Informazione a senso unico, repressione della protesta, logica del capro espiatorio, articoli della Costituzione calpestati. Sono numerose le analogie con gli anni Cinquanta. Inclusa la diffusione dell’idea che i russi sono il male del mondo. Tuttavia, scrive Claudia Cipriani, regista, oltre i racconti mediatici e quelli virtuali, cresce il numero di persone che hanno voglia di incontrarsi, discutere, ribellarsi alle logiche di guerra: le azioni dei portuali di Genova o degli aeroportuali di Pisa che si sono rifiutati di caricare armi dirette in Ucraina vanno in quella direzione
Propaganda e ricerca del nemico
Le recenti proiezioni di alcuni dei documentari che ho realizzato in questi ultimi dieci anni mi hanno permesso di incontrare il pubblico in diverse occasioni, dandomi nuove occasioni di dialogo e riflessione, e offrendosi come spunto rispetto al tema da me proposto in una recente tavola rotonda, ossia “La propaganda e la creazione del nemico”. Il primo spunto me lo […]