Nasce il blog delle sentinelle della ricerca pubblica

(Foto di Pixabay)

Siamo un gruppo di persone con esperienza di ricerca che condividono una crescente preoccupazione per la marginalizzazione della ricerca pubblica osservata negli ultimi decenni.

I dati mostrano che per l’Europa dei 27 la percentuale della ricerca e sviluppo finanziata pubblicamente continua a diminuire, e in Italia la riduzione è ancora più accentuata: dal 50% del 2005 al 32% del 2019. Negli Stati Uniti la percentuale è addirittura diminuita dal 65% al 20% nel periodo 1960-2019.

L’emergenza pandemica e quella climatica indicano come le risposte (o non-risposte) a grandi sfide richiedano che l’intervento pubblico assuma un ruolo centrale. Ad esempio, nel caso dei vaccini per il COVID-19 il governo statunitense ha finanziato direttamente anche fasi successive alla ricerca di base, ossia sviluppo e di produzione, cambiando così in modo radicale campo e modalità di azione in una direzione di maggior interventismo e partecipazione.

Pur rendendoci conto dell’estrema eccezionalità dell’emergenza pandemica, l’efficacia della risposta determinata da questa nuova configurazione pone interessanti interrogativi su quale sia il ruolo e quali siano gli interventi del pubblico in settori fondamentali per la vita dell’essere umano.

Per analizzare questo complesso settore abbiamo creato un gruppo di lavoro dal nome “Research groundhogs[1] – le sentinelle della ricerca” perché, contrariamente all’immaginario comune che le vede sempre in letargo, le marmotte hanno un sistema di comunicazione dei pericoli molto efficace, dove chi fa da “sentinella” emette un fischio, che può essere sentito a centinaia di metri di distanza. Il suo fischio è sfruttato anche da animali di altre specie come un segnale di pericolo: per questo è chiamata “sentinella delle Alpi”.

I “Research groundhogs” sono quindi un gruppo di economisti ed esperti di brevetti, innovazione e industria, con esperienza di lavoro in Italia e all’estero che cercano di esplicitare questi interrogativi:

  • Funziona ancora la “divisione dei ruoli” tra pubblico e privato in tema di ricerca e innovazione?
  • Quando parliamo di ricerca pubblica, scelte e risultati vanno davvero a vantaggio dell’intera popolazione mondiale?

Il nostro obiettivo è contribuire al dibattito pubblico fornendo dati, analisi e approfondimenti sul ruolo che la ricerca pubblica ha, o dovrebbe avere, nelle società contemporanee, per stimolare la ricerca accademica e la riflessione politica su questo tema. Inoltre, riteniamo fondamentale promuovere una discussione più informata fornendo “debunking”[2] di notizie riportate dai mass-media su temi quali ricerca pubblica e brevetti, divulgazione di articoli scientifici rilevanti e ospitando interventi di esterni.

Con cadenza settimanale, stiamo pubblicando sul sito un approfondimento, un commento a una notizia di cronaca, oppure una presentazione di un articolo scientifico. Per il momento abbiamo parlato di sovranismo tecnologico, di guerra e conseguenze per ricerca scientifica e brevettuale, di formazione dottorale e sistema di ricerca pubblico italiano, di inventori e genere, di licenza obbligatoria ed infine di vaccini e proprietà intellettuale.

Il materiale pubblicato è a disposizione di chiunque lo voglia ripubblicare o rielaborare (citando la fonte) e invitiamo tutti coloro che hanno interesse per questi temi a collaborare con noi in maniera organica o inviandoci articoli o proposte.

Cominciamo quindi a scavare insieme!

Sito web: www.blog-rgh.org

Email per contatti: info@researchgroundhogs.org

[1] Groundhog in inglese significa Marmotta

[2] Opera di demistificazione e confutazione di notizie o affermazioni false o antiscientifiche, spesso frutto di credenze, ipotesi, convinzioni, teorie ricevute e trasmesse in modo acritico

18/2/2023 https://www.pressenza.com/

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