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Commenti di Mauro Biani

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    Post Tagged with: "35 ore di lavoro"

    Ridurre gli orari, distribuire il lavoro, innovare le imprese Comments
    franco.cilenti / Aprile 3, 2020 8:51 am

    Spesso grandi conquiste dei lavoratori avvengono dopo uno shock di sistema, come le otto ore che furono conquistate dopo la prima guerra mondiale e l’epidemia di spagnola. E’ il momento di tornare a chiedere una riduzione di orario di lavoro. Anche per modificare il cosa e il come si produce, innovando.

    Ridurre gli orari, distribuire il lavoro, innovare le imprese

    Ci sarà un prima e un dopo, adesso siamo nell’attimo di cesura, di svolta. La valanga del virus si ingrandisce via via sulla fragile montagna di squilibri internazionali. L’esito tuttavia non è predeterminato, i nuovi assetti futuri si stanno giocando in poche settimane, giorni addirittura, questi. E’ una fase piena di pericoli, ma allo stesso tempo di possibilità, di opzioni […]

    Grévolution: primo round di uno sciopero generalizzato Comments
    franco.cilenti / Gennaio 4, 2020 9:39 am

    Da tre settimane la Francia è attraversata da un movimento di sciopero generale su vasta scala. Se questo sciopero è così forte, è perché non attinge solo al repertorio classico della mobilitazione sociale. Questo movimento di sciopero si basa su un anno di incredibile lotta con i Gilets Jaunes. Ma si basa anche sulla radicalità del movimento contro la legge sul lavoro del 2016 e del 2017 e sulla battaglia dei lavoratori delle ferrovie e degli studenti del 2018 – tutte battaglie i cui fallimenti sono forse in via di superamento, mentre alcuni successi sono stati finalmente consolidati. Come ha giustamente sottolineato una scioperante della RATP durante un’assemblea a Saint Lazare: «il riferimento non è il 1995 o altro, il riferimento è il 2019». Condensando una moltitudine di rivolte, questo movimento ridà fiato a una diversità di pratiche e parole d’ordine globali che sono diventate più forti giorno dopo giorno piuttosto che limitarsi a una sola offensiva una volta alla settimana o al mese. La lotta è in corso e molto resta da immaginare e costruire. Ma in un contesto europeo in crisi, è necessario sottolineare la portata di quanto il caso francese solleva, per strati successivi, in termini di produzione di contropoteri rispetto alle politiche neoliberali e autoritarie. Questa è la posta in gioco, che sta assumendo sempre più una portata storica, andando ben oltre il quadro nazionale.

    Grévolution: primo round di uno sciopero generalizzato

    CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI E IL SUO MONDO   In Francia, dove lo Stato sociale è sempre più sotto attacco, ma dove le lotte sociali sono riuscite a rallentare il processo di neoliberalizzazione, solo il 2% della popolazione è coinvolto in assicurazioni pensionistiche private. Nel resto del mondo occidentale, e soprattutto nei paesi anglosassoni, i fondi pensione rastrellano notevoli quote […]

    Lavorare meno, lavorare tutti Comments
    franco.cilenti / Ottobre 28, 2019 2:18 pm

    Con la diffusione delle tecnologie digitali tende a scomparire la linea di separazione tra tempo di vita e tempo di lavoro. Quali conseguenze in termini di salute e sicurezza sul lavoro? Lo slogan degli anni ’70 “Lavorare meno, lavorare tutti”, diventa sempre più una necessità, perché presto il lavoro come lo conosciamo, forse scomparirà, e sarà preoccupante se non saremo noi a controllare questo passaggio storico, perché ancora una volta saremo noi a subirne le conseguenze.

    Lavorare meno, lavorare tutti

    In Germania la commissione di esperti che prende il nome di Sachverstaendigenrat ha relazionato al governo di Angela Merkel la situazione generale del Paese rispetto al tema del lavoro e delle sue sfaccettature. La conclusione è che, per questi esperti, la giornata di 8 ore è obsoleta. “Le aziende hanno bisogno della certezza di non infrangere la legge se un dipendente partecipa di […]

    Di fabbriche, sfruttamenti e scioperi. Comments
    franco.cilenti / Ottobre 28, 2019 10:08 am

    Per un femminismo del 99%. Il movimento femminista internazionale di “Non Una Di Meno” ha riportato sulla scena un femminismo che vuole andare alla radice delle disuguaglianze e dello sfruttamento per “portare alla consapevolezza “ come ebbe a dire Angela Davis “di ciò che il capitalismo è”.

    Di fabbriche, sfruttamenti e scioperi.

