Un fiume di denaro pubblico sotto forma di incentivi fiscali alimenta profitti privati senza integrare realmente l’offerta dei livelli essenziali di assistenza, permettendo l’espansione di un servizio sanitario “parallelo” che aumenta le diseguaglianze, non riduce la spesa delle famiglie e alimenta il consumismo sanitario. La crisi di sostenibilità del servizio sanitario nazionale e la grave carenza di personale impongono alla politica di spezzare questo circolo vizioso indirizzando queste risorse al rilancio della sanità pubblica, evitando di rendersi complice della sua privatizzazione.
Verso la privatizzazione della sanità: oltre 4 miliardi di agevolazioni fiscali per fondi integrativi e welfare aziendale
Nel gennaio 2019, con il report sulla sanità integrativa e con l’audizione parlamentare nell’ambito della “Indagine conoscitiva in materia di fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale”, la Fondazione GIMBE ha invocato un riordino legislativo per restituire alla sanità integrativa il suo ruolo originale, ovvero rimborsare esclusivamente prestazioni non incluse nei LEA, evitando che il denaro pubblico, sotto forma di incentivi […]