Nello stesso mare in cui muoiono ogni giorno centinaia di migranti, si sono riuniti a Taormina sabato 27 “i regnanti del ventunesimo secolo” per decidere nuovi respingimenti, alzare nuovi muri, costruire nuove carceri. Gli obesi di potere del G7 hanno sfacciatamente esibito tra lussi, concerti, pranzi di gala e zone vietate, il loro dominio sugli uomini e le donne del pianeta, per negare il diritto dei popoli all’autodeterminazione, ad un ambiente sano e non inquinato, ad una economia liberata dalla speculazione finanziaria e dal ritorno al lavoro servile e schiavistico.
E adesso non si fanno più prigionieri
Il primo G7 con Donald Trump è stato esattamente quello che doveva essere: una sentenza di condanna per 7 miliardi di persone. O meglio, la sua formalizzazione. I cosiddetti “grandi”, sul palcoscenico di Taormina, hanno avuto la possibilità di dare la solenne formalizzazione della nuova fase in cui ci hanno precipitati con 40 anni di politiche neoliberiste. […]