coordinatore pro-tempore delle RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

8/8/2022

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