Pensioni: il governo la smetta di tartassare sempre lavoratori e pensionati

Il governo prenda le risorse da chi ce l’ha! Taglio del deficit non si scarichi su pensioni e reddito, nè sia coperto da altre privatizzazioni!

Conte ha annunciato che il deficit scende dal 2,4 al 2,04%. Fanno circa 6,4 miliardi in meno.

Ha anche dichiarato che “Quota 100″ e il reddito restano come previsto e che le risorse saranno recuperate da nuove dismissioni cioè da altre privatizzazioni. Non è accettabile.

Per quel che ci riguarda abbiamo criticato tanto la riaffermazione delle politiche di austerità da parte della Commissione UE, quanto il modo con cui si è mosso il governo, senza costruire la benché minima alleanza in Europa e teatralizzando lo scontro con la UE, salvo apprestare poi la ritirata.

Ora questa decisione non può davvero scaricarsi sulle lavoratrici e i lavoratori che si aspettano provvedimenti di un qualche – insufficiente – miglioramento sulle pensioni, né sulla quantità di risorse messe a disposizione per il contrasto alla povertà, che abbiamo criticato per il concreto meccanismo prefigurato, ma che sarebbe inaccettabile fossero diminuite nelle quantità.

Ma non può certo portare a nuove privatizzazioni, che soprattutto se toccassero le residue aziende, sono il contrario di quello che andrebbe fatto: politiche pubbliche di riqualificazione dell’apparato produttivo con un piano per l’occupazione.

Aspettiamo di conoscere il merito in dettaglio, ma ci auguriamo che nel caso, purtroppo probabile, di un peggioramento del quadro ci sia un’adeguata risposta da parte delle organizzazioni sindacali.

Come abbiamo detto fin dall’inizio, il governo prenda i soldi da chi ce l’ha: faccia una patrimoniale, tagli le spese militari e quelle per le grandi opere inutili e dannose!

Lega e M5S hanno preso milioni di voti promettendo di abolire la Legge Fornero: un obiettivo giusto che sosteniamo da prima della Lega, avendo promosso un referendum nel 2012.

Poi hanno annunciato quota 100 (62+38)  che è migliore della situazione attuale ma che non abroga la Fornero e non risolve nessun problema né alle donne, che non ce la fanno a raggiungere i 38 anni per il lavoro di cura che si scarica su di loro, né ai giovani con lavori precari.

Ora circolano le ipotesi più disparate e inaccettabili: inaccettabile se la misura durasse solo 3 anni, se si ricalcolassero le pensioni con il contributivo, se si mettesse un tetto ai contributi figurativi penalizzando 2 volte le lavoratrici e i lavoratori che hanno dovuto ricorrere alla casa integrazione!

Il governo la smetta di nascondere cosa vuole fare e la smetta anche di nascondersi dietro l’Europa! Noi siamo contrari da sempre alle politiche di austerità della UE, perché vogliamo fare un’altra Europa tutta diversa: dei diritti del lavoro e della giustizia sociale.

Ma il governo non solo ha sbagliato a non costruire nessuna alleanza con altri paesi Europei, a mettere in scena il teatro dello scontro, salvo poi prepararsi ad una ritirata che rischia di scaricarsi sui lavoratori,

IL GOVERNO SBAGLIA PERCHÉ NON PRENDE I SOLDI A CHI LI HA!

Si persegua l’evasione in un paese con 110 miliardi di imposte evase l’anno, invece di fare il condono!

Si faccia una patrimoniale per chi ha più di 1 milione di euro, che colpisca quel 5% di ricchissimi che da soli hanno il 40% della ricchezza del paese, invece di fare la Flat-Tax!

Si taglino davvero le spese militari e per le grandi opere inutili come la TAV, come invece non si fa!

Ci sono abbastanza risorse per le pensioni, un reddito dignitoso, politiche industriali e la creazioni di nuovi posti di lavoro!

Noi ci battiamo perché non solo quota 100 non sia peggiorata, ma si introducano flessibilità e riduzione dei requisiti per le donne (fino a che non ci sarà una reale uguaglianza nel lavoro produttivo e di cura) e si istituisca una pensione di garanzia, che rimetta in discussione i meccanismi del contributivo, per i lavoratori precari.

Roberta Fantozzi

Responsabile Politiche economiche e del lavoro/programma, Rifondazione Comunista

12/12/2018 www.rifondazione.it

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