Sembra che la post politica, ovvero lo spazio sempre più ampio di depoliticizzazione favorisca la crescita dell’antipolitica. Avviene così gradualmente un progressivo spostamento dal government alla governance, nella pessima accezione di strumento ad uso di attori privati per rafforzarne l’incisività . Ed è in questa migrazione che si inseriscono, favoriti nell’acquisire centralità e potere, i nuovi soggetti, ovvero i partiti-piattaforma. La rete, ormai accreditata come fenomeno di massima divulgazione di ogni forma populista della politica, offre al partito liquido la massima accoglienza, lo foraggia, lo lievita e lo consolida con la velocità e con una forma organizzativa quasi impossibile da ottenere nella realtà. Il partito liquido è veloce, efficiente e planetario. Offre una iper- rappresentanza, formata da un super popolo che interagisce non sa con chi, su piattaforme di tecnologia misteriosa con nomi anch’essi liquidi, con un click
Democrazia liquida e partiti digitali
Foto: Hipertextual Internet sta cambiando la sfera pubblica e la democrazia? Ѐ innegabile. Per dimostrarlo si parte da un assunto inconfutabile: è in atto, da tempo ormai, la crisi dei partiti di massa e dei media tradizionali. Si fanno spazio in questa crisi nuove realtà intermediarie: i partiti liquidi e le piattaforme digitali. Il loro […]