    Nel Convegno internazionale “La vita al lavoro, il senso dei lavori: pensieri e pratiche femministe” si è provato a ragionare sul lavoro per cogliere i nessi fra produzione e riproduzione sociale e domestica e mettere a confronto generazioni, esperienze , condizioni di lavoro e di vita differenti. Nel quadro di un femminismo capace di riconoscere i diversi sistemi di dominio […]

    QUALE LAVORO NELL’EPOCA DELL’INDUSTRIA 4.0 Comments
    franco.cilenti / Ottobre 18, 2019 9:38 am

    Fino a quando il lavoro non sarà proprietà dei lavoratori e mezzo di produzione per la ricchezza condivisa, e forse mai lo sarà, fino a che esisteranno disoccupati, morti e invalidi da lavoro (nell’Unione europea 7,1 milioni il totale, 3,4 per decessi e 3,7 per disabilità, anni di vita persi per disabilità o morte derivanti da una malattia), precari, discriminazioni di etnia e genere, ricatto, schiavitù, non si potrà dormire tranquilli. A maggior ragione chi, per sensibilità, ha scelto di occuparsi di questo come professione o come senso della propria condizione materiale ed esistenziale. “Lavorare meno, lavorare tutti”, diventa sempre più una necessità, perché presto il lavoro come lo conosciamo, forse scomparirà, e sarà preoccupante se non saremo noi a controllare questo passaggio storico, perché ancora una volta, ne subiremo le contraddizioni.

    QUALE LAVORO NELL’EPOCA DELL’INDUSTRIA 4.0

      In Germania la commissione di esperti che prende il nome di Sachverstaendigenrate ha relazionato al governo di Angela Merkel la situazione generale del Paese rispetto al tema del lavoro e delle sue sfaccettature. Ciò che di impattante è emerso, è che la giornata di 8 ore per questi esperti è obsoleta. “Le aziende hanno bisogno della certezza di non infrangere […]

    Lavoriamo per un’alternativa sociale e politica Comments
    franco.cilenti / Ottobre 8, 2019 4:23 pm

    La costruzione dell’alternativa, praticabile qui ed ora, è il compito del Partito della Rifondazione Comunista e di tutta la sinistra antiliberista e anticapitalista. Come mostrano i movimenti globali e come registriamo ogni giorno la situazione sociale non è normalizzata o pacificata ma fortemente segnata dal disorientamento e dalla debolezza di un punto di vista di classe e di sinistra. Noi dobbiamo indicare con forza la prospettiva dell’alternativa – alle destre e al liberismo – e costruire attorno ad esse le necessarie mobilitazioni e convergenze sociali in grado di modificare i rapporti di forza.

    Lavoriamo per un’alternativa sociale e politica

    La Direzione Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista saluta con gioia l’immensa partecipazione alle manifestazioni per lo sciopero mondiale per il clima. Che milioni di ragazze e ragazzi scendano in piazza con la parola d’ordine “Cambiare il sistema non il clima” è un fatto politico fondamentale. Grazie alle nuove generazioni l’emergenza ambientale è finalmente posta al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica […]

    La competizione è il veleno che ci propina il neoliberismo da 30 anni Comments
    franco.cilenti / Ottobre 5, 2019 9:42 am

    Il mondo del lavoro è stato frantumato e sistematicamente svalorizzato. Il “diritto a competere” ha sostituito la solidarietà di classe e di fatto ha promosso il diritto a farsi sfruttare. Il livello di collaborazione scientifica soffre enormemente l’asservimento alla competizione aziendale e la non ricezione delle acquisizioni raggiunte per mancanza di volontà politica. La competizione è il veleno che ci propina il neoliberalismo da 30 anni e che ci ha resi gli uni nemici degli altri. Alternativa alla competizione è la cooperazione, che è l’approccio opposto alla vita e alla società.

    La competizione è il veleno che ci propina il neoliberismo da 30 anni

    Per un’Italia più giusta, più verde, più competitiva”. Così recita lo slogan per il tesseramento al Pd che circola in questi giorni. Con il rispetto dovuto, però viene da interrogarsi sull’accostamento di aggettivi che fa quello che resta uno dei principali partiti italiani, il più grande tra quelli che si definiscono progressisti e che ha in sé la memoria comunista […]

    Il Piano di Sanders sul lavoro Comments
    franco.cilenti / Ottobre 3, 2019 8:58 am

    Il candidato socialista in USA ha annunciato la sua proposta per la democrazia sindacale. «Se ci deve essere lotta di classe – dice – è tempo che la vincano i lavoratori». Anche in Inghilterra, nel discorso alla conferenza annuale del Labour, il cancelliere ombra John Mc Donnell ha affermato ” “Dovremmo lavorare per vivere, non vivere per lavorare… Come socialisti crediamo che le persone abbiano il diritto all’istruzione, alla salute, a una casa in un ambiente decente e sicuro e, sì, all’accesso alla cultura e alla ricreazione”. E in Italia il lavoro è dominato dallo schiavismo con leggi capestro come jobs act e legge Fornero.

    Il Piano di Sanders sul lavoro

    Sanders ha annunciato il suo Workplace Democracy Plan (Wdp) (Piano per la democrazia sui posti di lavoro, NdT). Si basa sulla profonda comprensione degli attuali problemi principali dei lavoratori. Senza dubbio è il piano più serio, ampio, ed equo mai proposto da uno dei principali candidati americani alla presidenza statunitense per promuovere i diritti dei lavoratori. Così come è successo con Medicare for […]

    La Trilogia Working Class: scrivere per non farsi togliere la pelle Comments
    franco.cilenti / Settembre 29, 2019 4:13 am

    Provano a negare l’esistenza della classe solo per toglierci la pelle. Ma la pelle ci dice quel che siamo, da dove veniamo, che cosa soffriamo. La letteratura working class parte dalla pelle.

