Le indagini che hanno sollevato il sipario sui rapporti fra politica e malaffare in Piemonte confermano l’intreccio le tra grandi opere, il partito trasversale del cemento e la malavita organizzata. Lo sanno tutti ma nessuno interviene neppure con provvedimenti minimi come vietare il subappalto. Non è certo un caso.
Politica, malavita e grandi opere
Le intercettazioni che costituiscono una delle prove che hanno portato all’arresto di otto persone fra le quali l’immarcescibile Roberto Rosso (ricordiamo, assessore regionale anche con delega alla legalità) e che hanno sollevato il sipario sui rapporti fra politica e malavita in Piemonte, stanno rivelando la nudità del re: la ’ndrangheta è interessata al TAV Torino-Lione. Ma và! Sono circa trent’anni, da quando […]