Racconto breve di Agatha Orrico. Breve e intenso si legge tutto di un fiato e alla fine si sorride, con un velo di tristezza, ma si sorride tirando un sospiro di sollievo. Questo racconto ha un bel ritmo, una bella scelta di momenti e contesti e lascia il desiderio di leggere più a lungo e di vederlo diventare qualcosa di più corposo. Questa storia di lotta, di legittimazione del diritto all’emancipazione, di fatica, di sofferenza, di lucida determinazione nell’inseguire un sogno e nel realizzarlo, meriterebbe di essere coltivata e arricchita perché rimane la voglia di continuare a leggere e di stare ancora un po’ con Misty ed il suo coraggio. >>> Racconto pubblicato sul numero di novembre del periodico Lavoro e Salute
MISTY COPELAND
“Fai attenzione, perché le parole degli altri inizieranno a definirti e potrebbero non essere le parole giuste di cui appropriarti” Susan Jaffe, ballerina. Kansas City, Dicembre 1994. Ero di nuovo arrivata tardi al lavoro. Quella mattina mi ero vestita nella penombra per non svegliare gli altri e nella fretta mi ero infilata per sbaglio le calze di mio fratello. Poi […]