Drogate le statistiche e sarete più felici! Tra storytelling e spin doctor, negli ultimi 25 anni, la realtà è scomparsa dal discorso politico e soprattutto dall’informazione fornita dai media. Ora siamo al drogaggio spinto delle statistiche. Abbiamo troppa considerazione per tecnici e statistici dell’Istat, e sappiamo bene quanto soffrano l’essere costretti a utilizzare standard fasulli, inventati a tavolino per nascondere la realtà sociale o economica, piuttosto che per scandagliarla. Un esempio classico è quel criterio “consensualmente accettato” dagli organismi internazionali per cui se una persona lavora anche una sola ora alla settimana è ufficialmente iscritti a bilancio tra gli “occupati”. E chi se ne frega se, naturalmente, quella persona non può vivere con il salario di un’ora… L’indice di “soddisfazione per la propria vita” dovrebbe entrare di diritto tra le falsificazioni statistiche più criminogene. Come si dice tra fini intellettuali, mette insieme passeri e merli, ricavandone numeri di molto dubbia utilità. Insomma, se non hai lavoro ma sei comunque in buona salute e con un sacco di amici, ecco che miracolosamente ascendi nel cielo dei “felici”.
Mass media e star system a sostegno di Renzi. Aria di regime
In determinati momenti storici il potere economico e finanziario, di fronte alla difficoltà di adeguare alle proprie esigenze un sistema politico divenuto ostacolo alle necessità di espansione dei propri interessi, è costretto ad entrare nel merito delle relazioni politiche che guidano la società. Nella maggioranza dei casi tale contraddizione viene obbligatoriamente affrontata attraverso la tendenza a modificare in senso autoritario […]