SUL PROCESSO ETERNIT BIS “FILONE CASALE MONFERRATO”

Milano, 25 gennaio 2020
COMUNICATO STAMPA

Con il rinvio a giudizio per omicidio plurimo doloso dell’ ex padrone Eternit di Casale Monferrato, Stephan Schmidheiny, “rinasce la speranza” di giustizia per le 392 vittime di Casale Monferrato.
Si apre una nuova pagina nella storia infinita dei processi per le morti di amianto in Italia. “Con il rinvio a giudizio per omicidio plurimo doloso di Stephan Schmidheiny finalmente “rinasce
la speranza” di giustizia per le centinaia di vittime dell’Eternit di Casale Monferrato e per i loro familiari: una decisione del GUP ott. Fabrizio Filice, che ci auguriamo, duri nel tempo, attraverso i diversi gradi di giudizio, e arrivi fino alla Corte di Cassazione!”, è quanto ha dichiarato Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica e di Aiea, parti civili nel processo, assistite dalle avvocate Laura Mara e Maria Grazia Napoli, e che si aggiunge a quanto espresso dalla Cgil nazionale, piemontese e di Alessandria e dall’AFEVA.
“E’ la prima volta- ha aggiunto- che la morte per amianto di così tante persone, 392 fra lavoratori e abitanti, viene considerato omicidio doloso, e ciò allontana il rischio della prescrizione, che purtroppo ha consentito nel tempo di vanificare e cancellare le possibilità di giustizia e punizione dei responsabili di tante, troppe morti per amianto in tante fabbriche e siti , da un capo all’altro del nostro Paese. Attendiamo, quindi, con fiducia l’inizio del processo previsto per il 27 novembre a Novara”.
I fatti sono noti: alle 17 del 24.01.2020 al Tribunale di Vercelli il giudice dell’udienza preliminare . Fabrizio Filice ha letto la sentenza di rinvio a giudizio per omicidio plurimo doloso, a seguito della riunione in camera di consiglio del magnate svizzero Stephan Schmidheiny, ex padrone dell’Eternit di Casale Monferrato: una sentenza che . Il giudice ha deciso il rinvio a giudizio davanti al tribunale di Novara per il 27 novembre 2020 con l’imputazione di omicidio doloso, accogliendo in pieno la richiesta del Procuratore Generale, dott. Gianfranco Colace. Respinte tutte le eccezioni e le argomentazione delle difese.
Una sentenza precisa e ampiamente motivata, che arriva in un momento in cui l’imputato ha espresso dei giudizi generali sull’Italia a dir poco sconcertanti e inaccettabili, nel tentativo di
giustificare la sua condotta di grande industriale mondiale produttore di manufatti in amianto, costati la vita a migliaia di lavoratori e cittadini. Il giudice di Vercelli ha dimostrato che era
ampiamente noto e conosciuto anche da Schmidheiny la pericolosità dell’amianto e i suoi effetti e come ciò sia stato nascosto e taciuto, con un comportamento che dimostra come di fronte al profitto la vita umana passa in secondo piano!
“L’organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) – ha aggiunto Fulvio Aurora- stima in circa 100.000 persone all’anno le morti nel mondo per esposizione all’amianto. In italia circa 4.000. In
dieci anni sono un milione in Italia 40.000, l’equivalente di una intera città!. Siamo nel periodo in cui si celebra la memoria delle stragi naziste di ebrei, nomadi, omossessuali, oppositori: milioni di morti. Quella dell’amianto è una strage diversa, una strage del lavoro e a causa del lavoro, che non puo’ essere dimenticata, nè sottaciuta”.

Per info:
Carmina Conte, cell 393 1377616
Fulvio Aurora, cell. 3392516050

https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/01/24/news/eternit_bis_l_ex_patron_schmidheiny_a_giudizio_per_omicidio_volontario_sfuma_l_ipotesi_prescrizione-246600854/

Riportiamo anche il comunicato della CGIL

La Cgil nazionale, piemontese e di Alessandria, l’Afeva e le altre parti civili manifestano profonda soddisfazione per i provvedimenti con cui il Giudice dell’udienza preliminare di Vercelli ha motivatamente respinto tutte le eccezioni formulate dalla difesa dell’imputato, ha confermato la sostenibilita’ dell’accusa di omicidio plurimo doloso aggravato per le morti di 392 tra lavoratori e residenti esposti alle polveri di amianto, rinviando per il giudizio dibattimentale davanti alla Corte di Assise di Novara al 27/11/2020 come sta gia’ avvenendo davanti alla Corte di Assise di Napoli per I morti dello stabilimento. Anche per i morti di Casale Monferrato si e’ compiuto un altro importante passo verso l’affermazione della giustizia. L’odierno risultato conferma e rafforza l’impegno delle associazioni nella battaglia che da tempo stanno conducendo per la riaffermazione della giustizia e dei diritti delle vittime di queste immani tragedie.

Condiviso dagli avvocati delle parti civili
Avv Laura D’Amico
Avv Ester Gatti
Avv Paolo Liedholm
Avv Prof. Riverditi

Aderiscono anche Aiea e Medicina Democratica

www.medicinademocratica.org

https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/01/24/news/le_parole_choc_dell_ultimo_padrone_dell_eternit_odio_gli_italiani_vivono_in_un_paese_fallito_-246557894/

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