REPORT MORTI SUL LAVORO NEI PRIMI TRE MESI DEL 2016

morti bianche

Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 270 morti complessivi per infortuni.

Consigliamo a tutti quelli che si occupano di queste tragedie di separare chi muore per infortuni sui luoghi di lavoro, da chi muore sulle strade e in itinere con un mezzo di trasporto.

I lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere sono a tutti gli effetti morti per infortunio sul lavoro, ma richiedono interventi completamente diversi dai lavoratori morti sui luoghi di lavoro.

E su questo aspetto che si fa una gran confusione. Ci sono categorie come i metalmeccanici che sui luoghi di lavoro hanno pochissime vittime per infortuni, poi, nelle statistiche ufficiali, non separando chiaramente le morti causate dall’itinere, dalle morti sui luoghi di lavoro, risultano morire in tantissimi in questa categoria che è numerosissima e una forte mobilità.

E’ ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore, sono già 15 dall’inizio dell’anno, di questi, come previsto, addirittura cinque negli ultimi due giorni. Tutti gli anni sui luoghi di lavoro il 20% di tutte le morti per infortuni sono provocate da questo mezzo. 132 sono i morti schiacciati dal trattore nel 2015 e 152 nel 2014.

Da anni chiediamo al Primo Ministro Renzi, al Ministro del Lavoro Poletti e delle Politiche Agricole Martina di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo prima che inizi la strage. Purtroppo senza ottenere nessun risultato. Contiamo molto della sensibilità dei media e dei cittadini che a centinaia ogni giorno visitano il sito. In questi nove anni di monitoraggio le percentuali delle morti nelle diverse categorie sono sempre le stesse: l’agricoltura sempre la categoria con più vittime, seguono l’edilizia, i servizi, i metalmeccanici e l’autorasporto.

MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO NEL 2016 PER REGIONE E PROVINCIA.

TOSCANA 12: Lucca 3, Livorno 2, Massa Carrara 2, Pisa‎ 2, Arezzo 1, Pistoia 1, Siena 1.

PIEMONTE 11: Cuneo 4, Asti 3, Torino 3, Alessandria 1.

VENETO 11: Padova‎ 3, Vicenza 3, Treviso 2, Venezia 1, Belluno 1, Verona 1.

EMILIA ROMAGNA 10: Bologna 2, Forlì Cesena 2, Modena 2, Reggio Emilia 2, Ferrara 1, Piacenza 1.

SICILIA 8: Agrigento 3, Caltanissetta 1, Catania 1, Enna 1, Ragusa 1.

LOMBARDIA 8: Brescia 4, Bergamo 3, Como 1.

CAMPANIA 8: Napoli 5, Salerno 3.

PUGLIA 7: Taranto 3, Barletta Andria Trani 1, Brindisi 1, Foggia 1, Lecce 1.

LAZIO 6: Roma 2, Frosinone 2, Viterbo 1, Latina 1.

TRENTINO ALTO ADIGE 6: Trento 3, Bolzano 3.

SARDEGNA 5: Cagliari 2, Sassari 2, Oristano 1.

MARCHE 6: Macerata 3, Ancona 1, Ascoli Piceno 1.

ABRUZZO 5: Pescara 2, L’Aquila 1, Chieti 1, Teramo 1.

UMBRIA 4: Terni 3, Perugia 1.

CALABRIA 2: Cosenza 1, Reggio Calabria 1.

LIGURIA 2: Genova 1, Imperia 1.

FRIULI VENEZIA GIULIA 2: Pordenone 1, Udine 1.

MOLISE 1: Campobasso 1.

I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province.

MORTI SUL LAVORO NEL 2015

Sono stati 678 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro nel 2015, contro i 661 del 2014 (+2,6%), erano 637 nel 2008 (+6,1%).

I morti sul lavoro non sono aumentati solo quest’anno come stimato dalle denunce INAIL.

Noi registriamo un aumento significativo anche rispetto al 2008, anno di apertura dell’Osservatorio.
Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1.400 morti complessivi (stima minima).

MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO NEL 2015 PER REGIONE E PROVINCIA IN ORDINE DECRESCENTE DELLE MORTI.

LOMBARDIA 77: Brescia 24, Bergamo 12, Milano 10, Como 3, Cremona 3, Mantova 3, Pavia 6, Sondrio 6, Varese 5, Lecco 2, Lodi 2, Monza 2.

TOSCANA 68: Grosseto 11, Firenze 9, Massa Carrara 9, Arezzo 8, Pisa‎ 7, Pistoia 6, Prato 6, Livorno 5, Lucca 4, Siena 2.

VENETO 55: Vicenza 19, Verona 9, Venezia 7, Treviso 7, Padova‎ 6, Rovigo 5, Belluno 2.

CAMPANIA 52: Salerno 19, Napoli 13, Benevento 9, Caserta 7, Avellino 3.

SICILIA 46: Palermo 15, Messina 6, Agrigento 5, Siracusa 5, Trapani‎ 5, Caltanissetta 4, Catania 4, Ragusa 3.

PIEMONTE 45: Torino 16, Cuneo 10, Alessandria 5, Biella 4, Asti 3, Vercelli 2, Novara 1, Verbano Cusio Ossola 1.

LAZIO 39: Roma 19, Viterbo 10, Frosinone 6, Latina 2, Rieti 2.

PUGLIA 38: Bari 19, Barletta Andria Trani 4, Brindisi 4, Foggia 4, Taranto 4, Lecce 3.

EMILIA ROMAGNA 32: Bologna 6, Modena 6, Ravenna 4, Forlì Cesena 3, Ferrara 3, Piacenza 3, Reggio Emilia 3, Parma 2, Rimini 2.

ABRUZZO 31: Chieti 10, L’Aquila 9, Teramo 8, Pescara 3.

TRENTINO ALTO ADIGE 24: Bolzano 14, Trento 10.

MARCHE 19: Ancona 6, Ascoli Piceno 5, Fermo 3, Pesaro-Urbino 3, Macerata 2.

CALABRIA 21: Catanzaro 6, Cosenza 6, Crotone 3, Reggio Calabria 3, Vibo Valentia 3.

LIGURIA 14: La Spezia 6, Genova 3, Savona 3, Imperia 2.

FRIULI VENEZIA GIULIA 15: Pordenone 7, Udine 5, Gorizia 1.

UMBRIA 14: Perugia 11, Terni 3.

MOLISE 12: Campobasso 11, Isernia 1.

SARDEGNA 12: Cagliari 5, Oristano 3, Medio Campisano 2, Carbonia Iglesias 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 1.

BASILICATA 8: Potenza 4, Matera 4.

VALLE D’AOSTA: 2.

I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province.

L’INAIL nel 2014 ha riconosciuto complessivamente 662 morti sul lavoro, di questi il 52% sono decessi in itinere e sulle strade, ma le denunce per infortuni mortali sono state 1.107.

Crediamo che anche per il 2016 ci siano più o meno le stesse percentuali. Nel 2015 tra gli assicurati INAIL sembra ci sia stata un’inversione di tendenza, per la prima volta dopo tantissimi anni questo Istituto vede aumentare le denunce per infortuni mortali, questo nei primi dieci mesi del 2015. Ma le denunce non comportano necessariamente un riconoscimento dell’infortunio. Sta a noi che svolgiamo un lavoro volontario, senza interesse di nessun tipo, far conoscere anche questo aspetto ai cittadini italiani.

Sito Osservatorio Morti sul Lavoro

31/3/2016 http://cadutisullavoro.blogspot.it

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