    La Trilogia Working Class: scrivere per non farsi togliere la pelle

    INDICE Introduzione: Things Are Different Now 1. A che serve la narrativa working class? 2. Ma insomma, cos’è questa letteratura working class? La risposta di WCL 3. Intrecciare la narrativa working class con le categorie di femminismo, genere ed etnicità 4. Raccontare il reale oltre il realismo 5. Come non raccontare la classe operaia (per non diventare un «traditore di classe») 6. […]

    Riformare il sindacato Comments
    franco.cilenti / Settembre 13, 2019 9:07 am

    La caduta di consenso sociale e il misconoscimento del ruolo hanno tolto ogni efficacia alle proposte del sindacato sui grandi temi economici e sociali. È necessaria una profonda riforma del sindacato che rimetta al primo posto i lavoratori, la loro difesa e la loro emancipazione. Un cambiamento impossibile senza un’apertura e una contaminazione con esperienze e forze esterne.

    Riformare il sindacato

    Negli ultimi decenni il nostro paese ha subito radicali trasformazioni. La società è stata stravolta, a partire dalla sua componente fondamentale, il mondo del lavoro. Le forme di rappresentanza politica sono passate attraverso processi di decomposizione e metamorfosi che, con la nascita anche di nuovi soggetti, ne rendono irriconoscibili i tratti. Gli elementi connettivi della società hanno perlopiù acquisito una […]

    Salario minimo, tutti i timori e le bugie dei suoi detrattori Comments
    franco.cilenti / Agosto 30, 2019 8:31 am

    il salario minimo legale è un istituto riguardante la dignità del lavoro, presente in tutti i Paesi europei e non potrà non essere introdotto anche in Italia. Preoccupa gli imprenditori ma anche i sindacati perché fa le pulci ai contratti collettivi ed evidenzia il limite del taglio del cuneo fiscale. Ora la norma è ferma, ma discuterne è inevitabile

    Salario minimo, tutti i timori e le bugie dei suoi detrattori

    La composita schiera di oppositori del salario minimo legale che è riuscita a stoppare, almeno per ora, l’importante progetto 658 in Senato (sen. Catalfo), si articola in due gruppi: chi continua a propalare notizie false e critiche infondate e chi indica “vie diverse” per rimediare all’ingiustizia dei “lavoratori poveri” e agita lo slogan del cosiddetto taglio del “cuneo fiscale” (e […]

    Dal fronte unito contro il lavoro al fronte unito sul lavoro Comments
    franco.cilenti / Agosto 7, 2019 9:37 am

    Intervista alla segretaria nazionale della Fiom Re David. “L’assenza totale di un piano industriale per il paese parla anche d’infrastrutture, di eco sostenibilità, della direzione produttiva che si prende, parla di Mezzogiorno. In questo senso l’Europa è una massa critica appena sufficiente nella concorrenza globale. Oggi troviamo normale che l’Italia sia divisa in due, perché la verità è che al Sud si sta dismettendo praticamente tutto. Tutto ciò mette le persone nella condizione di essere totalmente in balìa degli eventi e pone un problema democratico molto forte, perché non c’è più nessun elemento di determinazione. Nessun governo, nemmeno questo nonostante la propaganda, ha fatto nulla per invertire la rotta. Si parla tanto di Jobs Act ma a questo governo non gli è mica venuto in mente di ripristinare l’Articolo 18”

    Dal fronte unito contro il lavoro al fronte unito sul lavoro

    Vorrei partire da un tuo commento sul voto del 24 maggio scorso per il rinnovo del parlamento europeo. Possiamo dire che avanzano i sovranisti, pur con qualche sporadica eccezione, un po’ in tutta Europa? Queste elezioni sono la dimostrazione più plastica e concreta di come, non da oggi, si sia rotto il contratto sociale fra lo stato e il lavoro, […]

    Imprenditori sovversivi: lavorare meno, ma meglio Comments
    franco.cilenti / Agosto 7, 2019 9:20 am

    Un corso per insegnare agli imprenditori un nuovo approccio al lavoro, riducendo le ore spese in azienda ma migliorandone la qualità. È la proposta di Fabrizio Cotza, formatore e fondatore di un approccio “sovversivo” all’imprenditoria.

    Imprenditori sovversivi: lavorare meno, ma meglio

    Lui stesso era un imprenditore “convenzionale”, che passava buona parte della sua giornata in azienda, era concentrato su come aumentare il fatturato e si concedeva solo due settimane di vacanza all’anno. Questo lo ha portato a dire basta e a ripensare la propria vita lavorativa, allargando la propria esperienza anche agli altri. Fabrizio Cotza è infatti l’ideatore del metodo degli imprenditori sovversivi, che è […]

    Le gabbie salariali: l’incubo che ritorna Comments
    franco.cilenti / Luglio 27, 2019 9:41 am

    Il grande padronato e le forze politiche governative non hanno mai digerito questa conquista operaia e, in vari modi, la rimettono in discussione. Sono con tutta evidenza i lavoratori del Sud le principali vittime di questo sistema salariale discriminatorio e ingiusto. Nel mondo sindacale è evidente una totale sottovalutazione dei processi di restaurazione in atto: annullare il conflitto, attaccare i lavoratori, indebolirli e ridurli alla impotenza. E’ un’emergenza la ricostruzione di una cultura del lavoro che escluda il sistema delle deroghe ai contratti nazionali e il trasferimento della contrattazione di innumerevoli materie al secondo livello di contrattazione dove gli accordi si fanno spesso e volentieri al ribasso. Una emergenza che si affronta a partire dalla lotta contro l’autonomia differenziata sul lavoro, come su tutte le altre materie sulle quali Regioni e governo vogliono mano libera per ampliare le disuguaglianze.

