Due attiviste condannate a Palermo per aver bruciato una bandiera della Lega. Si tratta del capitolo recente di una lunga storia: le tendenze autoritarie innervano il codice penale rafforzate dalla retorica giustizialista di media e procure
La criminalizzazione del dissenso
La notizia è di pochi giorni fa: a due attiviste palermitane è stato notificato un decreto penale di condanna per il reato di accensioni pericolose, previsto dall’art. 703 del codice penale. Nelle parole del pubblico ministero, la condanna è stata loro irrogata «per avere, in concorso tra loro, durante una manifestazione […] per protestare contro la violenza di genere, incendiato […]