REPORT MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NEI PRIMI DUE MESI DEL 2016

morti bianche

Sono 77 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno al 28 febbraio 2016, erano 76 alla stessa data del 2015 (+1,3%), erano 89 il 28 febbraio del 2008 (– 13,5%).

Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 160 morti complessivi.

Consigliamo a tutti quelli che si occupano di queste tragedie di separare chi muore per infortuni sui luoghi di lavoro, da chi muore sulle strade e in itinere con un mezzo di trasporto.

I lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere sono a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro, ma richiedono interventi completamente diversi dai lavoratori morti sui luoghi di lavoro.

MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO NEL 2016 PER REGIONE E PROVINCIA IN ORDINE DECRESCENTE DELLE MORTI.

VENETO 8: Vicenza 3, Padova‎ 2, Treviso 2, Venezia 1.

SICILIA 6: Agrigento 3, Caltanissetta 1, Catania 1, Enna , Ragusa 1.

TOSCANA 6: Massa Carrara 2, Lucca 1, Pisa‎ 1, Pistoia 1, Siena 1.

TRENTINO ALTO ADIGE 5: Trento 3, Bolzano 2.

PIEMONTE 6: Torino 2, Asti 2, Alessandria 1, Cuneo 1.

MARCHE 5: Macerata 2, Ancona 1, Ascoli Piceno 1.

LAZIO 5 Roma 2, Viterbo 1, Frosinone 1, Latina 1.

LOMBARDIA 5: Bergamo 2, Brescia 2, Como 1.

CAMPANIA 4: Napoli 3, Salerno 1.

PUGLIA 4: Taranto 2, Foggia 1, Lecce 1.

EMILIA ROMAGNA 4: Bologna 2, Piacenza 1, Reggio Emilia 1,

SARDEGNA 4: Cagliari 2, Oristano 1, Sassari 1.

ABRUZZO 3: L’Aquila 1, Chieti 1, Teramo 1.

UMBRIA 3: Terni 3.

CALABRIA 2: Cosenza 1, Reggio Calabria 1.

LIGURIA 2: Genova 1, Imperia 1.

FRIULI VENEZIA GIULIA 1: Pordenone 1.

I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province.

Sono stati 678 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro nel 2015, contro i 661 del 2014 (+2,6%), erano 637 nel 2008 (+6,1%).

I morti sul lavoro non sono aumentati solo rispetto al 2014 come stimato dalle denunce INAIL.

Noi registriamo un aumento significativo anche rispetto al 2008, anno di apertura dell’osservatorio.

Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1.400 morti complessivi stima minima.

MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO NEL 2015 PER REGIONE E PROVINCIA IN ORDINE DECRESCENTE DELLE MORTI.

LOMBARDIA 77: Brescia 24, Bergamo 12, Milano 10, Como 3, Cremona 3, Mantova 3, Pavia 6, Sondrio 6, Varese 5, Lecco 2, Lodi 2, Monza 2.

TOSCANA 68: Grosseto 11, Firenze 9, Massa Carrara 9, Arezzo 8, Pisa‎ 7, Pistoia 6, Prato 6, Livorno 5, Lucca 4, Siena 2.

VENETO 55: Vicenza 19, Verona 9, Venezia 7, Treviso 7, Padova‎ 6, Rovigo 5, Belluno 2.

CAMPANIA 52: Salerno 19, Napoli 13, Benevento 9, Caserta 7, Avellino 3.

SICILIA 46: Palermo 15, Messina 6, Agrigento 5, Siracusa 5, Trapani‎ 5, Caltanissetta 4, Catania 4, Ragusa 3.

PIEMONTE 45: Torino 16, Cuneo 10, Alessandria 5, Biella 4, Asti 3, Vercelli 2, Novara 1, Verbano Cusio Ossola 1.

LAZIO 39: Roma 19, Viterbo 10, Frosinone 6, Latina 2, Rieti 2.

PUGLIA 38: Bari 19, Barletta Andria Trani 4, Brindisi 4, Foggia 4, Taranto 4, Lecce 3.

EMILIA ROMAGNA 32: Bologna 6, Modena 6, Ravenna 4, Forlì Cesena 3, Ferrara 3, Piacenza 3, Reggio Emilia 3, Parma 2, Rimini 2.

ABRUZZO 31: Chieti 10, L’Aquila 9, Teramo 8, Pescara 3.

TRENTINO ALTO ADIGE 24: Bolzano 14, Trento 10.

MARCHE 19: Ancona 6, Ascoli Piceno 5, Fermo 3, Pesaro-Urbino 3, Macerata 2.

CALABRIA 21: Catanzaro 6, Cosenza 6, Crotone 3, Reggio Calabria 3, Vibo Valentia 3.

LIGURIA 14: La Spezia 6, Genova 3, Savona 3, Imperia 2.

FRIULI VENEZIA GIULIA 15: Pordenone 7, Udine 5, Gorizia 1.

UMBRIA 14: Perugia 11, Terni 3.

MOLISE 12: Campobasso 11, Isernia 1.

SARDEGNA 12: Cagliari 5, Oristano 3, Medio Campisano 2, Carbonia Iglesias 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 1.

BASILICATA 8: Potenza 4, Matera 4.

VALLE D’AOSTA: 2.

I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province.

L’INAIL nel 2014 ha riconosciuto complessivamente 662 morti sul lavoro, di questi il 52% sono decessi in itinere e sulle strade, ma le denunce per infortuni mortali sono state 1.107. Crediamo che anche per il 2015 ci siano più o meno le stesse percentuali.

Nel 2015 tra gli assicurati INAIL sembra ci sia stata un’inversione di tendenza, per la prima volta dopo tantissimi anni questo Istituto vede aumentare le denunce per infortuni mortali, questo nei primi dieci mesi del 2015.

Ma le denunce non comportano necessariamente un riconoscimento dell’infortunio. Sta a noi che svolgiamo un lavoro volontario, senza interesse di nessun tipo, far conoscere anche questo aspetto ai cittadini italiani.

Carlo Soricelli

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

29/2/2016 http://cadutisullavoro.blogspot.it/

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