    Le gabbie salariali: l’incubo che ritorna

    In un articolo pubblicato su Repubblica, Tito Boeri, ex presidente dell’INPS, propone una delle sue tante ricette, rigorosamente in salsa neoliberista, per far tornare a crescere l’economia italiana e ridurre la disoccupazione: la reintroduzione delle cosiddette “gabbie salariali”, cioè differenziali tra le retribuzioni dei lavoratori in base al luogo di residenza, ipocritamente giustificati sulla base di differenze nel costo della vita […]

    Viaggio nel mondo immaginario dei padroni, dove il lavoro abbonda ma i lavoratori si scansano Comments
    franco.cilenti / Luglio 17, 2019 8:26 am

    Negare la natura sistemica della disoccupazione come circostanza dovuta alla carenza strutturale della domanda aggregata, infatti, non soltanto funge da artificio retorico di colpevolizzazione del lavoratore, ma occulta scientemente le vere cause di un fenomeno che chi detiene le redini del potere economico desidera che si perpetui indefinitamente, in quanto strumento di disciplina del lavoro, della conflittualità sindacale e di contenimento dei salari.

    Viaggio nel mondo immaginario dei padroni, dove il lavoro abbonda ma i lavoratori si scansano

    “Il lavoro c’è e ci sarà, ma mancano i lavoratori”. Inizia così l’ennesimo sproloquio che prova a spiegarci come la disoccupazione sia una mera ma ineluttabile colpa dei disoccupati stessi. Dopo Confindustria, De Bortoli e compagnia cantante, è toccato nei giorni scorsi a Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, in un suo intervento in un convegno organizzato dalla CISL sul futuro del lavoro. Non […]

    Digitalizzazione, “routinarietà” e dinamica occupazionale delle professioni in Italia Comments
    franco.cilenti / Giugno 2, 2019 9:27 am

    La relazione tra digitalizzazione del lavoro, natura delle mansioni svolte e dinamica dell’occupazione in Italia. Gli autori costruiscono un insieme articolato di indicatori sulle mansioni lavorative svolte dalle diverse professioni e studiano i livelli di digitalizzazione e “routinarietà” dei processi lavorativi e l’eterogeneità delle dinamiche occupazionali rispetto ai diversi macro-settori e gruppi professionali.

    Digitalizzazione, “routinarietà” e dinamica occupazionale delle professioni in Italia

    La progressiva digitalizzazione dei processi produttivi e dei modelli di consumo sta modificando profondamente il funzionamento dei mercati (i.e. si pensi alla fortissima concentrazione in mercati chiave come nel caso dei beni e servizi digitali), contribuendo a generarne di nuovi (anche ampliando o mutando quelli già esistenti, come quello del trasporto privato su gomma, si pensi al caso di Uber), e […]

    Clap and go! Festival del lavoro vivo Comments
    franco.cilenti / Maggio 24, 2019 9:13 am

    Da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, Casale Garibaldi, tre giorni di festa, dibattiti, cinema, teatro, musica, laboratori, visioni, racconti per sostenere le Camere del Lavoro Autonomo e Precario, dal 2013 sindacato sociale che organizza e difende il lavoro senza tutele

    Clap and go! Festival del lavoro vivo

    Giunge la seconda edizione del Festival delle CLAP e i dati ISTAT raccontano un lievissimo aumento dell’occupazione giovanile, delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Mentre la recessione, già evidente negli ultimi trimestri del 2018, nell’avvio del 2019 appare nuovamente alle spalle – così dicono, ma di stagnazione si tratta! Qual è la natura dell’occupazione che impercettibilmente cresce? La solita: part time […]

    Contratti di lavoro: il modello tedesco avanza Comments
    franco.cilenti / Maggio 24, 2019 9:03 am

    Questa intesa prevede una sorta di premio individualizzato (chi accetta e sostiene i cambiamenti alienanti sarà premiato) , parliamo del cosiddetto premio di partecipazione con la scusa di volere conciliare i tempi di vita con quelli dediti al lavoro (che crescono in termini esponenziali anche attraverso tablet e smartphone), un premio che poi si traduce in bonus servizi da spendere Lo scambio diseguale per essere appetibile deve prevedere un incremento del premio per chi lo accetta.

