Piemonte: inaccettabile quel ricorso della Giunta Regionale.

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Come ci viene segnalato dalla CPD di Torino (Consulta per le Persone in Difficoltà), un presidio davanti al Consiglio Regionale del Piemonte, con la distribuzione – presso lo stesso e anche di fronte alla sede della Giunta Regionale – di una lettera aperta/volantino, è stato promosso dalla Fondazione Promozione Sociale e sottoscritta da numerose organizzazioni – tra cui la stessa CPD – per protestare contro la presentazione, da parte della Giunta Regionale Piemonte, di un ricorso contro la Sentenza 156/15, depositata il 29 gennaio scorso dalla Seconda Sezione del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Piemonte.
Di tale provvedimento ci eravamo ampiamente occupati qualche mese fa, segnalando come esso avesse accolto il ricorso di varie organizzazioni del territorio e annullato alcune Delibere della Giunta Regionale, riaffermando in sostanza la qualità di LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) al diritto alle prestazioni domiciliari – un diritto, quindi, che non può essere negato, nemmeno con la motivazione delle ristrettezze di bilancio o delle esigenze di risanamento finanziario – e ripristinando la quota sanitaria a carico dell’ASL per il 50% del costo delle prestazioni, compreso l’onere sostenuto per l’assistenza tutelare alla persona svolta dai congiunti o da assistenti familiari privati (“badanti”). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uffstampa@cpdconsulta.it

28/4/2015  www.superando.it

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vergognoso risparmiare sulla pelle dei malati non autosufficienti. Chiamparino uguale a Cota

Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Chiamparino come Cota, questo è il succo delle politiche socio-sanitarie (e non solo) portate avanti a livello regionale. Il ricorso della Regione Piemonte contro la sentenza del Tar Piemonte in materia di cure socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti è una iniziativa semplicemente vergognosa.

La sentenza del Tar, impugnata dalla Regione, afferma il diritto alle cure domiciliari delle persone non autosufficienti, con disabilità gravi o autismo, malati di Alzhaimer o colpiti da demenza senile. Nelle prestazioni domiciliari sono compresi interventi di “aiuto infermieristico e assistenza tutelare alle persone”. Una sentenza in linea con le tutele prescritte dalla nostra Costituzione e dalle leggi in materia di cura e assistenza delle persone malate più deboli. Il fatto che Chiamparino e la sua Giunta abbiano scelto di osteggiare quanto dovuto a queste persone non autosufficienti e ai loro famigliari ha giustamente sollevato la protesta di moltissime associazioni che operano nel settore della tutela delle persone affette da patologie e/o disabilità gravi e non autosufficienza. Una protesta vibrata visto che i soldi, lesinati per la salute e la dignità delle persone, non mancano mai per le grandi operazioni affaristiche e immobiliari. A queste associazioni e alle iniziative che vorranno mettere in campo va il pieno sostegno di Rifondazione Comunista  .

Torino, 30 aprile 2015 www.prctorino.org

 

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