MORTI SUL LAVORO PRIMO BIMESTRE 2019.

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Il primo mese del 2019 sembrava far emergere un miglioramento dato che le vittime sul lavoro complessive erano in diminuzione del 34% rispetto al 2018. Ma ora, già nel primo bimestre, i segnali appaiono più che mai sconfortanti: il decremento della mortalità rispetto al 2018 si è ridotto al 3,2%, mentre è dell’1,2% quello relativo alle sole morti in occasione di lavoro. Così si ripiomba nuovamente nell’emergenza”.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, inizia così l’esplorazione dell’ultima elaborazione degli esperti del suo team sulla base degli ultimi dati Inail.

Una classifica che non crea sorprese per la maglia nera indossata dalla Lombardia in cui sui contano 21 vittime – delle quali 15 in occasione di lavoro e 6 in itinere. Sorprende invece il secondo posto della Sicilia che ha più che raddoppiato le sue vittime rispetto al 2018 con 13 morti bianche (9 sul lavoro e 4 in itinere). Lo scorso anno infatti in Sicilia si contavano 5 infortuni mortali. Ancora sul podio, invece, il Veneto con 12 morti (2 dei quali registrati in itinere).

Seguono: Lazio con 11 decessi (4 in itinere); Piemonte 11 (6 dei quali avvenuti in itinere); Toscana 7 (1 in itinere); Campania 7 (1 in itinere); Emilia Romagna 7 (4 in itinere); Puglia 6 (1 in itinere); Abruzzo 5 (2 in itinere); Umbria 4 (1 in itinere); Calabria 4 (3 in itinere); Marche 4 (3 in itinere); Trentino Alto Adige 3 (1 in itinere); Basilicata 3; Liguria 1; Molise 1 e Sardegna 1. Nessuna vittima in Friuli Venezia Giulia, né in Valle D’Aosta.

Ad indossare, poi, la maglia nera nella classifica provinciale per numero di morti in itinere e in occasione di lavoro nel primo bimestre 2019 sono Roma e Palermo con 6 decessi, seguite da: Milano, Torino e Vicenza (5), e Mantova (4).

Un po’ diversa la graduatoria considerando esclusivamente le morti avvenute in occasione di lavoro. Roma infatti rimane al primo posto ma è seguita da Milano e Vicenza (5), e da Palermo e Torino con 4 decessi.

Oltre la metà delle vittime aveva un’età compresa tra i 45 e i 59 anni. Le donne che hanno perso la vita nel primo bimestre del 2019 sono 8.

Ultimo dato, ma non meno importante nell’analisi dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, è quello relativo alla percentuale delle vittime straniere. Ebbene, come nel mese di gennaio, anche nei primi due mesi il risultato appare piuttosto drammatico. Sono infatti 29 gli stranieri che hanno perso la vita nel nostro Paese, pari al 24% del totale (29 su 121), di cui al 19,5% degli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro (16 su 82).

Il giorno in cui si verifica il maggior numero di incidenti mortali è il martedì.

Intanto, ad aumentare nel nostro Paese sono anche gli infortuni non mortali: dal primo bimestre 2018 al 2019 sono passati da 96.121 a 100.290. A Nordest il dato peggiore con 31.404 infortuni, seguito dal Nord Ovest (30.398).

Prima per numero di infortuni la Lombardia (19.011), seguita da Emilia Romagna (13.029) e Veneto (11.935)

Al fine di promuovere e diffondere la Cultura della Sicurezza sul Lavoro, ci auguriamo che il comunicato non solo sia un utile strumento di lavoro per Voi ma anche una fonte di riflessione e di analisi di fronte alla grave situazione che colpisce la nostra Penisola.

Ufficio Stampa – Dott.ssa Annamaria Bacchin
Web site: www.vegaengineering.com

4/4/2019

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