    Contratti di lavoro: il modello tedesco avanza

    Sta facendo discutere il nuovo contratto siglato alla multinazionale tedesca Bayer, un contratto basato sui bonus e sul welfare aziendale. Gli infortuni e le morti sul lavoro aumentano nel mondo, crescono in termini esponenziali le malattie derivanti da produzioni nocive all’uomo e all’ambiente, il capitalismo dal volto umano non esiste anche se si presenta ai nostri occhi attento alla salute […]

    Il menefreghismo ci frega Comments
    franco.cilenti / Marzo 29, 2019 9:23 am

    E CHI SE NE FREGA……………….DELLA POLITICA, ma voto come la TV mi dice. DEL SINDACATO, ma non ci sputo sopra quando mi serve. DEGLI ALTRI, finché non mi serve l’aiuto di qualcuno. DEGLI IMMIGRATI, ma quando mi servono li sopporto. DELL’EUROPA, perché m’interessa solo l’Italia. DELL’ITALIA, perché m’interessa solo la mia Regione. DELLA MIA REGIONE, m’interessa solo la mia città. DELLA MIA CITTA’, m’interessa solo il mio quartiere. DEL MIO QUARTIERE, m’interessa solo il mio caseggiato. DEL MIO CASEGGIATO, m’interessa solo casa mia. DI CASA MIA, perché uno vale uno, e ognuno pensi a se stesso.

    Il menefreghismo ci frega

    Siamo arrivati a portare al governo principi qualunquisti, in base ai quali ognuno pensa ai propri interessi calpestando i propri simili, senza riflettere sul fatto che quali che siano le nostre origini, siamo tutti esseri umani. Quanto sta succedendo dovrebbe preoccupare le menti libere da egoismi estremisti, pare che il virus del menefreghismo stia invadendo anche individui che non hanno […]

    Pari opportunità. In azienda serve una rivoluzione Comments
    franco.cilenti / Dicembre 19, 2016 8:47 am

    Le politiche ad oggi attuate dalle istituzioni e dalle aziende italiane si sono dimostrate inadeguate a spezzare il circolo vizioso generato dal gioco di aspettative razionali. Basta un confronto con altre realtà europee per capire perché le politiche adottate sono ancora insufficienti e inadeguate. Ecco cosa succede in Francia.

    Pari opportunità. In azienda serve una rivoluzione

    Negli ultimi anni l’impegno delle aziende italiane per le pari opportunità sembrerebbe aumentato, complici anche le richieste provenienti dai principali attori dell’agenda politica ed economica mondiale, dagli organismi internazionali ai fondi d’investimento etici. Tra le iniziative adottate si possono annoverare l’aumento della flessibilità degli orari di lavoro, una maggiore disponibilità a concedere il part-time o il telelavoro, facilitazioni nella gestione […]

    Jobs Act, i miti della «post-verità» di Renzi svelati in quattro mosse Comments
    franco.cilenti / Dicembre 17, 2016 10:19 am

    Dal «contratto a tutele crescenti» ai voucher «strumenti di lotta al lavoro nero»Un bilancio del governo Renzi. Hanno perso precari, disoccupati, lavoratori poveri. Nulla è stato fatto per cambiare la loro vita. Questo è il racconto di due anni di info-guerriglia sul Jobs Act.

    Jobs Act, i miti della «post-verità» di Renzi svelati in quattro mosse

    Il Jobs Act è l’ultima trincea del renzismo senza Renzi. L’ha ribadito ieri il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni («non ho nessunissima intenzione di cambiare linea sull’articolo 18») e il ministro dell’Economia Padoan («Il mercato del lavoro migliora grazie al Jobs Act»). Siamo ancora nell’epoca della «post-verità» che tante illusioni ha prodotto nel fronte governativo prima del referendum del 4 […]

    L’accordo nel Pubblico impiego, tra nuove tasse, e tante mazzate per i lavoratori e per i cittadini. Comments
    franco.cilenti / Dicembre 17, 2016 10:07 am

    A colpi di spending review e di tagli al sistema sanitario, senza assunzioni, senza investimenti nella ricerca e senza ricambio di personale, la fa sempre piu’ da padrona la sanità privata, basti ricordare che i cittadini hanno pagato nell’ultimo anno qualcosa come 35 miliardi. Nel Sud soprattutto ma non solo, il diritto alla cura non esiste piu’ e curarsi è diventato un lusso che troppe famiglie non possono piu’sostenere.

    L’accordo nel Pubblico impiego, tra nuove tasse, e tante mazzate per i lavoratori e per i cittadini.

      La intesa dello scorso 30 novembre per quanto riguarda il pubblico impiego è fino in fondo di natura politica perchè i contratti sono ancora lungi dal divenire e per vedere i fatidici 40 euro di aumento di acqua sotto i punti ne dovrà scorrere fin troppa. Sono quasi 3 milioni i dipendenti pubblici che nel 2018 attenderanno da 8 […]

    La controriforma contrattuale dei metalmeccanici Comments
    franco.cilenti / Dicembre 16, 2016 8:42 am

    Ad esempio: al posto dl salario vero nella busta paga, le imprese li verseranno sul fondo previdenziale integrativo e su quello sanitario. È un business di miliardi che vanno a banche ed assicurazioni e che soprattutto non vanno all’INPS e alla sanità pubblica, un’altra picconata allo smantellamento dello stato sociale.

