Strage di Viareggio, Oggi ricorre il quinto anniversario. “Per non dimenticare”. Viareggio celebrerà il quinto anniversario della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, che provocò 32 vittime e numerosi feriti. In programma un corteo nel giorno della ricorrenza del disastro e alla vigilia del 28 giugno un concerto di solidarietà e sostegno “per la verità, la giustizia e la sicurezza” al Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini. L’incasso della serata sarà devoluto a favore dell’associazione “Il mondo che vorrei”, che raduna i familiari delle vittime. Alle 23.52, ora del disastro, del 29 giugno saranno letti i nomi delle 32 vittime. Venticinque furono i feriti.

Il quinto anniversario della strage cade mentre è in corso davanti al Tribunale di Lucca il processo che vede imputate 33 persone. Dopo quasi quattro anni di indagini, la prima udienza si è tenuta lo scorso 13 novembre: solo quattro gli imputati presenti, tutti addetti e dirigenti della Cima Riparazioni, una delle societa’ rinviate a giudizio. Erano assenti gli altri 29 imputati che fanno capo alle società Fs, Trenitalia, Rfi, Gatx Austria, Gatx Germania e Officina Junghental. Tra gli imputati c’è anche l’ex ad di Fs Mauro Moretti. Si prevedono tempi piuttosto lunghi prima di arrivare alla sentenza.

Quella sera di cinque anni fa
Il treno merci 50325 Trecate-Gricignano, con il suo convoglio di 14 carri cisterna contenenti gpl, deragliò per cause probabilmente legate al cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascinò fuori dai binari altri quattro carri. Solo dal primo carro, la cui cisterna viene perforata da un picchetto di tracciamento curva posizionato lungo la massicciata, fuoriuscì il gas gpl che al contatto con l’ossigeno e alla prima possibilita’ d’innesco s’incendiò.

I danni furono immediati e 11 persone morirono in pochi minuti, investite dalle fiamme o travolte dal crollo degli edifici; altre due persone rimasero stroncate da infarto e decine ferite; di esse molte rimasero gravemente ustionate, e la maggior parte morì, molti anche a distanza di diverse settimane dall’evento. I due macchinisti rimasero indenni: dopo aver dato frenatura al convoglio si misero in salvo dietro ad un muro che li ha protetti dalla fiammata del gas innescato.

Il 12 giugno 2012 è stata approvata dal Senato la legge per Viareggio, il provvedimento relativo agli indennizzi per i parenti delle 32 vittime della strage alla stazione ferroviaria. Il provvedimento riguarda anche le persone conviventi. Il disegno di legge era stato presentato dai senatori del Pd Andrea Marcucci e Manuela Granaiola e dal senatore del Pdl Massimo Baldini. Con la legge per Viareggio, per la prima volta in Italia, è stata riconosciuta l’equiparazione tra convivente e coniuge.

Le indagini
I carri ferroviari, è emerso dalla ricostruzione delle indagini, con il gas furono instradati lungo il binario del raccordo interno che collega la raffineria Sarpom a San Martino di Trecate (Novara) alla rete ferroviaria convenzionale da FS Logistica,che prima avrebbe compiuto le operazioni di verifica della sicurezza dei 14 carri e alla Stazione di Novara sono stati agganciati al convoglio.

Le cisterne del convoglio, tra cui quella da dove è fuoriuscito il gas che ha innescato l’incendio, appartenevano alla multinazionale americana Gatx, poi date in locazione a Fs Logistica che ha utilizzato i carri per i servizi a Sarpom. I treni erano diretti a Gricignano di Aversa in provincia di Caserta, destinati all’Aversana Petroli.

La probabile causa dell’incidente è attribuibile al cedimento strutturale di un asse del carrello del primo carro-cisterna deragliato, che sarebbe stato corroso. C’e’ anche una foto che sembra confermare che l’incidente sia stato provocato dalla rottura dell’asse per fatica (cricca della boccola), dato che la sezione fratturata mostra la classica superficie ‘marezzata’ per il 90% della sua superficie. Questa modalita’ di rottura e’ tipica degli assili ferroviari e per prevenirla sono previste stringenti procedure cicliche di controllo, che nel caso di specie non sarebbero state rispettate.

La solidarietà dei macchinisti e l’assurda vicenda di Riccardo Antonini
Da cinque anni all’ora della tragedia, i macchinisti entrando in stazione lanciano un lungo fischio, sottolineando in questo modo la solidarietà della categoria. Solidarietà che si è concretizzata anche con il supporto di Riccardo Antonini, quale esperto di trasporto ferroviario, ai famigliari delle vittime nel corso delle varie battute dell’istruttoria. Riccardo Antonini per questa sua attività è stato licenziato da Mario Moretti.

Fabrizio salvatori

28/6/2014 www.controlacrisi.org

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ore 17.30 – in sala di rappresentanza del comune incontro e dibattito con i familiari

dei comitati e delle associazioni del coordinamento “noi non dimentichiamo”.

Ore 19.30 – buffet della solidarietà

ore 20.45 – concentramento in piazza margherita

ore 21.00 – partenza della manifestazione

ore 22.30 – conclusione nel parcheggio della pam.

 brevi interventi a conclusione della manifestazione

ore 23.49 – 23.52 – attesa dell’ora della strage

e lettura dei nomi delle 32 vittime

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