One man show e la Buona Scuola

22 Febbraio 2014 Palazzo dei Congressi di Via Palermo Roma il telegenico Renzi nell’ abbraccio affettuoso Berlinguer-Renzi per il passaggio di consegne. Si proprio lui, il Ministro Berlinguer, quando vent’ anni fa ebbe la folgorante idea dell’ autonomia scolastica “aprendo la strada” a chi dopo di lui… Ora le conclusioni di un  Renzi, comiziante, pericoloso che ha intrattenuto la platea divulgando il  suo modello di “Pedagogia Liberista” allineandosi ad Arne Duncan – Partito democratico di B. Obama ed imitando le famose charter school finan­ziate dallo Stato ma dirette dai grandi imprenditori come Reed Hastings (fon­da­tore della azienda di video giochi e strea­ming Net­flix ) e da Bill Gates. Sul palco il pennivendolo con una concezione fortemente aziendalistica della scuola in doppia veste recitando due ruoli: Il Renzi Presidente e Premier che ha parlato di scuola al Renzi Segretario Pd che si è trovato pienamente d’accordo col Premier!

Altri dei presenti avevano doppia casacca: sia del Miur (Ministero Istruzione Università e Ricerca,la parola Pubblica è stata eliminata…), sia quella del Pd! Ferreo il servizio d’ordine non per bloccare nordici hooligan o altri potenziali e violenti aggressori, ma solo pacifici contestatori verbali che non condividono la riforma della Buona Scuola. Mentre si svolgeva la presentazione della Buona Scuola, un gruppo di studenti e dell’USB hanno urlato slogan, subito portati in Questura. Ai docenti che hanno interrotto più volte l’intervento del Premier che reclamavano spazio, Renzi ha ribattuto: “le contestazioni sono un’altra cosa, mandateci una e-mail e vi risponderemo sul merito”…

La sala del meeting, location unica nel cuore del tessuto secolare e stratificato di Roma, era piccolina, non aveva la capacità della Stazione Leopolda, poteva contenere solo 400 persone.  Il palco della scuola dell’autonomia e del libero mercato si è esibita! Gli insegnanti da anni veri e propri “commessi”, che debbono eseguire gli ordini del “committente” che è il Dirigente Scolastico, dovranno “piacere” a Confindustria e alla BCE.  La Buona Scuola propagandata è una scuola dove i prof resteranno sempre di più in cattività, con maggiori carichi di lavoro, sempre più sottoposti al Dirigente Scolastico e sempre peggio retribuiti. Gli insegnanti si sono venduti l’abbecedario come Pinocchio! Beata ignoranza!

Anni fa, con umiltà, per crescere e continuare a studiare seriamente per tutta la vita, anche svolgendo i mestieri più pratici e meno intellettuali, si ammetteva di non sapere: “nescio nescire” dicevano i latini. Oggi NO, devi piacere al Dirigente Scolastico, non ammalarti mai, essere servizievole. Devi sapere che ti sarà negata la libertà di insegnamento, perchè stretto tra le pretese indolenti, dei genitori e l’autoritarismo del Dirigente Scolastico non hai “scampo” .

Riscattiamo l’abbecedario dalle lusinghe di Lucignolo e dalla furbesca perfidia del Gatto e della Volpe!

Marilena Pallareti

Insegnante Forlì

23/2/2015

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