    La controriforma contrattuale dei metalmeccanici

      Ci sono piccole parole che assumono grandi significati nel contesto in cui sono collocate. Negli accordi sindacali le parole hanno una loro storia, spesso alcune sono il lascito di duri conflitti. Nel contratto dei metalmeccanici, nell’articolo sul premio di risultato aziendale, era scritto che che quel premio sarebbe stato ANCHE totalmente variabile. Quell’avverbio, anche, era il frutto di una […]

    Alle urne subito per evitare il referendum sul jobs act? Comments
    franco.cilenti / Dicembre 15, 2016 9:03 am

    Poletti, il padre del jobs act è ancora ministro: «Se si vota prima del referendum il problema non si pone». La totale assenza di dignità politica, senso dello Stato, e rispetto della volontà della grande maggioranza del popolo italiano, è l’unica strada che hanno questi bravi al servizio dei poteri socialmente delinquenziali

    Alle urne subito per evitare il referendum sul jobs act?

    La data in cui svolgere il referendum sul Jobs Act irrompe come una bomba a orologeria nel dibattito sulla durata del governo Gentiloni, nel giorno stesso in cui ottiene la seconda e definitiva fiducia. Per disinnescare questa minaccia, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sottolinea che la soluzione più probabile è andare al voto anticipato. «Se si vota prima del […]

    Il Belpaese, società dell’incertezza permanente Comments
    franco.cilenti / Dicembre 15, 2016 8:18 am

    Lotta di classe dall’alto, aumentano disuguaglianze e povertà. Rapporto Bes/Istat . Redditi e relazioni sociali in peggioramento. Il lavoro è sempre più precario, con voucher e Jobs act. E la diseguaglianza resta quella del 2013, la più alta del decennio. Le mance renziane ai privati, i bonus populisti alle categorie, hanno contribuito all’aumento delle diseguaglianze.

    Il Belpaese, società dell’incertezza permanente

    Dal quarto rapporto sul benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istat emerge un paese ambivalente dove cresce il «benessere soggettivo» e l’incertezza per il futuro. Più che il timore di un peggioramento, cresce la quota di chi ritiene di vivere in una società dell’incertezza rispetto a quanto accadrà domani. UN PAESE DIVISO I 130 indicatori del rapporto fotografano le diseguaglianze territoriali […]

    La “Ribollita” di Mattarella e Gentiloni. Comments
    franco.cilenti / Dicembre 14, 2016 10:03 am

    Uno schiaffo in faccia al paese reale che ha seppellito sotto una valanga di NO un establishment servo di poteri sovranazionali e geneticamente masson-mafioso. Il Gentiloni One nasce come fotocopia pressoché esatta del fu Renzi Primo, con una sottolineatura addirittura esibita e decisamente sopra le righe della primazia del ducetto di Rignano sulla nuova formazione.

    La “Ribollita” di Mattarella e Gentiloni.

    Chi, oggi, volesse applicare lo stesso sistema dei “gironi” dell’Inferno dantesco a un’opera di valutazione delle capacità degli attuali rappresentanti politici italiani – nel senso d’immaginare una serie di cerchi concentrici; dal primo, cui assegnare i più bravi e meritevoli, ai successivi, per quelli di livello inferiore, fino ai più scadenti – avrebbe un percorso già segnato. Inesistenti presenze ai […]

    Il voto ha indicato una rotta, attrezziamoci a una lunga marcia Comments
    franco.cilenti / Dicembre 13, 2016 9:53 am

    «La nascita del governo Renzi bis con il mandato di rifare la legge elettorale é uno schiaffo alla sovranità del popolo italiano. Noi chiediamo che si vada al voto appena la Consulta si sarà pronunciata sulla costituzionalità dell’italicum, senza che il parlamento metta nuovamente le mani sulla legge elettorale. É un parlamento eletto sulla base di una legge elettorale incostituzionale e che ha varato a sua volta una legge elettorale che sara certamente dichiarata incostituzionale. Il parlamento non è legittimato a scrivere nuove regole per ingabbiare la volontà del popolo italiano e tantomeno lo è il governo Renzi bis. Il governo, invece della legge elettorale, si occupi di povertà e faccia il reddito minimo, in modo che si vada a votare rapidamente e che l’elettorato non ci debba andare con la pancia vuota». Paolo Ferrero, segratario Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

    Il voto ha indicato una rotta, attrezziamoci a una lunga marcia

    Abbiamo evitato il peggio. E ora? Nessuno si illuda, la strada è ancora in salita. Se non vogliamo cadere non possiamo star fermi, dobbiamo continuare ad arrampicarci. Soprattutto evitiamo d’inciampare. Non lasciamo che una nobile e non scontata vittoria della democrazia costituzionale, da noi così faticosamente costruita, sia ricondotta alle miserie della cronaca, per poi svanire nel nulla. Il rischio […]

    Fiom, cresce il dissenso al contratto voluto da Landini Comments
    franco.cilenti / Dicembre 12, 2016 8:17 am

    Nella Fiom si organizza il dissenso agli accordi firmati da Landini che, con una circolare, prova a imbavagliare l’opposizione interna. Fra dieci giorni lavoratori al referendum sul nuovo contratto

