Province: l’8 gennaio elezioni truffa senza cittadini.

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Una delle ulteriori conseguenze positive della vittoria del NO al referendum costituzionale del 4 gennaio è il fatto che si è evidenziato il carattere truffaldino della legge Del Rio (legge 7 aprile 2014 n. 56 ) di finta abolizione delle Province, ma in realtà di semplice abolizione del voto popolare attraverso un antidemocratico voto di secondo livello da parte dei consiglieri comunali.

L’ 8 gennaio si terranno in molte Province queste elezioni truffa di secondo livello del Consiglio Provinciale  e come PRC-SE riteniamo fondamentale in quella occasione trovare forme pubbliche di esplicitazione che, avendo il referendum del 4 dicembre confermato le Province come organi costituzionali, esse DEVONO ESSERE ELETTE A SUFFRAGIO UNIVERSALE, come momento della sovranità popolare sancita dall’ art 1 della Costituzione .

Non vale la pena soffermarsi diffusamente, in questa sede, sul giudizio assolutamente negativo che come PRC-SE esprimemmo sulla legge Del Rio (legge 7 aprile 2014 n. 56 ) e sulla evidente attuale incostituzionalità di una legge, nata come legge ponte – dopo una pronuncia della Corte di incostituzionalità di una legge di abolizione delle Province senza modifica costituzionale – in attesa della deforma costituzionale, oggi bocciata dal voto popolare del 4 dicembre; mi limito ad evidenziare, peraltro, la caotica situazione conseguente alla legge Del Rio per cui molte province dovranno rinnovare solo i consigli provinciali che hanno – a differenza dei Presidenti – durata biennale ed alcune province dovranno rinnovare consigli e presidenti a seguito delle dimissioni o decadenza dei Presidenti Sindaci .

Questa legge che ha finto demagogicamente di abolire le Province in nome dei costi impropri della politica – che noi realmente combattiamo – limitandosi invece ad abolire solo la democrazia dell’elezione popolare dei consigli   ha, inoltre, determinato un grave vuoto istituzionale rispetto alle funzioni precedentemente esercitate da questi enti territoriali di area vasta (scuola,strade, urbanistica,tutela dell’ ambiente e del territorio ecc. ) vuoti che, abbinati ai tagli dei trasferimenti, si sono drammaticamente evidenziati, anche nella cronaca giornalistica, rispetto all’ assenza di funzioni in campo di manutenzione stradale e scolastica ecc. e rispetto al destino del personale, ancora incerto e precario.

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Raffaele Tecce

responsabile Enti Locali della segreteria nazionale Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

29/12/2016

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