L’obiettivo di aumentare il Pil è incompatibile con la lotta ai cambiamenti climatici. Lo ha detto Giorgio Parisi, ma non ha avuto le stesse attenzioni dei giorni scorsi, quando si raccontava tutto di lui, nuovo Nobel per la fisica. Naturalmente per cambiare rotta e tentare sul serio di frenare la catastrofe climatica in corso occorre abbandonare non solo obsoleti strumenti di misurazione come il Pil, ma la stessa ideologia sviluppista tuttora dominante. Intanto il ministro Brunetta festeggia: la fine del telelavoro significa che torna la pausa pranzo nelle tavole calde sotto l’ufficio, un robusto contributo alla crescita del Pil
Il tabù della decrescita
Quando Giorgio Parisi nei giorni scorsi ha ottenuto il Nobel per la fisica i grandi media e il mondo politico sono stati giustamente generosi di apprezzamenti e lodi. Un importante e creativo scienziato, attivo in laboratori e atenei italiani, veniva gratificato di un riconoscimento prestigioso, inorgogliendo il paese. Passati pochi giorni, ecco Parisi ospite di un’aula parlamentare: il suo discorso […]