    Fiom, cresce il dissenso al contratto voluto da Landini

    Erano tanti anni che non si teneva una assemblea che coinvolgeva i delegati e le delegate dell’opposizione in questa categoria della CGIL. Erano presenti almeno settanta lavoratrici e lavoratori di RSU di fabbriche importanti, dove i settori critici e di opposizione in FIOM hanno sempre avuto ampio consenso e radicamento, Gkn, Same, Piaggio, Fincantieri, Motovario, Marcegaglia, Continental, Thyssenkrupp, Perini. Presenze […]

    850 INFORTUNI MORTALI DA GENNAIO AD OTTOBRE 2016 Comments
    franco.cilenti / Dicembre 10, 2016 4:45 pm

    EMILIA ROMAGNA, VENETO E LOMBARDIA SONO LE REGIONI CHE CONDUCONO LA TRAGICA CLASSIFICA DEGLI INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO REGISTRANDO RISPETTIVAMENTE 77, 72 E 66 VITTIME.

    850 INFORTUNI MORTALI DA GENNAIO AD OTTOBRE 2016

    Continua il dramma delle morti bianche in Italia come si evince dall’ultima analisi condotta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering sulla base di dati INAIL: sono infatti 632 gli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro e 218 quelli accaduti in itinere da Gennaio ad Ottobre 2016. Unico dato confortante è il decremento della mortalità pari al 13,3% (97 […]

    Almaviva: voci da un’azienda che licenzia e reprime Comments
    franco.cilenti / Dicembre 10, 2016 4:38 pm

    Nell’ultimo anno abbiamo seguito attentamente la vicenda Almaviva: 800 licenziamenti minacciati solo perché è finita la manna delle sovvenzioni statali, sovvenzioni che Tripi ha sempre preso senza mai “restituire” in termini di garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e di qualità del lavoro per i lavoratori. Un’impresa “mordi e fuggi”, classico esempio del capitalismo di casa nostra, che nel momento in cui ha varato il piano esuberi non ha esitato a mettere sul piatto contropartite pesantissime in cambio di promesse di revisione del piano stesso: una per tutti, il controllo individuale dei lavoratori, che altro non è che lo strumento che permetterebbe ad Almaviva di licenziare domani, presi uno per uno e nel silenzio generale, quelli che già vorrebbe licenziare oggi, facendo, però, molto più rumore. I lavoratori non si sono mai arresi, neanche di fronte alla cecità, al collaborazionismo, alla malafede dei confederali, e da mesi stanno lottando, da soli, per difendere non solo il posto di lavoro, ma la dignità. In seguito ad una serie di episodi repressivi – l’ultimo, il primo w-e di dicembre, è stata la rimozione forzata degli striscioni davanti alla sede napoletana di Almaviva Contact – abbiamo raccolto la voce di chi, dentro, continua a non abbassare la testa. La pubblichiamo convinti che sia importantissimo riaccendere i riflettori su questa vicenda, ora, a ridosso dell’ennesimo incontro al MISE, e dopo: si tratta, infatti, di una vera e propria vertenza esemplare, per motivi economici e politici. Per questo sollecitiamo alla massima condivisione e diffusione.

    Almaviva: voci da un’azienda che licenzia e reprime

    Ci puoi, brevemente, raccontare il clima che si sta respirando negli ultimi giorni in azienda? Negli ultimi giorni in azienda si sta verificando un clima di ansia, e anche di paura vista la data finale della vertenza, prevista per il giorno 18 Dicembre. In questo clima d’ansia si stanno verificando anche azioni di duro attacco contro i lavoratori, dove ogni […]

    Metalmeccanici. Analisi del contratto-bidone e assemblea nazionale dei delegati Comments
    franco.cilenti / Dicembre 9, 2016 7:40 am

    È molto più di un pessimo accordo quello che hanno sottoscritto le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm. L’accordo apre ad un nuovo modello contrattuale che riduce salari , diritti e consente esclusivamente la contrattazione di ricatto sul salario variabile, in materia di orari, ritmi e carichi di lavoro.

    Metalmeccanici. Analisi del contratto-bidone e assemblea nazionale dei delegati

    • UN CONTRATTO SENZA SALARIO E’ la prima volta in assoluto nella storia dei metalmeccanici che si chiude un contratto senza che un lavoratore metalmeccanico sappia davvero qual’è l’incremento del suo stipendio. Il meccanismo del riconoscimento ex post dell’indicatore inflativo IPCA, ben al di sotto dell’inflazione reale, cancella ogni carattere redistributivo del contratto nazionale e consegna i salari ad un […]

    Il lavoro non basta più. Crescono i working poors, in Italia e in Europa Comments
    franco.cilenti / Dicembre 8, 2016 9:58 am

    In Italia il 20% più ricco delle famiglie percepisce il 37,3% del reddito equivalente totale, il 20% più povero solo il 7,7%. La stima dell’Istat a valere sui dati 2014 rileva che la crisi ha accentuato le disuguaglianze, infatti dal 2009 al 2014 il reddito in termini reali cala più per le famiglie appartenenti al 20% più povero, ampliando la distanza dalle famiglie più ricche il cui reddito passa da 4,6 a 4,9 volte quello delle più povere, quelle che si trovano almeno in una delle seguenti condizioni: rischio di poverta’, grave deprivazione materiale, bassa intensita’ di lavoro.

