I 3,2 milioni di dipendenti pubblici non potranno esprimere le loro opinioni sulle condizioni lavoro (giudicate, a prescindere dalla corretteza e giustezza, lesive verso il datore di lavoro) e neanche fare proposte per migliorarle pubblicamente. Contemporaneamente avanza la repressione del diritto di cronaca con strumentali denunce ai giornalisti
Parola vietata ai dipendenti pubblici
In versione interattiva http://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-gennaio-2023/ Archivio PDF http://www.lavoroesalute.org/ L’obbligo di fedeltà alle imprese e i relativi codici disciplinari ignorano il diritto di parola sancito dalla Costituzione? E allora? La Costituzione non è più il faro – sulla carta perchè dal 1 Gennaio 1948 ad ogg è stata applicata solo un piccola parte dei governi e degli altri poteri dello Stato italiano […]