SENTENZA DI PRIMO GRADO ILVA DI TARANTO, UN PRIMO, IMPORTANTE PASSO

“Adesso pensiamo alla bonifica e alla ricollocazione dei lavoratori sia nelle bonifiche che nella riconversione produttiva dell’area, svincolando dalla monocoltura dell’acciaio, includa la chiusura degli impianti attualmente in esercizio a partire dalla area a caldo”. Riteniamo che sia questo il migliore commento alla storica sentenza di primo grado per l’inquinamento, la morte operaia e per l’intossicazione continuativa delle popolazioni residenti ed esposte alle ricadute delle attività che in modo inadeguato e tardivo solo negli ultimi 10 anni si è tentato di contenere senza neppure arrivare ad attuare le prescrizioni, pur non radicali, della Autorizzazione Integrata Ambientale del 2012.

In più occasioni abbiamo discusso con le realtà locali delle iniziative e degli obiettivi della lotta dei lavoratori e delle popolazioni, Medicina Democratica è infatti anche parte civile nel processo suddetto.

Ricordiamo due tappe, la mozione del Congresso di Medicina Democratica del 2008, svoltosi a Brindisi:

mozione congresso md 2008 brindisi

L’altra tappa, anche se non l’ultima, è stato il convegno tenuto al quartiere Tamburi nell’aprile 2019, riportiamo alcuni passaggi del comunicato stampa a conclusione dello stesso che sottoscriviamo oggi nuovamente e integralmente:

TARANTO 13.04.2019 – VIDEO E SLIDE DEGLI INTERVENTI DEL CONVEGNO

Nella speranza che la sentenza venga conferma in secondo e terzo grado, siamo convinti che la stessa costituisca una importante spinta nella direzione delle bonifiche e della radicale riconversione produttiva dell’area in direzioni diverse e opposte di quelle finora seguite, e non parliamo esclusivamente di ex Ilva.

Marco Caldiroli, a nome del direttivo di Medicina Democratica Onlus

1/6/2021 http://www.medicinademocratica.org

Qui il dispositivo integrale della sentenza odierna

DISPOSITIVO PROC. RIVA + ALTRI

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