Ancora una volta, il prezzo da pagare sarà salatissimo: per chi vive nel teatro di guerra, sarà fatto di ancora più morte e distruzione; per chi ha la fortuna di vivere in un Paese in pace e riceve una pensiona o lavora – o magari un lavoro non ce l’ha – sarà il carovita che erode il potere d’acquisto di salari che ristagnano da decenni e di pensioni da fame.
Confindustria va alla guerra
Sono ormai quattro mesi che la guerra infuria alla soglia dell’Europa, con un portato drammatico di morte e devastazione che non accenna a diminuire. Di fronte a questo orrore, la reazione più comune è di sgomento e l’opinione pubblica del nostro Paese, in maniera maggioritaria, non si è fatta avviluppare dalle sirene belliciste che risuonano a reti unificate, su tutti […]