Il posto pubblico viene così negato a chi non è battezzato, a chi non è credente, alle ragazze madri, a chi si è sposato in comune, a chi è unito civilmente o ha partner dello stesso sesso, a chi sostiene l’importanza diritti civili quali l’aborto, il divorzio, l’accesso ai contraccettivi e alla contraccezione d’emergenza.
Ora di religione, anche i sindacati confederali in ginocchio dai vescovi
Sedici anni fa la laicità della scuola pubblica segnò un deciso passo indietro. Con la legge 186/2003 il secondo governo Berlusconi regalò il posto fisso agli insegnanti di religione cattolica, che fino a quel momento, essendo la loro una materia opzionale, avevano al massimo contratti annuali. L’anno successivo ne furono assunti in ruolo circa 14mila, con quello che si può […]