    Il lavoro non basta più. Crescono i working poors, in Italia e in Europa

    L’Istat ha stimato in 17 milioni 469 mila le persone a rischio povertà o esclusione sociale in Italia nel 2015. Una percentuale pari al 28,7% degli abitanti. Secondo la Strategia Europea contro la povertà, entro il 2020, l’Italia dovrebbe ridurre gli individui a rischio sotto la soglia dei 12 milioni 882 mila. Oggi la popolazione esposta è invece “superiore di […]

    Referendum, subito elezioni dopo la sentenza sull’Italicum. Poi ricostruiamo la sinistra Comments
    franco.cilenti / Dicembre 7, 2016 8:35 am

    La vittoria referendaria ha una portata storica. Siamo riusciti a mettere in salvo la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza che i comunisti hanno sempre considerato “la più grande conquista che la classe operaia e il nostro popolo abbiano realizzato”. E’ una vittoria della democrazia contro il neoliberismo. E’ una vittoria popolare contro una svolta autoritaria che avrebbe segnato negativamente i prossimi decenni. E’ stato respinto il tentativo di indirizzare verso la Costituzione il malessere suscitato dall’austerity neoliberista nella società italiana e in particolare tra i ceti popolari. >>> Articolo di Paolo Ferrero

    Referendum, subito elezioni dopo la sentenza sull’Italicum. Poi ricostruiamo la sinistra

    La Costituzione nata dalla Resistenza è stata nuovamente scelta – senza possibilità di equivoco – dal popolo italiano come la propria Costituzione, bocciando quella liberista proposta da Renzi, Verdini, Merkel e dai liberisti di tutto il mondo. Si tratta di un risultato straordinario che ha sconfitto il populismo governativo di Renzi il quale ha demagogicamente impostato tutta la campagna per […]

    Questa società che ci rende disabili Comments
    franco.cilenti / Dicembre 7, 2016 8:11 am

    «Oggi – scrive Simone Fanti, riflettendo sul recente convegno di Torino, intitolato “Senza pietà: compassione e ipocrisia? Più pericolose delle barriere architettoniche” – voglio essere anch’io “senza pietà”, e dire – provocatoriamente – che se la disabilità fa schifo, sono il contesto, l’ambiente e la società a renderla tale, mettendoci in condizione di dover trovare escamotage per fare qualsiasi cosa»

    Questa società che ci rende disabili

    «Nel mio ufficio hanno assunto un’handicappata: adesso mi toccherà lavorare anche per lei!». Oppure: «Ma i disabili fanno sesso?». E ancora: «Il compito è insufficiente, ma è disabile. Regaliamogli la sufficienza». E infine il classicissimo: «Ma sei mongoloide?». Sono solo alcune delle frasiche si sentono pronunciare sovente dalla gente. Le hanno raccolte in un video gli organizzatori del convegno-dibattito intitolato […]

    La paura fa 60(%). E ora i sacrifici li facciano i padroni! Comments
    franco.cilenti / Dicembre 7, 2016 8:01 am

    La vittoria referendaria ha una portata storica. Siamo riusciti a mettere in salvo la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza che i comunisti hanno sempre considerato “la più grande conquista che la classe operaia e il nostro popolo abbiano realizzato”. E’ una vittoria della democrazia contro il neoliberismo. E’ una vittoria popolare contro una svolta autoritaria che avrebbe segnato negativamente i prossimi decenni. E’ stato respinto il tentativo di indirizzare verso la Costituzione il malessere suscitato dall’austerity neoliberista nella società italiana e in particolare tra i ceti popolari.

    La paura fa 60(%). E ora i sacrifici li facciano i padroni!

    Il Governo più antioperaio degli ultimi 30 anni se ne è andato a casa, sommerso da una valanga di voti come non si vedeva da tanto tempo. Se ne è andato un Premier che ha spacciato per innovazione e modernità il ritorno a rapporti di lavoro ottocenteschi: l’assenza di tutele dal licenziamento ingiustificato, l’individualizzazione del rapporto col padrone, il lavoro […]

    Scarpe made in Europe, salari da fame Comments
    franco.cilenti / Dicembre 6, 2016 7:52 am

    Il «made in Europe» è spesso considerato una garanzia di qualità e di buone condizioni di lavoro. Ma è davvero così? Il Rapporto della Clean Clothes Campaign, tradotto ora anche in italiano, racconta un’altra storia

    Scarpe made in Europe, salari da fame

    Il «made in Europe» è spesso considerato una garanzia di qualità e di buone condizioni di lavoro. Numerose inchieste realizzate nell’ambito del progetto Change Your Shoes hanno però rivelato un lato nascosto dell’industria calzaturiera, dalle concerie toscane fino alle fabbriche dell’Est Europa. Scarpe «italiane» o «tedesche» ma in realtà prodotte in fabbriche in Macedonia o Albania, dove decine di migliaia di operaie lavorano in condizioni […]

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